Margarita Hesse, secondo romanzo del boliviano Manfredo Kempff Suarez, per la prima volta tradotto in Italia, narra laparabola di Tomas del Riego, politico affermato che scivola nel baratro dell'infamia e della solitudine per colpa di una donna. Margarita è la sua amante, una donna divisa tra l'amore per il suo Tomas e la voglia di potere. La presunta pazzia e le rivelazioni di Margarita portano alla rovina del governo e dei suoi ministri, finché non diventerà lei la protagonista della nuova scena politica.
Una trama coinvolgente, raccontata in uno stile scorrevole e un personaggio memorabile come Margarita Hesse, una donna che, grazie alla sua presunta pazzia, emerge da un ambiente maschilista, conservatore e ipocrita...
Margarita Hesse con i suoi particolari risvolti psicologici e politici, ha consacrato le qualità letterarie e creative dell'autore.
Manfredo Kempff Suarez è nato a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) nel 1945. Diplomatico, giornalista e autore del grande successo Luna de Locos. Ancora sconosciuto in Italia viene tradotto e pubblicato per la prima volta da Edizioni Idea.
Ecco l'incipit: «Non so perché scrivo oggi, nella solitudine in cui mi sono ritirato. Forse è una confessione giudiziale, una lettera alla mia famiglia, una prova nel caso fossi assassinato o, semplicemente, il mio testamento. Forse non è niente di quel che suppongo e quando avrò finito di scrivere questi ricordi che mi mortificano, li butterò nel cestino della spazzatura. Solo Dio sa che sarà di questi paragrafi e solo Lui sa che sarà di me, ateo fino a ieri.
Sono Tomas del Riego, un uomo che ebbe tutto e che è stato rovinato dalle impertinenze di una donna che lo ha fatto perdere. Lei si chiama Margarita Hesse e nonostante tutto il male che mi ha fatto, apparentemente per un'arteriosclerosi o una nevrosi o per un rancore nato dallo scoprire che le sono stato infedele con una ragazza che ha la metà della sua età, va dicendo ai quattro venti che mi ama. E così racconta a tutti che è la mia amante e mi svergogna pubblicamente parlando delle mie intimità che da settimane costituiscono un pettegolezzo quotidiano».