Inserito il
22 Luglio 2010
Nuovomondo
di Tomaso Pieragnolo
Editore Passigli 2010 (collana Passigli poesia) Prezzo 69 euro Pagine 10 ISBN:9788836812165
Nato a Padova nel 1965, Tomaso Pieragnolo da ormai vent’anni vive tra Italia e Costa Rica. Fra le sue precedenti pubblicazioni: Il silenzio del cuore (1985), La lunga notte (1987, Premio ‘Giovani Città di Palermo’), Lettere lungo la strada (2002, premiato al ‘Città di Marineo’), L’oceano e altri giorni (2005, finalista ai premi ‘Libero de Libero’, ‘Guido Gozzano’ e ‘Ultima Frontiera’ e vincitore del premio ‘Minturnae Giovani’). Una sua selezione di poesie scelte è stata tradotta e pubblicata dalla Editorial de la Universidad de Costa Rica e dalla Fundación Casa de Poesía (Poesía escogida, 2009). Prolifica anche la sua attività di traduttore di poesia ispano-americana in riviste (Sagarana) e pubblicazioni (Eunice Odio, Questo è il bosco e altre poesie, 2009, ‘Premio Speciale Camaiore’; Laureano Albán, Gli infimi crepuscoli, 2010).
Dal poema “nuovomondo” di Tomaso Pieragnolo, Passigli Editori, maggio 2010.
Nota al libro: In un cerchio temporale e interiore continuamente aperto e concluso che comprende in sé creazione e distruzione, stratificate pulsioni di un mondo quanto mai reale e al contempo illusorio, il viaggio di ogni singolo essere verso l’inconosciuto confluisce nel flusso eracliteo di un’umanità vitale, errante, sempre più spesso incerta e confusa da esponenziali stimoli e vacui valori. Questo breve quanto intenso poema restituisce la visione di un luogo urgente e necessario, la consapevolezza che in questa epoca contraddittoria e cruciale solo l’Amore nel suo senso più ampio e terreno possa condurci verso un ‘nuovomondo’.
Estratto da pagina 14
Forse il primo uomo e la prima donna di colpo due colombe nella fitta orditura, due strappi nella ripetizione del castigo, scalzi appena eretti allo sbaraglio della precaria luce immaginano precipui un luogo futuro, bestiali e spaventati ancora da improvvise estinzioni e pazze circolazioni di stormi, metalli e distanze; così nudi addiacciano in strapiombi di gole indurite e nel prodigo divenire in frammento, mentre un bilico rapido d’urgenze minaccia la disgregata moltitudine e un perenne vento verde colma franate frontiere e nascite continuamente offerte. Caparbiamente avanzano fra tutte le cose prescelti con fortunale criterio, erranti giorno dopo giorno e sopravvissuti al possente stallo innescano l’impronta numerosa che l’aperta asprezza muta, il corpo scricchiolante contro l’ora e l’ereditato disordine, bruciando ancora la netta cicatrice che il giorno definisce in precipitosi vertici. Ma gioioso è il creato nei suoi molteplici fermenti, dilunga lingue mute e selve commoventi.
Per
informazioni e per comprare questo libro
Email: info@passigli.it
|