Gli incauti negozi sulla vita e sulle opere di monsieur Gustave Flaubert, scrittore

Harel Bey, personaggio di un romanzo mai scritto ma soltanto pensato da Gustave Flaubert, diventa protagonista di una singolare storia dal momento in cui prende ad indagare, per conto di Madame Caroline Commanville Hamard, nipote di Monsieur Gustave Flaubert, sulla uggiosa vita e sui turbolenti amori dello zio e sulle ragioni per cui lo scrittore non ha voluto o creduto opportuno renderlo protagonista di un suo romanzo. E lo fa ripercorrendo i libri e i racconti scritti da Monsieur Flaubert;  L’educazione sentimentale, Le tentazioni di Sant’Agostino, i Tre racconti, Madame Bovary.

Harel Bey ha preso vita nel momento in cui, nel salotto di Edmond e Jules de Goncourt, la sera del 29 marzo del 1862, Flaubert parla del possibile protagonista, che rispondeva al nome di Harel Bey appunto, di un libro in fieri sul moderno oriente. Un progetto che non verrà mai realizzato ma che, intanto, ha dato modo a Harel Bey di prendere vita, perché è divenuto personaggio e persona nel momento stesso in cui Monsieur Flaubert ne ha tracciato una storia e disegnato una esistenza, indipendentemente da averlo o meno descritto e registrato su una pagina.

Harel Bey, conquistata dunque una propria identità, prende a percorrere gli scritti di Monsieur Flaubert, incontrando i vari personaggi dei libri medesimi, un viaggio all’interno delle opere  dello scrittore che conduce in compagnia di un altro protagonista di un libro di Flaubert, un protagonista vero: Monsieur Bartholomée Bouvard. Un viaggio che viene raccontato nei minimi particolari attraverso lettere che Monsieur Bouvard scrive al suo amico Pécuchet: un viaggio alla scoperta dello stesso Flaubert, dei suoi vizi, dei suoi amori, delle sue manie, dei suoi personaggi, attraverso l’intreccio di varie storie: storie già narrate dallo scrittore nei suoi libri ma che ora vengono rivissute e, in qualche modo, nuovamente narrate, in verità opportune e menzogne improprie, nei racconti degli stessi protagonisti dei romanzi.

Un intreccio affascinante e seducente che ripropone le vicende raccontate dalla penna di uno scrittore, Gustave Flaubert, ma visitate ora dall’indagine di un personaggio, Harel Bey, che lo scrittore aveva in mente di rendere vivo ma che mai fece vivere.

Giuseppe Cafiero, studioso, scrittore, vive e lavora nella campagna aretina. Ha scritto per il teatro, la radio, collaborando con la Radio Svizzera Italiana, la Rai, la Sveringes Radio, la Australian Broadcasting Coprporation e Radio Capodistria. Ha pubblicato una inedita biografia su Vincent Van Gogh con la Sanbun Publisher in India, la Oliver Press in Olanda, la Xlibris negli Usa e in America Latina, con Pacini Editore in Italia.
Suo il romanzo "James Joyce, Roma e altre storie" con Pendragon di Bologna, "Le ambiguità della memoria, decalogo" con Giovane Holden Edizioni di Viareggio (Lu), la raccolta di pièce "Theatre" per la Sanbun Publisher.

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