Dalla Toscana più profonda e “magica” una storia conturbante, sospesa tra passato e presente, tra realtà e fantasia, tra noir e indagine storica. Tutto ruota intorno a un manoscritto pericoloso, un libro “che uccide” e che coinvolge monaci e templari, massoneria e oscure congregazioni che da secoli tessono nell’ombra i destini del mondo, i misteri legati alla Sacra Sindone (che ne è stato da quando scompare a Costantinopoli nel 1204 fino alla sua misteriosa riapparizione in Francia, dopo circa un secolo e mezzo di oblio?) e ad alcuni luoghi della Toscana “da cartolina”, che sotto la patina turistica si riveleranno incantevoli scrigni di segreti inimmaginabili.
Gabriele, tipico “precario della cultura” dei nostri tempi, si ritrova suo malgrado a condurre un’indagine che al termine di una serie di prove difficili e pericolose gli cambierà la vita, e dalla quale emerge un passato spesso diverso da quello che si legge nei libri di storia. Frutto di una documentazione seria e appassionata sono i ritratti di un San Francesco provato dalle sofferenze de La Verna, di San Galgano e della sua “sospetta” santificazione a solo un anno dalla morte, di Bonifacio VIII e di Celestino V, al cui “gran rifiuto” il romanzo fornisce una spiegazione sorprendente. In un intreccio sempre più stretto di enigmi, intrighi e situazioni pericolose, che conferiscono alla storia il ritmo serrato tipico del noir, l’autore ci conduce attraverso un intricato labirinto di svolte improvvise e rimandi storici e letterari a un finale assolutamente imprevedibile e sconvolgente.
Pur senza tradire le aspettative del lettore di genere Claudio Aita, in questa sua seconda prova da romanziere, riesce a coniugare la forza attrattiva del thriller con la ricostruzione storica, senza mai risultare pesante nell’esposizione o cedere a facili cliché, mantenendo anzi dall’inizio alla fine un equilibrio stilistico e narrativo sorprendente.
“Se il mistero, il mistero assoluto, con le sue lunghe e millenarie ombre, fosse davvero sepolto in qualche luogo segreto della campagna toscana? Se ci fosse una linea occulta che collega le vicende di questo mondo?”
Claudio Aita, friulano, figlio di emigranti, ha vissuto fra il Friuli e la Toscana dove attualmente vive. Esperto di Storia della Chiesa, religioni, storia dell'arte e turismo, nonché scrittore e musicista, ha pubblicato per le edizioni Il Molo di Viareggio il romanzo AD 1033. Con Nardini Editore ha pubblicato due testi di successo sui rapporti fra religioni e cultura alimentare: Viaggio illustrato nella cucina ebraica e Viaggio illustrato nella cucina islamica. Di prossima uscita: Viaggio illustrato nella cucina ortodossa.
Web: www.nardinieditore.it ; www.claudioaita.it