Č uscito il nuovo libro di poesie della poetessa marchigiana Giorgia Spurio, “L’orecchio delle dče” (Macabor Editore, 2017).
“L’orecchio delle dče” – ha dichiarato l’autrice a proposito del suo libro - č nato dall’esigenza di dare voce alle problematiche del nostro tempo attraverso simboli e figure mitologiche che l’antichitŕ ci presta. La silloge si trasforma in un diario che raccoglie confidenze e silenzi. Se esistesse un Olimpo chiederemmo alle dče di ascoltarci, mentre tali divinitŕ nella poesia non sono che personificazioni di paure, disgrazie, preghiere. Si vuol parlare della difficile situazione che vivono ogni giorno le donne, soprattutto le madri in particolare in alcune zone del mondo. Altrettanto difficile č la sorte dei bambini. Con i versi ho voluto esprimere il dolore e la speranza di chi trova il coraggio di fuggire da guerra e fame intraprendendo il duro viaggio della traversata del Mediterraneo, ma anche il coraggio di chi ogni giorno intraprende l’ardua traversata che č la Vita.”
C’č, quindi, nella poesia della Spurio non solo il rifiuto palese di voltare la testa dall’altra parte ma anche una innata capacitŕ di sentire il dolore di una parte di mondo devastata dalla crudeltŕ delle guerre e dalla povertŕ:
“E le madri ridono./ E le madri piangono./ E ci sono madri che né ridono/né piangono/ per quel bambino senza nome, /senza giorno, senza etŕ,/ per quel bambino che č/senza profumo,/ quell’odore di latte che manca/ - l’assenza di una nuvola in un temporale d’estate - /quell’odore che si stringe e si contorce,/ ha solo un aspetto, il potere/ che ha l’odore di una lacrima.”
Link: https://www.macaboreditore.it/home/index.php/hikashop-menu-for-categories-listing/product/7-l%E2%80%99orecchio-delle-dee