Curato e scovato da Alex Pietrogiacomi e pubblicato da Stilemaschile Edizioni (www.stilemaschile.it), questo libro tradotto da Simona Malesci Turchet arriva per la prima volta in Italia con un intervento inedito di Ivano Comi.
Scritto nel 1914 in Francia è un vero e proprio inno al duello di spada, che contribuisce a un senso etico ed estetico dell'uomo e conduce il lettore tra gesti, rituali, riflessioni sull'importanza del duello così come l'inutilità di alcuni parossismi.
Leggiamo da un estratto:
Il duello evita lo scandalo e il rumore. Il duello evita anche la brutalità, la volgarità, gli ignobili pugilati, i calci, i colpi di canna per strada, se non persino i colpi di pistola. È l’ultima, delicata, ma ancora sovrana, barriera contro i calunniatori e i maleducati.
E poi perché negarlo? L’atto che consiste nel rischiare la propria vita, in fondo, ha sempre la sua grazia.”
E dall'introduzione del curatore
Restiamo sempre affascinati dall’osservare la difesa del proprio onore, della propria parola, dei cari e dell’amore... ma perché? Per il brivido? Per la voglia di metterci alla prova? Per la gloria? No. Perché ci appartiene. Da quando l’uomo si è issato sulle proprie gambe e ha cominciato a brandire una clava si è indissolubilmente legato al duello. È un gesto atavico, primitivo, che lentamente si è codificato .
Un inedito che vede la luce anche grazie al progetto editoriale di Alfredo de Giglio.
MARCEL BOULENGER Nato a Parigi nel 1873, morto a Chantilly nel 1932, fu schermidore (vincitore della medaglia di bronzo nel fioretto individuale ai Giochi Olimpici del 1900 a Parigi), giornalista e uno dei primi scrittori a introdurre lo sport nella letteratura francese contemporanea. Uomo di gusto scrisse numerose opere tra cui ricordiamo Nos Elégances (1908), Éloge du snobisme (1926), Apologie du duel (ripubblicato in Francia da Éditions du Bretteur, coll. Les Incongrus, 2011), Chez Gabriele d'Annunzio (1919). Attraverso i suoi scritti ha collaborato con il Vate al riavvicinamento franco-italiano.