P.G.
Wodehouse nasce nel 1881 a Guildford, Surrey,
Inghilterra. Studia al Dulwich College,
scuola alla quale rimane legato anche da
vecchio e che gli fornisce lo spunto per
alcuni racconti giovanili quali The Gold
Bat. A differenza del fratello maggiore
Armine, Plum non frequenta luniversità
di Oxford e interrompe la sua educazione
con il diploma classico di Dulwich. Dopo
un breve soggiorno a Hong Kong dove lavora
alla Shanghai Bank, lascia il lavoro per
dedicarsi interamente alla scrittura. Nel
1902, alletà di 21 anni, inizia
a pubblicare storie sul giornale By the
Way e sulla rivista per ragazzi Captain.
Alletà di 28 anni si trasferisce
in America dove scrive una serie per il
Saturday Evening Post, giornale su cui compariranno
in anteprima quasi tutti i suoi lavori.
A 33 anni si sposa e si trasferisce in Francia
a Le Touquet. Nel 1939 riceve la laurea
ad honorem da Oxford. Con la Seconda Guerra
Mondiale iniziano i suoi problemi.
Dopo una collaborazione con la Francia viene
internato infatti dai tedeschi in un campo
in Nord Slesia. Tornato in America, trascorre
qui I suoi anni dedito alla scrittura fino
al 1972, anno della sua morte a Southampton,
N. Y. Wodehouse ha lasciato un elevato numero
di opere tra racconti brevi, romanzi, commedie
e sceneggiature. Prima di morire viene nominato
cavaliere dalla Regina dInghilterra
che non è lunico eminente personaggio
politico inglese ad apprezzarlo. Tra gli
altri si puo ricordare Tony Blair,
autore di una lettera in cui dichiara la
sua passione per lumorista suo connazionale
. (Elisa Nicoletti)
P. G. Wodehouse
A Tale of King Arthurs
Table
Una recensione di Elisa Nicoletti (elisanicoletti@katamail.com)
da PB12
Il racconto di re Artù e la Tavola
Rotonda, scritto nel 1912, fa parte della
narrativa breve dellumorista inglese
P G Wodehouse. Lautore scrive una
satira del ciclo arturiano, ovvero la serie
di opere che narrano la leggenda di Artù
e le avventure dei suoi cavalieri.
Wodehouse rovescia, in questo racconto,
lo schema tipico del romanzo cavalleresco
che ha, tra i suoi maggiori rappresentanti,
Chrètien de Troyes , Marie de France
, Layamon e Malory . Lo schema di queste
opera tradizionali consiste nel racconto
di grandi avventure in cui sono coinvolti
eroici e quasi invincibili cavalieri che
guadagnano il rispetto di re e compagni
attraverso atti coraggiosi quali crociate,
battaglie, o imprese mirate alla salvezza
di una fanciulla indifesa. Tutti questi
elementi compaiono nel racconto di Wodehouse,
ma rovesciati in chiave comica. Lumorismo
dellautore compare fin dallintroduzione,
in cui dichiara di aver trovato il manoscritto
contenente il racconto nel castello dellamico
Duca di Weatherstonhope, e di averlo ritoccato.
Lautore afferma infatti che gli autori
antichi non sapevano molto di organizzazione
della narrazione:
For writers in those days were weak in construction.
Their idea of telling a story was to take
a long brath and start droning away without
any stops or dialogue till the thing was
over .
Il protagonista del racconto è Sir
Agaravain detto Il Doloroso,
titolo decisamente improprio per un cavaliere
della Tavola Rotonda. Il soprannome è
però perfettamente adeguato a un
cavaliere uscito dalla mente di Wodehouse.
Nessuna delle caratteristiche dei protagonisti
delle opere medievali è presente
in Agaravain che è una sorta di anticavaliere.
Allapertura del racconto è
impegnato in un torneo con Galahad e, tra
gli scommettitori, non c è
nessuno pronto a scommettere su di lui.
Sir Agravaine è fuori posto alla
Tavola Rotonda e mai, nella sua carriera,
ha intrapreso qualche impresa degna di fama
e rispetto. Già in questo cè
notevole ironia dovuta al distacco dalla
tradizione medievale secondo la quale una
valorosa carriera è requisito fondamentale
per entrare nella cerchia dei cavalieri
del re. Nel racconto di Wodehouse, è
oscuro come il protagonista abbia ottenuto
una posizione di tale rilievo nel regno.
Agravaine è diverso dai compagni:
è incapace in battaglia, non è
forte e non è neppure bello.
Afferma lautore: Until I came upon
this black-letter MS. I had been under the
impression, like, I presume, everybody else,
that every Knight of the Round Table was
a model of physical strength and beauty.
Malory says nothing to suggest the contrary.
Nor does Tennyson. But apparently there
were exceptions, of whom Sir Agravaine the
Dolorous must havebeen the chief .
La comicità dellautore spicca
subito dopo, quando dichiara: There is a
place in the world for the strong, ugly
man, and there is a place for the weak,
handsome man. But to fall short both in
features and in muscle is to stake your
all on brain. And in the days of King Arthur
you did not find the populace turning out
todo homage to brain .
Lo sfortunato cavaliere manca delle doti
più in voga ai suoi tempi, quali
notevole aspetto fisico e forza. E
come se la Natura designing him, had had
to leave off in a hurry and finish the job
anyhow .
Per i suddetti motivi, Agravaine non ha
speranza di essere scelto da qualche faciulla
in cerca daiuto alla Tavola rotonda:
The ladies of the court ignored his existence,
while, as for those wandering damsels who
came periodically to Camelot to complain
of the behaviour of dragons, giants, and
the like, and to ask permission of the king
to take a knight back with them to fight
their cause (just as, nowadays, one goes
out and calls a policeman), he simply had
no chance. The choice always fell on Lancelot
or some other popular favourite .
Loccasione di riscatto arriva alla
fine per Agravaine quando una giovane si
presenta a corte cercando aiuto contro un
temile drago che la minaccia. Nessuno dei
cavalieri si offre volontario e alcuni addirittura
inventano scuse: Sir Gawain said he had
strained a muscle
at the last tournament t
] Sir Pelleas
said he had an ingrowing toe-nail . Sta
lautore affermando che tutti i cavalieri
di Artù sono degli incapaci e paurosi?
Assolutamente no. La ragione delle scuse
è da attribuirsi allaspetto
della giovane che sembra non rispondere
ai canoni di bellezza del tempo. Agaravain
invece, affascinato dalla ragazza, si offre
volontario per salvarla, nonostante lenorme
paura del drago che lo tormenta.
Sir Agravaine potrebbe a questo punto avere
il riscatto che cerca, ma la mente dellautore
ha deciso di beffarlo ancora una volta.
Il cavaliere non avrà infatti una
canonica avventura. Non cè
nessun drago a minacciare il castello della
fanciulla, ma un padre furbo e in
difficoltà economiche che architetta
simili piani per catturare i cavalieri e
far loro sposare le proprie figlie. Non
soltanto Agravaine non ha la sua avventura,
il suo drago e una fanciulla da proteggere,
ma addirittura deve accettare di essere
salvato da una donna, la giovane
che, adirata con il padre, decide di far
fallire il suo piano. Il racconto è
pertanto un ottimo esempio del sottile umorismo
di P G Wodehouse. Lo scrittore sceglie come
argomento di satira proprio quella tradizione
letteraria alle origini della letteratura
inglese, il romanzo cavalleresco. Rovesciando
lo schema tipico del genere, Wodehouse crea
personaggi comici quali Agravaine, il brutto
e incapace cavaliere, e i suoi compagni
che, se pur belli e valorosi, appaiono pronti
ad utilizzare il loro valore soltando quando
in gioco ci sia una splendida donna. (E.N.)
Vedi inoltre:
www.pgwodehousebooks.com
Altri testi (possibile minore rilevanza):
(1) La sfida (im)possibile del tradurre a cura di Cinzia Sgambaro - ARTICOLO
(1) Soliloquio di un folle di Egidio Capodiferro - RECENSIONE
(1) Wodehouse, P.G. di Elisa Nicoletti - BIOGRAFIA