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Fëdor
Michailovic Dostoevskij
(1821-1881)
Nasce
a Mosca il 30 ottobre 1821, secondo di sette
figli di un medico, piuttosto stravagante,
Michail Andreevic. Nel 1937 il padre resta
vedovo ed iscrive il figlio alla scuola
del genio militare di Pietroburgo, pur non
avendo il ragazzo nessuna predisposizione
per la carriera militare. Tutti i suoi interessi
sono per la letteratura e, terminati gli
studi, Fedor abbandona la vita militare,
pur non avendo altra risorsa che i pochi
rubli che ricava traducendo dal francese.
Risultato di questa scelta sarà l'indigenza
che lo accompagnerà per tutta la
vita, aggravata dalla salute cagionevole
e dall'epilessia. Nel 1846, conosce Michail
Petrasevkij, convinto sostenitore del socialismo
utopistico di Fourier, questa conoscenza
influenza la stesura del suo primo racconto,
Povera gente (1946). E' in questo periodo
che D. Inizia a frequentare i circoli rivoluzionari
e nel 1849 viene arrestato e imprigionato
nella fortezza di Pietro e Paolo con l'accusa
di cospirazione e di far parte di una società
segreta sovversiva guidata da Petrasevskij.
Il 16 novembre, dopo un processo burla,
Dostoevskij è condannato con altri
20 imputati, alla pena di morte mediante
fucilazione. E' già nello spiazzo
Semenovskij per l'esecuzione quando un ordine
dell'imperatore Nicola I cambia la condanna
in quattro anni di lavori forzati.
Il 24 dicembre 1849 Dostoevskij parte per
la Siberia: destinazione finale la fortezza
di Omsk dove sconterà quattro anni
di lavori forzati. La dura esperienza lo
segna fisicamente e moralmente. Terminata
la pena, viene mandato a Semipalatinsk come
soldato semplice (diventerà sottufficiale
e ufficiale dopo la morte dello zar Nicola
I). Conosce Marija, moglie di un amico,
e se ne innamora, la sposerà nel
1857 quando rimarrà vedova. Nel 1859
viene congedato per motivi di salute e si
trasferisce a Pietroburgo. Nel 1860 inizia
su Russkij mir [Il mondo russo], rivista
fondata assieme al fratello, la pubblicazione
delle Memorie da una casa di morti. E' il
resoconto allucinante delle sue esperienze
di carcerato. Nel 1862 conosce Apollinarija
Suslova, aspirante scrittrice populista,
con la quale ha un burrascoso legame extraconiugale,
che durerà un paio d'anni. Nel 1864
muoiono la moglie (15 aprile) e il fratello
(10 luglio), che lo lascia in gravi difficoltà
finanziarie per l'edizione della rivista.
L'ultimo numero sarà quello del 22
marzo 1865. Nel 1866 dovendo consegnare
al più presto al proprio editore
Delitto e Castigo assume una stenografa,
Anna Grigor'evna Snitkina. E' la sua fortuna!
Con l'entusiastica collaborazione di questa
ragazza, Dostoevskij può mantenere
gli impegni con l'editore. Nasce anche un
rapporto affettivo e lo scrittore -vedovo
da due anni- sposa la ragazza l'anno successivo.
Snitkina si rivelerà la sposa ideale;
fu merito della sua devozione e del suo
senso pratico se Dostoevskij riuscì
a lavorare molto, a liberarsi dei debiti
ed a trascorrere relativamente agiate, nonostante
il vizio del gioco, gli ultimi anni di vita.
Nel 1878 muore il figlio Aleksej e Dostoevskij
inizia a frequentare il filosofo mistico
Vladimir Solov'év.
Il 28 gennaio 1881, all'età di 59
anni, Dostoevskij muore e viene sepolto
nel cimitero del convento Aleksandr Nevskij
di Pietroburgo.
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