Come
quella del suo personaggio, anche la biografia
di J.K. Rowling assomiglia ad una favola.
Nata il 31 Luglio 1965 a Chipping Sodbury,
Gloucestershire, England, a 26 anni si trasferisce
in Portogallo dove lavora come insegnante
di Inglese. Qui conosce il futuro marito,
un giornalista portoghese, tuttavia il matrimonio
fallisce poco dopo la nascita della figlia
(1993) e, ritornata in Inghilterra, la Rowling
si ritrova divorziata, disoccupata e costretta
a tirare avanti grazie al sussidio dei servizi
sociali in un minuscolo appartamento di
Edimburgo.
In queste condizioni sono state scritte
le prime due avventure di Harry Potter,
al tavolino di un caffè mentre la
figlia dormiva nel passeggino. Ed è
stato proprio Potter a cambiare la vita
della Rowling, a partire dalla borsa di
studio concessa dallo Scottish Arts Council
per poter terminare il romanzo, cui si sono
aggiunti ben presto i diritti d'autore,
in crescita esponenziale mentre il primo
libro della serie (Harry Potter and the
phlosopher's Stone 1997) batteva ogni record
di vendita attraversando l'oceano Atlantico
e diffondendosi in tutta Europa.
Ad oggi, tra diritti d'autore, diritti cinematografici
e diritti d'immagine sul merchandising,
J.K.Rowling ha guadagnato più di
un miliardo di euro ed è diventata
più ricca della Regina, nonchè
della maggior parte degli scrittori britannici.
(c) Marco R. Capelli
marco_roberto_capelli@progettobabele.it
Bibliografia:
Harry Potter e la Pietra Filosofale (1998)
Harry Potter e la Camera dei Segreti (1999)
Harry Potter ed il Prigioniero di Azkaban
(2000)
Harry Potter ed il Calice di Fuoco (2001)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2003)
Salani Editore
Harry Potter, il nuovo
romanzo di formazione
Di Anna Maria Trevale
J.K. Rowling, l'autrice
dei romanzi che hanno come protagonista
Harry Potter, è diventata nell'arco
di pochi anni l'autrice di romanzi per ragazzi
più famosa del mondo, e incidentalmente
la donna più ricca del Regno Unito,
surclassando lo storico primato della regina
Elisabetta II, grazie alla creazione della
saga ambientata nel magico mondo della Scuola
di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Harry Potter possiede tutte le caratteristiche
derivate dagli stereotipi fiabeschi: è
un bambino rimasto orfano poco dopo la nascita,
affidato a degli zii-genitori adottivi che
non gli risparmiano nessun tipo d'umiliazione,
con una zia-matrigna degna erede della matrigna
di Cenerentola che lo tartassa in ogni modo
per favorire il cugino-fratellastro, naturalmente
descritto come altrettanto odioso e insopportabile.
Ma, come nella fiaba di Cenerentola, compare
all'improvviso una fata buona, che la Rowling
furbescamente nasconde sotto le spoglie
tutt'altro che affascinanti del rude e gigantesco
Hagrid, il quale rivela ad uno stupefatto
Harry la sua natura di predestinato e lo
conduce nel luogo incantato di Hogwarts.,
il particolarissimo collegio dove s'insegna
a diventare maghi a tutti gli effetti: lì
Harry scoprirà che accanto al mondo
cosiddetto "normale", chiamato
con un certo disprezzo "babbano",
ne esiste uno del tutto parallelo dominato
dalle leggi della magia.
Lo schema dei romanzi di Harry Potter è
molto lineare e segue il suo apprendistato,
perché ogni libro copre il periodo
di un intero anno scolastico raccontandoci
gli eventi che lo contraddistinguono, così
che tutta la saga costituisce un esempio
ottimale di quello che viene definito abitualmente
"romanzo di formazione": il protagonista
appare undicenne all'inizio del primo volume
e sarà diciottenne al termine del
settimo libro, che dovrà presumibilmente
concludere la vicenda, attraversando tutti
i mutamenti tipici di un adolescente e,
contemporaneamente, compiendo le azioni
tipiche del protagonista di una vicenda
fantastica.
In realtà, Harry non ci è
affatto descritto con le caratteristiche
che potremmo aspettarci di trovare in un
eroe predestinato, e questo porta istintivamente
i lettori suoi coetanei alla simpatia e
all'identificazione: viene rappresentato
come gracile, non particolarmente bello,
debole di vista e perciò costretto
a portare gli occhiali, in perenne lotta
con i capelli ribelli, per non parlare del
suo rendimento scolastico appena accettabile
e del fatto che in realtà molto spesso,
nei momenti cruciali delle sue avventure,
non riuscirebbe a superare le prove più
terribili basandosi solo sulle proprie forze
(per quanto in grado di utilizzare alcuni
poteri magici), ma è costretto a
ricorrere all'aiuto dei suoi inseparabili
amici Ron ed Hermione, o a qualche altro
provvidenziale intervento esterno occasionale.
Tutto ciò permette senza dubbio ai
giovani lettori di sentirsi vicini al personaggio,
di condividerne le paure e le difficoltà
e, presumibilmente, di rivivere ed esorcizzare
attraverso di lui le ansie ed i problemi
tipici delle fasi della crescita, dai litigi
con gli amici agli insuccessi scolastici
che, dopotutto, capitano anche nelle scuole
di magia
Nel frattempo, nel corso degli anni, i giovani
lettori che si erano accostati al primo
romanzo della serie, "Harry Potter
e la pietra filosofale", che si poteva
considerare rivolto alla fascia di età
a cavallo tra la fine della scuola elementare
e l'inizio della media, sono cresciuti esattamente
come i personaggi delle vicende che li hanno
appassionati, ma continuano a leggere i
volumi successivi per sapere quale sarà
il destino finale del loro eroe.
J.K. Rowling sembra così aver adeguato
lo spessore dei suoi romanzi all'età
dei lettori: le vicende si sono fatte più
intricate, e ormai un bambino di dieci-undici
anni, se leggeva agevolmente il primo romanzo
della serie, può iniziare a trovare
qualche difficoltà affrontando la
trama estremamente complessa e i risvolti
psicologici profondi dei personaggi descritti
negli ultimi due, che ormai trovano i loro
fan soprattutto fra gli studenti dei primi
anni delle scuole superiori.
Le trasposizioni cinematografiche hanno
favorito e incrementato il successo di questi
libri, dando il via a colossali operazioni
che fino a poco tempo fa erano appannaggio
esclusivo del mondo Disney: figurine, quaderni,
astucci, zaini e oggetti di ogni tipo hanno
provveduto a diffondere ovunque l'immagine
del maghetto con gli occhiali e dei suoi
comprimari, perché era impensabile
che il mondo del marketing si lasciasse
sfuggire un'occasione tanto ghiotta
Al di là dei gadgets, però,
resta il fatto che J.K. Rowling è
stata senza dubbio in grado di offrirci
una serie di romanzi ben scritti ed originali
che riescono ad appassionare ogni lettore,
anche non necessariamente giovanissimo,
dalla prima all'ultima pagina.
© Anna Maria Trevale