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Lasgush
Poradeci
(1899-1988)
Pseudonimo
del poeta albanese Llazar Sotir Gusho (1899-1988). Iniziò gli studi a Pogradec nel 1908 per poi iscriversi alla scuola di lingue di Monastir (allora parte dell'Impero Ottomano). Ritornato a Pogradec dopo la prima Guerra Mondiale fu inviato dal padre al Lycee Leonin di Atene per completare gli studi. Nel 1921 si iscrisse alla Şcoala Naţională de Arte Frumoase di Bucarest. Nel 1924 il governo Rumeno gli assegnò una borsa di studio che gli permise di iscrivesi alla corso di filologia romano-germanica presso l'università di Graz, in Austria. Laureatosi nel 1933, l'anno seguente rientrò in Albania dove iniziò ad insegnare arte in una scuola secondaria di Tirana.
Dopo aver perso il lavoro nel 1944, iniziò a collaborare come traduttore con la casa editrice statale Naim Frashëri. Ritiratosi nel 1974, morì in povertà nel 1987.
Poeta tra i più ispirati
della sua generazione, P. è conosciuto
soprattutto per le raccolte La danza delle
stelle (1933) e La stella del cuore (1937).
Di argomento prevalentemente sentimentale,
le sue liriche si arricchiscono di riflessioni
su temi esistenziali di portata universale.
Postumi sono stati pubblicati tre poemetti
inediti, Con essi, Kamadeva e L'escursione
teologica di Socrate, nella raccolta di
tutta la sua opera Vepra letrare (1990).
In essi l'autore si manifesta come rapsodo
epico che trattando del tema della patria
e dell'amore si pone in contrasto con la
realtà del presente. Delicato nelle
espressioni, sensibile ai richiami interiori,
P. usa la lingua con padronanza in un verso
di rara musicalità.
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