Grande
poeta epico della Grecia Antica, Omero
è lo scrittore più celebre
di tutta la letteratura greca e, probabilmente,
uno dei più celebri di tutti
I tempi. Tuttavia non sappiamo quasi
nulla della sua vita (nè se sia
realmente esistito). Parecchie città
si contendono l'onore di avergli dato
i natali, stando però alle precisazioni
geografiche fatte dallo stesso Omero
nell'Iliade,
sembra che egli sia nato nell'isola
di Chio e che sia vissuto nella Ionia.
L'ipotesi della sua nascita in Chio
trova conferma nella presenza in quell'isola
di un gruppo di rapsodi, cioè
cantori girovaghi che si spostavano
di città in città per
recitare narrazioni epiche, detti omeridi.
La tradizione voleva quel gruppo originariamente
composto da discendenti del poeta. La
sua nascita viene verosimilmente posta
nel IX secolo a.C. ( La Micene dell'Iliade,
la città di Agamennone, ebbe
il suo apogeo tra il 1200 ed il 1000
a.C. ), mentre viene generalmente ammesso
che sia l'Iliade che l'Odissea si basino
su narrazioni eroiche tramandate oralmente
da rapsodi, rimodellate e messe per
iscritto da Omero con una potenza straordinaria.
La versione dei testi in nostro possesso
risale comunque all'epoca di Pisistrato,
tiranno di Atene, che nel IV secolo
a.C. ordinò che le opere di Omero
fossero raccolte e pubblicate. Oltre
al valore poetico, l'opera di Omero
ha un valore storico ed antropoligico
unico. Heinrich Schliemann, il grande
archeologo tedesco, dimostrò
alla fine dell'ottocento il fondamento
storico dell'epopea omerica scoprendo
le città di Troia e di Micene.
L'invasione micenea di Troia ebbe luogo
verso la fine dell'età del bronzo
e la loro dominazione ebbe fine soltanto
quattro secoli dopo con l'invasione
die Dori e l'inizio del cosiddetto medioevo
ellenico. E' grazie ad Omero che siamo
in grado di conoscere l'atteggiamento
dei greci nei confronti degli dei, il
loro codice d'onore, le loro abitudini
di vita.
L'Odissea fu tradotta in Latino per
la prima volta nel III secolo dopo Cristo,
due secoli più tardi toccò
all'Iliade. Le opere di Omero furono
le prime opere di un poeta greco ad
essere stampate, e questo accadde a
Firenze nel 1488.
L'ILIADE
Il
primo dei due grandi poemi epici attribuiti
ad Omero. Prende il titolo da Ilio,
altro nome della città di Troia.
Consta di 15693 esametri divisi in 24
canti. Ne è soggetto un episodio
della spedizione dei micenei alla conquista
di Ilio: l'ira di Achille, distribuito
nell'arco di cinquantun giorni. Tra
le traduzioni in lingua italiana, la
prima fu ad opera di A.M.Salvini nel
XVII secolo, resta famosissima quella
del Monti (Vincenzo Monti - Ravenna
1754 / Milano 1828) in versi sciolti.
Un piccolo pettegolezzo storico-letterario.
Si dice che il Monti non conoscesse
molto bene il greco e che abbia basato
la sua, peraltro ottima, traduzione
sulla versione latina. Per questa ragione,
Ippolito Pindemonte (Verona 1753-1828),
suo rivale in lettere ed in amore, soleva
apostrofarlo come il Monti, cavaliero,
traduttor dei traduttor di Omero.