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Patricia
Highsmith
(1921-)
A
cura di Sabina Marchesi
Curiosamente, Patricia Highsmith nata
in Texas nel 1921 sceglie di vivere
e di ambientare la maggior parte delle
sue opere proprio in Europa, a sottolineare,
forse, il fascino suggestivo e nostalgico
che il vecchio continente è ancora
capace di ispirare.
Pregio innegabile di questa splendida
autrice è la singolare capacità
di esplorare con sagacia, intuito ed
astuzia l'universo maschile in tutte
le sue sfaccettature, consegnando alla
storia personaggi potenti, sapientemente
resi e fotografati.
Non a caso una delle similitudini preferite
dalla Highsmith è il parallelismo
tra il mondo della pittura e il mezzo
espressivo della scrittura, che a suo
dire, si somigliano in quanto: "i
pittori sono abituati a usare gli occhi
e uno scrittore farebbe bene ad imitarli".
E' grazie alla sua lucida introspezione
che, nonostante la rapida successione
degli eventi, riusciamo a vedere i personaggi
in tutto il loro tridimensionale e vibrante
spessore. Queste due caratteristiche,
velocità ed approfondimento psicologico
rendono i libri della Highsmith particolarmente
adatti alla trasposizione cinematografica,
diventando pellicole di ineguagliabile
successo, a partire dall'ineguagliabile
L'Altro Uomo di Hitchock fino a Il talento
di Mister Ripley.
Interessantissimi per noi i consigli
di scrittura forniti nel suo testo edito
dalla Minimum Fax, Come si scrive un
giallo (vedi recensione nella pagina
precedente n.d.E.), in cui l'autrice
ci ricorda una verità soltanto
apparentemente scontata e cioè:
"La prima persona a cui dovete
pensare di fare piacere, nello scrivere
un libro, siete voi. Se riuscite a divertirvi
per tutto il tempo che scrivere un libro
richiede, l'editore e i lettori possono
venire dopo. E verranno."
E' consolante, oltre che istruttivo,
ascoltare questa regina incontrastata
del thriller e dell'introspezione psicologica
mentre ci racconta di dubbi, ripensamenti,
dei mille piccoli ostacoli da superare,
della fatica dello scriverem insomma
di tutte quelle piccole angosce che
accomunano tutti gli scrittori quando
sono alle prese con la loro opera, o
peggio, quando si trovano a combattere
con gli editori, o il pubblico.
La produzione della Highsmith non scende
mai di tono, non indulge in gratuite
scene di efferata violenza eppure non
manca mai di illustrare il crimine con
realismo, sottile perizia e straordinaria
abilità, non mancando mai di
avvincere il lettore, coinvolgendolo
e costringendolo a leggere d'un fiato
sino all'ultima pagina, senza ricorrere
a inutili spargimenti di sangue o drammatici
effetti a sensazione.
Come dice di lei Graham Greene, ci troviamo
davanti a una scrittrice i cui libri
si possono rileggere mille volte, il
che per un autore di libri gialli, non
è cosa comune. E questo perché
sa prenderci per mano e portarci dentro
il suo mondo claustrofobico ed ossessivo,
lontano e irrazionale, e pure così
vicino, tanto che quando sentiamo dire
da uno dei protagonisti di Sconosciuti
in Treno: "alcune persone sarebbe
meglio se fossero morte", ci pare
quasi di ascoltare una conversazione
normalissima con un'ancora più
normalissimo interlocutore, e tutto
ci appare spietatamente semplice, compreso
il macabro e geniale scambio di omicidio
immediatamente conseguente. Ed anche
apparente semplicità sta l'innegabile
forza di questa maestra indiscussa del
thriller psicologico.
(c) Sabina Marchesi
Altri testi (possibile minore
rilevanza):
(1) Highsmith, Patricia di Sabina Marchesi - BIOGRAFIA
DA LEGGERE:
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Schegge
di vetro
Bompiani 2003
207 pg. euro 7.20
ISBN 8845253759
Un uomo che
usa la sua mente come un'onnipotente
macchina da scrivere. Un gruppo
di amici affiatati che diventa
una setta capace di assorbire
e divorare qualunque elemento
disturbante esterno. Uno stagno
le cui erbacce infestanti
sembrano vivere di vita propria.
Una rapina notturna dagli
esiti imprevedibili. Una lotta
per la proprietà terriera
fra due proprietari di fondi
confinanti che non si ferma
neanche di fronte all'omicidio.
Dodici inquietanti scenari
da leggere con il fiato sospeso.
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Il talento
di Mr.Ripley
Bompiani 2001
295 pg. euro 8.00
ISBN 8845248666
Tom Ripley,
in viaggio dalla natia Boston
in Italia, si invaghisce della
personalità e del modo
di vivere di Dickie, un giovane
uomo conosciuto per caso.
Quando Dickie si ribella alle
profferte di amicizia di Ripley,
questi non esita ad ucciderlo
e a prendere la sua identità.
E' l'inizio di una catena
di omicidi, di fronte ai quali
Tom Ripley, con il sangue
freddo e l'amoralità
che lo contraddistinguono,
non arretrerà mai.
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