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Neftali
Ricardo Reyes, ben più noto
con lo pseudonimo di Neruda, nacque
a Parral (Cile) il 12 luglio del 1904.
Nel 1906 Il padre, rimasto vedovo, si
trasferisce a Temuco e si risposa con
Trinidad Candia. A soli 19 anni, nel
1923, Neruda pubblica il suo primo libro,
Crepuscolario e già nel 1924
riscuote un notevole successo con Venti
poesie d'amore e una canzone disperata.
A partire dal 1925 dirige la rivista
"Caballo de bastos". Nel '27
intraprende la carriera diplomatica,
viene nominato console prima a Rangoon,
poi a Colombo (Ceylon). Nel 1930 si
sposa con una olandese a Batavia. Nel
1933 è console a Buenos Aires,
dove conosce F. García Lorca.
Nel 1934 sarà a Madrid, dove
stringerà amicizia con Rafael
Alberti. Nel 1936, allo scoppio della
Guerra Civile parteggia per la Repubblica
e viene destituito dall'incarico consolare.
Si reca a Parigi. Nel 1938 muoiono il
padre e la matrigna. A Parigi, nel 1939,
è console per l'emigrazione dei
profughi cileni repubblicani. Nel 1940
viene nominato console per il Messico,
dove incontra Matilde Urrutia, per cui
Neruda scrive I versi del capitano.
E' eletto senatore nel 1945 e si iscrive
al partito comunista. Nel 1949 dopo
un periodo di clandestinità,
per sottrarsi al governo anticomunista
di Gabriel González Videla, fugge
dal Cile e viaggia nell'Unione Sovietica,
in Polonia e Ungheria. Tra il 1951 e
il 1952 viene in Italia, vi ritorna
nel 1952 e si stabilisce a Capri. Tra
il 1955 e il 1960 viaggia in Europa,
Asia, America Latina. Nel 1966 è
oggetto di una violenta polemica da
parte di intellettuali cubani per un
suo viaggio negli Stati Uniti. Nel 1971
Neruda riceve il Premio Nobel per la
Letteratura. Muore a Santiago de Cile
il 23 settembre del 1973.
Tra le sue opere ricordiamo, Residenza
sulla terra, I versi del Capitano, Cento
sonetti d'amore, Canto generale, Odi
elementari, Stravagario, Le uve e il
vento, il dramma Splendore e morte di
Joaquin Murieta e il libro di memorie
Confesso che ho vissuto.
DA LEGGERE:
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