Nato
a Wethersfield (Essex) il 15 Novembre
1877 lascio' la casa paterna a soli
quattordici anni per arruolarsi nella
marina mercantile. Navigo' per otto
anni, prima come marinaio, poi come
ufficiale. Fu probabilmente lo scrittore
che meglio seppe combinare il fascino
del mare e quello per il soprannaturale.
Ed infatti, l'orrore sul mare
fu una costante di tutta la sua produzione,
anche di quella più strettamente
avventurosa. Ed è, il suo, un
mare sempre oscuro, crudele, misterioso
e traditore. Del resto Hodgson non nascose
mai di odiare l'oceano, cui lo aveva
portato, più che una libera scelta,
la miseria del padre, un pastore anglicano
che non era in grado di sfamare nè
lui nè i suoi undici fratelli.
Quando tornò in patria, nel 1901,
il padre era morto e Hodgson decise
di tentare la fortuna aprendo una palestra
di atletica a Blackburn. Gracile di
costituzione, per sopravvivere al duro
lavoro del marinaio aveva dovuto adattare
il proprio corpo fino a sviluppare una
muscolatura che, secondo alcuni quotidiani
dell'epoca, era la migliore di tutta
l'Inghilterra. La palestra di Blackburn
era estremamente moderna per quei tempi,
dotata perfino di un impianto di illuminazione
elettrica. E H. alternava all'attività
di istruttore quella di conferenziere,
impartendo lezioni sull'educazione fisica
che illustrava con la proiezione di
fotografie da lui stesso scattate (anche
in questo campo fu, in un certo senso,
un pioniere). Purtroppo, nonostante
tutte le buone intenzioni, Blackburn
era una città troppo piccola
per sostentare l'attività della
palestra che dopo poco fu costretta
a chiudere. Fu allora che iniziò
a scrivere, riuscendo quasi subito a
vendere i propri racconti alle riviste
dell'epoca: Shadow's magazine, Cassell's
Magazine, Penny Pictorial Weekly, The
Strand Magazine sono solo alcune
delle pubblicazioni su cui comparvero
i suoi primi lavori. La sua produzione
letteraria e' cospiqua e quasi tutta
di alto livello e la si può dividere
in due filoni (non privi di contaminazioni
reciproche): racconti d'avventura e
racconti di ambientazione soprannaturale.
Il primo racconto pubblicato fu The
Goddess of Death (dove per la prima
volta compare il personaggio di Carnacki),
apparso sul Royal Magazine nell'Aprile
del 1904, seguì poco dopo A
Tropical horror, inserito nel 1905
su The Grand Magazine (rivista
che pubblicava autori come G.B.Shawn,
Sheridan Le Fanu e H.G.Wells). A
Tropical Horror rappresenta l'esordio
letterario di Hodgson e la critica lo
elogiò apertamente, paragonandone
lo stile a quello dei grandi scrittori
di storie marinaresche del passato come
Defoe.
H. si concentrò
principalmente sulla scrittura di racconti
perchè erano quelli che, più
facilmente, si potevano vendere, ma
scrisse anche quattro romanzi ed una
raccolta di poesie che, secondo quello
che era l'uso dell'epoca, stampò
in proprio senza però ottenerne
grandi soddisfazioni economiche. D'altra
parte, nonostante gli elogi della critica,
Hodgson non riuscì mai a raggiungere,
attraverso la scrittura, la sicurezza
economica che desiderava.
E tuttavia, i suoi romanzi sono estremamente
interessanti. Lo stesso H.P.Lovecraft
fu un ammiratore di Hodgson e si ispiro'
apertamente a La casa sull'abisso
(The house on the borderland - 1908)
per la genesi del suo ciclo di
Cthulhu. Alcuni capitoli di questo romanzo
rasentano la perfezione per il senso
di orrore cosmico che riescono a trasmettere
al lettore rendendolo partecipe del
senso di solitudine e di straniamento
del protagonista isolato (e prigioniero)
di una casa che è al tempo stesso
parte di questo mondo e di un altrove
alieno e mai completamente definito.
L'oceano oscuro e misterioso è
invece il protagonista assoluto de I
pirati fantasmi (The Ghost Pirates
- 1909), storia di un
veliero maledetto, il Mortzestus,
infestato da presenze soprannaturali
che si fanno, di pagina in pagina, sempre
più concrete e letali.
Completa la trilogia Naufragio
nell'ignoto ( The Boats of
the "Glen Carrig" - 1907),
scritto in uno stile che imita
quello delle relazioni del secolo XVIII
il romanzo racconta degli eventi straordinari
in cui rimangono coinvolti i marinai
di un veliero naufragato.
Merita un discorso a
parte il monumentale La terra dell'Eterna
Notte (The night land -
1912), forse la sua opera più
ambiziosa. Si tratta di un lungo romanzo
ambientato in un lontanissimo futuro
e scritto in un inglese arcaico, secondo
lo stile del XVII secolo: un uomo cerca
la propria amata scomparsa in un mondo
devastato, immerso in una notte eterna
e popolato da esseri incredibili. Il
romanzo ha un andamento altalenante,
alternando a capitoli di rara efficacia
descrittiva altri più romantici
e ripetitivi e tuttavia, nell'ambito
della narrativa fantastica, resta un
tentativo mai più ripetuto di
dar vita ad un mondo fantastico coerente
e complesso.
Tra i racconti, che sono
molti e spesso di difficile reperibilità
essendo stati pubblicati per la maggior
parte su riviste ormai introvabili,
meritano una citazione: The Stone
Ship, The Voice in the Night, Eloi
Eloi Lama Sabachtani (notevole per
il tema difficile che tratta), The
Terror of the Water Tank. Un'altra
creazione di Hodgson e' Carnacki,
il detective dell'ignoto, archetipo
del genere e protagonista di nove racconti
(The Ghost Finder, The Valley of
Lost Children, The Goddess of Death,
etc.), che si aggira con fare ironico
e sornione tra case infestate e misteriose
presenze.
William Hope Hodgson
morì in trincea, nel 1918 quasi
alla fine della Prima Guerra Mondiale,
a Lyonne sul Fronte Francese.
Poco prima di morire
scriveva, in una lettera indirizzata
alla madre: "Dio mio! Parlare
di un mondo perduto... parlare della
Fine del Mondo; parlare della "Terra
della notte"... e tutto questo
sta qui, a non più di duecento
miglia da dove ti trovi tu... E la infinita,
mostrusa, terribile sensazione di ciò
che sto contemplando... la morte che
attende, sommersa... Se sopravviverò
e, in qualche modo, riuscirò
ad uscire di qui (e, con l'aiuto di
Dio, spero che sarà così),
che libro che potrei scrivere se la
mia vecchia abilità con la penna
non mi ha abbandonato.".
(Marco
R. Capelli)