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di pb - tempo di musica
Bela Bartok (Sînnicolau Mare, 25 Marzo 1881; New
York, 26 Settembre 1945)
B.B.
iniziò a studiare musica con la madre
dopo la morte del padre nel 1888. Nel 1894 si
stabilirono a Bratislava dove iniziò
a frequentare il Ginnasio ed a studiare piano
e composizione. Nel 1898 entrò al conservatorio
di Vienna dove studiò pianoforte assieme
a Istvan Thoman, allievo di Listz. Tra le sue
influenze, ricordiamo Wagner e soprattutto Strauss.
Nel 1904 iniziò la sua carriera come
pianista e nel 1906 tornò a Budapest
con un incarico ufficiale presso laccademia
di musica di quella cttà. In questo periodo
si mescolano nella sua produzione lo stile di
Debussy e le melodie della musica popolare Ungherese,
Rumena e Slovena. Lesempio più
titpico della produzione di questo periodo è
il Quartetto per Archi n.1 del 1908.
Lopera in atto unico Il castello
di Barbablù
(1911), dedicata alla giovane moglie, è
una favola crudele sulla solitudine dellanimo
umano. Non ebbe inizialmente il successo che
Bartok si aspettava e, come conseguenza, lautore
smise di comporre per due anni (1912-1914).
La prima guerra mondiale interruppe i suoi viaggi
dedicati allo studio della musica popolare,
Bartok tornò sulle scene a Budapest nel
1917 con il balletto Il principe di legno
che rinnovò la sua fama. Lanno
successivo tornò sulle scene anche Il
castello di Barbablù ed iniziò
a comporre Il Mandarino Miracoloso,
una vera e propria opera senza parole ricca
di invenzioni sceniche che fu rappresentata
però solo nel 1926 per problemi di censura
legati alla sensualità di alcuni temi.
La produzione di Bartok fu notevole e comprende
sonate per violino, pianoforte e diversi concerti.
Interessante luso sperimentale delle percussioni
e dello xilofono, e del pianforte anchesso
usato, a volte, come strumento a percussione.
Problemi politici lo costrinsero a trasferirsi
prima in Svizzera (1936) e poi a lasciare lEuropa
(1940) assieme alla seconda moglie (aveva divorziato
nel 1923). Larrivo a New York fu traumatico
per Bartok che non riusciva ad adattarsi ai
ritmi ed allo stile di vita statunitense. Dopo
un primo concerto gli fu concessa una borsa
di studio per un lavoro di ricerca sulla musica
popolare yugoslava, ma la situazione finanziaria
dei coniugi Bartok era precaria. Tuttavia, nel
1943, pubblicò lesuberante Concerto
per Orchestra ed una complessa Sonata per Violino
(1944) che riportarono il suo nome agli onori
della cronaca musicale. La sua ultima opera,
lasciata parzialmente incompiuta, fu il Concerto
per pianoforte n.3 scritto appositamente per
lasciare un reddito alla moglie dopo la sua
morte, avvenuta nel Settembre 1945 alletà
di 64 anni. Marco
R. Capelli
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