Questa
piccola riscoperta musicale ha una data dinizio
precisa, novembre 2004, ed una coautrice, benché
di soli sei anni: mia figlia Lucia. Avevo un
vago ricordo dei Giganti, come molti della mia
generazione: canzoni come Tema,
Una ragazza in due, Proposta
non sono fatte per la dimenticanza. Non so se
si tratti di capolavori (non mi definirei un
critico musicale), ma di sicuro hanno segnato
unepoca. Quindi, possiamo dire che il
quartetto milanese aveva un posto da qualche
parte nella mia memoria, di quei posti che non
si frequentano spesso, ma che si sa che esistono
ed alloccorrenza non dispiacerebbe visitarli
per dare una rinfrescata ai ricordi. Ecco, fino
a novembre 2004 ricordavo i Giganti per le loro
non comuni caratteristiche vocali, che accomunavano
tutti e quattro i membri del complesso, il che
non è comune tra i gruppi beat, pop o
rock (tanto è vero che, se mi passate
il paragone che può suonare eccessivo,
nemmeno i Beatles avevano tutte voci di primordine:
Ringo Starr di solito stava nellombra
e non si sognava di avvicinarsi al microfono).
Quindi, onore al merito ai Giganti.
Ma che fine avevano fatto? Non ne avevo idea.
E avrei seguitato a non averla, se un giorno,
in un supermercato, non mi fossi imbattuto in
un CD di loro canzoni originali.
Qui la sorpresa: malgrado le canzoni siano datate
1966-68, il triennio di grande fulgore del gruppo,
che poi si è sciolto e ricomposto brevemente
all'inizio degli anni '70, con assai meno clamore,
l'impressione che se ne ricava è quella
di una grande modernità ed anche gradevolezza,
oltre che originalità, degli arrangiamenti,
oltre che, devo dire, delle tematiche toccate:
l'amore, inteso molto in senso universale, il
pacifismo, la libertà.
Che uno della mia età ne resti facilmente
impressionato, non è strano, penso. Quel
che è più singolare è che
una bimba come Lucia resti colpita dai motivi,
dalle voci, insomma dai Giganti. E parlando
di voci, non si può dimenticare il batterista
Enrico Maria Papes, nella vita Sergio, la voce
fuori campo in Tema,
che si presentava per ultimo e per nome e cognome,
piuttosto pomposamente (o almeno a me sembrava
così), con quella voce profonda di baritono,
di cui il gruppo ha sempre fatto un uso estremamente
suggestivo e riconoscibile.
Tra i piccoli miracoli di PB, uno è stato
quello di poter trovare Papes, che gentilmente
si è offerto di rispondere a qualche
domanda.
1.Molti
si ricordano dei Giganti, non soltanto tra la
generazione che ha vissuto gli anni 60.
Dopo una mia recente lettera a Beppe Severgnini,
che parlava di una vostra canzone (anche Severgnini
ha scritto che Tema era stato il
suo primo 45 giri) mi sono arrivate più
di una decina di lettere di risposta. Che impressione
avete del vostro pubblico? E solo di ragazzi
dellepoca o vedete anche molti giovani
ai vostri concerti?
Sono stato circa 26 anni lontano da un palcoscenico
(in veste di artista) e vedere oggi tanta gente
che ricorda canzoni di ormai 40 anni fa mi stupisce
sempre ma soprattutto mi lascia di sasso vedere
che le conoscono anche molti giovani. Incredibile
anche perché, a differenza di gruppi
nostri contemporanei, i Giganti non si sono
più visti per decenni.
2.Come nasce il nome dei Giganti? In una
vostra canzone suggerivate ironicamente di non
essere poi così alti... Allora, Giganti
in che senso?
Forse perché megalomani,
sicuri di entrare in cima alle classifiche.
Mah! O forse perché Sergio Di Martino
prima di entrare nella formazione stava formando
un gruppo con amici tutti di bassa statura e
io e Mino li chiamavamo giganti.
3.Avete un sito molto completo ed esauriente
(www.giganti.it,
attualmente in ristrutturazione). Qual è
la vostra esperienza di Internet, che cosa pensiate
vi abbia dato? Cè qualcosa che
nel vostro sito manca ancora, e che vorreste
inserire?
Stiamo infatti cambiando veste al Sito, vogliamo
renderlo più immediato e veloce ma probabilmente
lasceremo la possibilità di vedere anche
il vecchio (solo le gallerie).
4.Una delle cose che spesso si dice dei
Giganti è che le vostre canzoni fossero
bersagliate dalla censura dellepoca.
Per un periodo non fu più passata in
radio Una ragazza in due, poi fu
censurata Io e il presidente, ed
il vostro album Terra in bocca ebbe,
mi pare, dei problemi di distribuzione. Come
nasceva la censura? Da iniziativa di un singolo,
che so, la protesta di qualche pezzo grosso,
od era una cosa strisciante e nascosta, di cui
vi accorgevate solo a posteriori?
Dunque: Una ragazza in due non volendo
censurarla perché il titolo scandalizzava,
allinizio si inventarono che era una canzone
esagitata (!). Io e il Presidente,
che esprimeva un bel concetto di democrazia,
fu assolutamente censurato. Ci chiesero di cambiare
alcune parole ma naturalmente ci rifiutammo.
Ricordo solo che a quei tempi il Presidente
della Repubblica era Leone. Riguardo a Terra
in bocca non ne parliamo. Parlava di mafia!!
E stata la ragione principale per cui
ci siamo sciolti. Amareggiati e incazzati.
5.Le vostre canzoni erano molto impegnate
su tematiche sociali importanti, il pacifismo,
lambiente, in Terra in bocca
la lotta alla mafia. Pensi che il vostro impegno
di quei tempi abbia portato qualche cambiamento
nellItalia di oggi?
Dobbiamo essere sinceri. Eravamo attenti ai
problemi sociali ma dire che eravamo impegnati
è forse troppo. Eravamo giovani. Se però
alle manifestazioni per la pace ancora oggi
si vedono cartelli con Mettete dei fiori
nei vostri cannoni significa che qualcosa
è rimasto.
6.Nel periodo di vostro maggior successo
avete vissuto a Roma. Cosa ricordi della Roma
di fine anni 60, ed in cosa pensi sia
diversa da quella di oggi?
Ero giovane e mi divertivo. E diversa
come sono diverse tutte le grandi metropoli.
Invivibili!!! Non a caso dal 74 sono scappato
da Milano e ho poi sempre vissuto in piccoli
centri.
7.Una cosa che colpisce delle vostre canzoni,
è che non sono mai banali. Inoltre si
vede che sono state scelte, in modo che limpronta
dei Giganti sia sempre evidente nellarrangiamento
vocale e strumentale. Questo dà da pensare
che foste molto accurati nella scelta dei testi
e delle canzoni Come sceglievano le canzoni,
testo, musica, era facile o difficile? Discutevate
tra voi a lungo sulle scelte?
Quando potevamo usavamo testi che ci piacevano
ma non sempre era possibile. Riguardo allimpronta,
era inevitabile. Con quattro voci come le nostre
e quattro teste così
..! Gran parte
delle nostre canzoni erano scritte da Mino Di
Martino (chitarra) che poi prendevano corpo
lavorandoci tutti insieme.
8.Avete partecipato, se non erro, a tre
Festival di Sanremo, nel 67 con Proposta,
nel 68 con Da bambino e nel
71 con Il viso di lei. Che
cosa ricordi del Festival di allora?
Nel 67 fu pura incoscienza! Pensa
che linizio di Proposta, cantato
a cappella, dopo averlo registrato per il 45
giri lo provammo solo sotto il palco del Casinò
poco prima di esibirci. E fu lanno di
Tenco. Nel68 Da bambino servì
più a Ranieri che a noi. Era un bel brano
ma poco Gigantesco. Nel 71
con Il viso di lei eravamo un pò
in confusione: infatti iniziammo subito a lavorare
su Terra in bocca
9.Quali sono le vostre attività attuali
come Giganti?
Facciamo i giganti! Scherzi a parte, ora della
storica formazione sono rimasto solo io perché
anche Checco, con cui ho lavorato gli ultimi
anni, si è ritirato per ragioni di salute.
Devo però dire che la formazione attuale
funziona molto bene e ne sono contento. I nostri
concerti sono sempre riuscitissimi.
(c)Carlo Santulli
Per gentile concessione di Enrtico Maria Papes
I GIGANTI
Il gruppo venne fondato nel 1964 da Sergio
(Enrico Maria) Papes (batteria), Giacomo Di
Martino (chitarra) e Sergio Di Martino (basso).
Nel 1965 si unì al gruppo Francesco
Marsella detto Checco (tastiere).
La musica che suonavano era il beat: debuttarono
con il motivo La bomba atomica.
Il successo per i Giganti arriva nel 1966
a "Il disco per l'estate" dove cantano
Tema. Cantano anche al Festival di
Napoli in coppia con Peppino Di Capri con
Ce vò tiempo. Tra i successi
di quell'anno ci sono anche Una ragazza
in due e Fuori dal mondo.
L'anno dopo arrivano terzi a Sanremo con
Proposta. Quell'estate sono ancora al
Cantagiro con Io e il presidente.
Al Festival di Sanremo nel 1968 cantano Da
bambino in coppia con Massimo Ranieri.
Ma stavolta è un fallimento, addirittura
scoppierà un grosso litigio fra Papes
e Sergio Di Martino con conseguente scioglimento
del gruppo.
Nel 1969 Checco partecipa al Festival da
solo con Il sole è tramontato.
Nel 1970, a sorpresa, i quattro si ritrovano
Nell'estate, al Cantagiro cantano Voglio
essere una scimmia. Lanno dopo faranno
uscire il disco Terra in bocca,
che si può considerare un album concept
il cui tema verte sulla mafia. E un
buon lavoro ma non piace al pubblico, e così
dopo aver vivacchiato ancora per qualche tempo,
il gruppo torna nellombra. Dei componenti,
lunico a rimanere nel giro è
Mino Di Martino che collaborerà, tra
gli altri, con Franco Battiato.
Nel 1998 Papes e Marsella provano di nuovo
lavventura. Mancano i fratelli Di Martino:
Sergio è morto due anni prima, e Mino
non è della partita. Al loro posto
ci sono Kambiz Kaboli al basso e Giovanni
De Luigi al canto.
Formazione originale
Enrico Maria Papes - batteria
Mino Di Martino - chitarra
Sergio Di Martino - basso
Checco Marsella - tastiere
Formazione attuale
Sergio (Enrico Maria Papes) voce e percussioni,
Ally Papes (figlio di Sergio) voce e batteria
(www.allypapes.it),
Enrico Santacatterina voce e chitarra (www.enricosantacatterina.com),
Francesco Romagna voce e tastiere.
Discografia essenziale
LP I GIGANTI RIFI 1966
LP MILLE IDEE DEI GIGANTI RIFI
1969
LP - Terra in bocca (1971)
45 gg MORIRAI SENZA DI LEI
/ GIORNI DI FESTA RIFI 1965
45 gg FUORI DAL MONDO / SOLO
PER VOI RIFI 1965
45 gg UNA RAGAZZA IN DUE / LEZIONE
DI RITMO RIFI 1965
45 gg LASCIATI ANDARE CON LETKISS
/ FABRIZIO FERRETTI: NESSUNO MI PUO
GIUDICARE 1966 (minidisc allegato alla
rivista "POP")
45 gg TEMA / LA BOMBA ATOMICA
RIFI 1966
45 gg ORA SIAMO QUI / SON COSI
RIFI 1966
45 gg CE VO TIEMPO / NA
GUAGLIONA YE YE RIFI 1966
45 gg E LEI TI ASPETTERA
/ PIRI PIRI UA RIFI 1966
45 gg PROPOSTA / LA TOMBA DELLAMORE
RIFI 1967
45 gg IO E IL PRESIDENTE / IN
PAESE E FESTA RIFI 1967
45 gg DA BAMBINO / TABU
RIFI 1968
45 gg UN UOMO VA / SUMMERTIME
RIFI 1968
45 gg UNA STORIA DAMORE
/ SIXTEEN TONE RIFI 1969
45 gg CHARLOT / IO VOGLIO ESSERE
UNA SCIMMIA RIFI 1970
ENRICO MARIA PAPES Solista:
45 gg CAPITA SPESSO/ LA COSCIENZA
45 gg LA FILIBUSTA / JOHN BROWN
E ALICE
CHECCO solista:
45 - gg - UNA DONNA DA NIENTE / UN BAMBINO
45 - gg - IL SOLE E' TRAMONTATO / STOP
MINO E SERGIO (DI MARTINO) in duo:
45 - gg - IL CINEMA / LE STAGIONI DEL NOSTRO
'AMORE
45 - gg - ZERO ANNO D'AMORE (censurata per
il testo) - IL VALORE DELLA VITA
Mino Di Martino, dopo il secondo scioglimento
del gruppo, ha avuto varie esperienze artistiche.
Questo è il suo sito:
https://aloysius.itimpresa.mi.it/dimartino/bio.htm
Fonti: WIKIPEDIA
- www.sezionemusica.it
Si ringrazia Mario Visalli
(M.Visalli@finsiel.it)
per le precisazioni
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