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LE INTERVISTE
DI PB
Anna
Paola Stefani intervista... Loriano Macchiavelli
Chi è Loriano
Macchiavelli?
Loriano
Macchiavelli è nato a Vergato nel
1934. Ha frequentato l'ambiente teatrale
come attore, organizzatore e autore. Dal
1974 si è dedicato al genere poliziesco,
divendendo uno degli autori italiani più
conosciuti e più letti. I suoi
libri sono stati tradotti in
Francia, Germania, Ungheria, Cecoslovacchia,
Unione Sovietica, Giappone, Romania. Macchiavelli
ha pubblicato per Garzanti, Rizzoli, Mondadori,
Rusconi, Cappelli e numerosi altri editori.
Col altri nove giallisti di Bologna ha
fondato il "Gruppo 13". È
inoltre membro del direttivo dell'Associazione
Scrittori di Bologna e iscritto all'AIEP,
Associazione Italiana degli Scrittori
di Poliziesco. Recentemente ha realizzato,
in collaborazione con il cantante e scrittore
Francesco Guccini una serie di libri ambientati
nel periodo fra le due guerre fra le aspre
colline dell'Appennino Tosco Emiliano.
Il primo dei quali Macaronì, si
è aggiudicato il Premio Alassio
(1997) ed il Premio Fedeli (1998).
Tra i suoi personaggi
più celebri, ricordiamo il sergente
Sarti Antonio della Questura di Bologna
amante del caffè, a volte non propriamente
brillante, Sarti Antonio risolve i propri
casi grazie al provvidenziale aiuto di
Rosas, ex sessantottino nulla facente
che da semplice spalla si pone sempr epiù
in evidenza sino a diventare il vero protagonista
dei romanzi di Sarti.
Macchiavelli, che ha vinto anche numerosi
premi (Mystfest nel 1974 e Premio Tedeschi
nel 1980), ed è curatore della
rivista Delitti di Carta e fondatore del
Gruppo 13.
* * *
Bibliografia:
Le piste dell'attentato,
Campironi 1974; Garzanti 1978.
Fiori alla memoria, Garzanti 1975.
Ombre sotto i portici, Giallo Garzanti
1976.
Sui colli all'alba, Giallo Garzanti 1976
Sequenze di memoria, Giallo Garzanti 1976
Passato, presente e chissà, Giallo
Garzanti 1978
Sarti Antonio, un questurino, una città,
Garzanti-Vallardi 1979.
Sarti Antonio: un diavolo per capello,
Giallo Mondadori n.1642, 1980
Sarti Antonio: caccia tragica, Giallo
Mondadori n.1677, 1981
L'archivista, Giallo Mondadori n. 1717,
1981
La stage dei centauri, Vallardi 1981
Sarti Antonio e l'amico americano, Garzanti-
Vallardi 1983
La balla delle scarpe di ferro, Rizzoli
1983
Stop per Sarti Antonio, Cappelli 1987
La rosa e il suo doppio, Cappelli 1987
Sarti Antonio e il malato immaginario,
Cappelli 1988
Funerale dopo Ustica (sotto lo pseudonimo
di Jules Quicher) Rizzoli 1990
Strage (sotto lo pseudonimo di Jules Quicher)
Rizzoli 1989
Un poliziotto, una città , Rizzoli
1991
Un triangolo a quattro lati, Rizzoli 1992
Partita con il ladro, Sonda 1992
Sospiri, lamenti e ali di pipistrello,
Sonda 1992
Sarti Antonio, un poliziotto, una città,
supplemento a Giallo Mondadori 1994.
Sarti Antonio e il diamante insanguinato,
Sonda 1994.
Sarti Antonio e la ballata per chitarra
e coltello, Sonda 1994
Sarti Antonio e il mistero cinese, Sonda
1994
Coscienza sporca, Mondadori 1995
Macaroni, in collaborazione con Francesco
Guccini. Mondadori 1997
Sgumbéi, le porte della città
nascosta, Mondadori 1998
Un disco dei Platters, in collaborazione
con Francesco Guccini, Mondadori 1998
Il giorno 13 aprile 2007 nella splendida sala
affrescata delle Muse di palazzo della Corgna
a Città della Pieve, lassessore
Maria Luisa Meo ha presentato il libro Tango
e gli altri di Loriano Macchiavelli
e Francesco Guccini.
L incontro con lautore è
il quinto previsto dal ciclo i Venerdì
della Biblioteca che si propone di presentare
e avvicinare al pubblico pievese, e in particolare
ai numerosi frequentatori della locale biblioteca
comunale, gli autori e i libri contemporanei.
Lassessore alla cultura Maria Luisa Meo
ha brevemente introdotto Loriano Macchiavelli
ed ha illustrato la sua vita come uomo e come
scrittore ed ha anche ricordato i precedenti
incontri della biblioteca che hanno visto questanno
presenti Miriam Mafai, Cristiano Cavina, Marco
Severini e Eraldo Affinati.
Lintervista allautore è poi
proseguita con le domande posta da Anna Paola
Stefani. La scelta della Stefani è stato
motivata dal fatto che la scrittrice, che già
a sua volta, nel 2006 e sempre a Palazzo della
Corgna, aveva presentato il suo libro
Venezia 2036, è una giallista e
quindi lintervistatrice ideale per Loriano
Macchiavelli.
Lautore ha innanzi tutto precisato che
il libro è stato scritto a quattro mani
con il noto cantautore Francesco Guccini e che
lo stesso non poteva essere presente allincontro
in quanto aveva già da tempo concordato
una serie di incontri per suonare in diverse
parti dItalia. Loriano portava comunque
a tutti i presenti pievesi il saluto dellamico
Francesco e la sua speranza di poterli un giorno
incontrare in una simile manifestazione.
La Stefani ha poi proseguito illustrando a grandi
linee lo scrittore,il libro e la sua tematica.
Loriano Macchiavelli nato a Vergato, un paese
di montagna dellAppennino tosco emiliano,
è uno scrittore vero. Ha cominciato come
autore di testi teatrali passando poi ai racconti
polizieschi che sono stati sceneggiati dalla
televisione per una serie di telefilm nei quali
leroe di turno è il brigadiere
Sarti Antonio. Macchiavelli ha vinto numerosi
premi nazionali e internazionali e i suoi libri
sono stati tradotti in diverse lingue ( dallinglese
al tedesco, dal francese al giapponese, dallungherese
al russo, etc). Attualmente fa parte del Gruppo
13 e dirige la rivista Delitti di Carta.
Il libro Tango e gli altri racconta
del ritorno del maresciallo Santovito in un
paese dellAppennino dove, durante il periodo
della resistenza partigiana alla quale anche
Santovito aveva partecipato con il soprannome
di Salerno, erano stati uccisi i componenti
di unintera famiglia.
Venne processato e giustiziato in fretta e furia
il giovanissimo partigiano Bob ma, 15 anni dopo,
una lettera rimette in discussione lintero
processo perché di fatto scagiona e prova
un alibi per il giovane.
Santovito è incaricato di tornare sul
luogo, interrogare le persone e scoprire cosa
è successo.
In un intreccio di persone e flash back al passato,
narrato con stile fluido, Macchiavelli indulge
anche in descrizioni dei luoghi e della natura
dalle quali traspare il suo affetto per gli
scenari appenninici.
È forse questo il romanzo che più
contiene momenti di riflessione e certamente
il più contemplativo e intimistico di
quelli fino ad allora scritti.
Il maresciallo Santovito non è certo
James Bond e chi si aspettasse inseguimenti,
sparatorie, giri di belle donne, alberghi di
lusso e vita mondana resterebbe deluso.
Il racconto si svolge in piccoli centri montani
dellAppennino perennemente spazzati da
un vento gelido e pioggia e neve. Il maresciallo
dorme su una branda in una fredda stanza della
caserma riscaldata solo da una stufa. I pranzi
e le cene sono il rancio fornito dalla caserma
dei Carabinieri o, al massimo, pane e salame
presso qualche casolare o al locale bar del
paese. In compenso il vino non manca mai. Santovito
non ha nessuna Aston Martin a disposizione né
ha in dotazione raffinati dispositivi di difesa.
Si muove con unantiquata camionetta dei
CC oppure a piedi. Neanche lombra di fotomodelle
o super donne con lesclusione delleterna
quasi fidanzata Raffaella con la quale ogni
tanto combina qualche cosa
Santovito arriva alla soluzione finale non con
colpi di scena o interrogatori stringenti ma
ragionando, riflettendo e soprattutto attraverso
il silenzio sottointeso e le cose non dette.
Tutto questo descritto in un mondo che appare
a volte sospeso e popolato da donne e uomini
di poche parole e diffidenti. Gente dai nomi
strani Imelde, Gialaffa, Gionata, Ares
Molte immagini del libro sembrano descrizioni
di Città della Pieve: lodore della
legna bruciata nei caminetti che si sente camminando
per i tortuosi vicoli del paese, il vento che
ti prende improvvisamente al giro dellangolo
di una casa, le forre, le macchie, le strade
e i sentieri del paesaggio intorno, i casolari
abbandonati con la vigna ancora assurdamente
viva
Durante la presentazione Loriano Macchiavelli,
che sostanzialmente è un poeta anche
se lui si considera un semplice scrittore, ha
voluto raccontare la sua visione della poesia
e limportanza di capirla e farla propria.
La poesia, se è vera, non è
mai fuori tempo e fuori tema. Se andava bene
100, 1000 anni fa va bene ed è attuale
anche oggi. La vera poesia è quella che
è, quello che dice. Non vuole significare
nullaltro se non quello che esprime. E
tutti sono in grado di capire. La vera poesia
non è mai banale, ma con intuizioni semplici
e il senso logico delle parole arriva direttamente
al cuore e alla mente
Loriano Macchiavelli ha anche raccontato il
suo modo di scrivere a quattro mani con Francesco
Guccini. Ha raccontato aneddoti del tempo passato
e le difficoltà incontrate allinizio
quando lui e Francesco si incontravano a discutere
in osterie piene di gente e confusione nella
campagna emiliana.
Francesco allinizio mi proponeva
di trovarci alle dieci di sera perché
lui è un animale notturno e vive e lavora
di notte ma io, che mi alzo presto e vado a
letto con le galline, alle dieci di sera ero
già distrutto. Tiravamo avanti fino alle
due, tre del mattino tra gente che andava e
veniva, confusione, canti e bicchieri di vino.
Io che riesco a scrivere solo nel silenzio e
nellisolamento dopo una settimana di questa
vita ero finito. Francesco invece, perfettamente
a suo agio nel suo elemento era sempre sveglio
e al massimo della sua creatività. Allora
decisi di parlargli e di venire a patti. Così
ora ci troviamo a casa sua alle sei, sette del
pomeriggio, tiriamo avanti fino alle dieci dopodiché
io vado a casa a dormire e lui va a cantare
e bere con gli amici
Macchiavelli ha anche risposto a domande del
pubblico che voleva sapere quanto di autobiografico
si trova negli scritti di un autore, che significato
aveva il fumo e il caffè che i suoi personaggi
sembrano prediligere in modo a volte ossessivo
e quanto e dove ha dovuto documentarsi per poter
ricostruire così fedelmente i ricordi
della resistenza e la guerra nei boschi tosco
emiliani.
Loriano è un vero scrittore che, in
questo ultimo romanzo, ha saputo coniugare alla
trama di un romanzo giallo scorci poetici e
una grande ricchezza di riferimenti storici.
Peccato che questo romanzo, secondo quanto enunciato
dagli autori, sarà lultimo della
serie del maresciallo Santovito ma i fedelissimi
lettori non si arrendono e sperano che gli autori
possano cambiare idea. In fondo non è
mai detta lultima parola
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