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Luca
Enoch è uno degli autori significativi,
che hanno contribuito a dare al fumetto italiano
spessore e notorietà. Da alcuni anni
lesperienza di questo instancabile artista
delle vignette si è riversata su un prodotto
di ultima generazione della Sergio Bonelli Editore:
Gea, personaggio apprezzato dai lettori di tutte
le età, protagonista di una serie originale
per vari aspetti. In particolare per la cadenza
semestrale, a cui è legato linsolito
ruolo del suo ideatore: quello di lavorare nella
duplice veste di sceneggiatore e disegnatore.
Insomma, Enoch sa destreggiarsi sia alla macchina
da scrivere che ai pennelli, come alcuni colleghi:
un nome per tutti è quello di Carlo Ambrosini,
ideatore della serie dedicata a Napoleone, ma
questo sceneggiatore disegna altri personaggi
e lascia il piacere di realizzare graficamente
il suo eroe ai collaboratori. Cosa deve leggere
uno scrittore e disegnatore di fumetti per compiere
bene il suo mestiere? A dircelo è stato
proprio Luca Enoch.
Quali sono i suoi rapporti con il cinema
e la letteratura?
Chi realizza fumetti comunica attraverso
la successione del testo e dellimmagine:
si avvale, quindi, di un linguaggio composto
di sequenze. Ma, malgrado scrittori e disegnatori
di fumetti utilizzino uno strumento comunicativo
specifico, in realtà sono costantemente
attratti anche da altre forme di espressione
artistica. Anchio, come la maggior parte
dei miei colleghi, sono influenzato dalla mie
letture e dal buon cinema.
Quale genere di libri preferisce?
Non sono un sostenitore della lettura
libera e, quindi, completamente affidata allinteresse
personale. È bello fare tutto questo,
ma sono i semplici lettori che devono dare massimo
sfogo alla loro voglia di onniscienza. I professionisti
della narrazione, tra cui anche i soggettisti
e gli sceneggiatori del fumetto, devono eseguire
letture mirate.
Cosa intende per letture mirate?
È presto detto: libri che affrontano
tematiche inerenti al soggetto su cui sto lavorando.
Quando scrivo una storia, sia prima di iniziare
che durante lo svolgimento del mio lavoro, effettuo
un giro nelle librerie e nelle biblioteche,
per munirmi di tutte le opere che possono informarmi
in merito allargomento che ho deciso di
narrare. A quel punto divento onnivoro,
nel senso che accetto ogni genere di libro,
dalla narrativa ai reportage e ai saggi, purché
possa essermi utile. Di solito sono il consulente
di me stesso per quanto riguarda le mie letture,
ma nel selezionare tengo in considerazione anche
i consigli dei colleghi.
Parliamo più nello specifico di letteratura:
quali sono stati i suoi maestri?
Anche per quanto riguarda la narrativa
sono pronto ad affrontare ogni genere di lettura
possibile. Amo i romanzi classici, ma mi affascinano
notevolmente persino le narrazioni storiche.
Alcuni mesi fa ho riletto con immensa soddisfazione
la vicenda di Moby Dick. Solo guardandosi intorno
ed esplorando ogni genere di libro
possibile, si può reperire numeroso utile
materiale da riversare nelle storie a fumetti.
Passiamo
a Gea, da dove trae origine il suo personaggio?
Ho sempre avuto una particolare predilezione
per i personaggi adolescenti. Questo periodo
della vita mi affascina. In passato conservavo
nel cassetto un copione a mio avviso di notevole
interesse. Vi aggiunsi lambientazione
fantasy e da tale complessa operazione è
nata Gea. Mi hanno fatto notare che ricorda
Pippi Calzelunghe. Probabilmente la mia beniamina
ha in sé alcune caratteristiche anche
di questo classico.
Per quanto riguarda il fumetto, quali sono
state le sue letture preferite?
Da giovanissimo, per un periodo durato
vari anni, ho apprezzato notevolmente Zagor.
È uno dei classici intramontabili del
fumetto italiano e credo che, con il suo comportamento
leale e altruista, abbia veramente molto da
insegnare ai bambini e agli adolescenti. Ma
la mia curiosità per i fumetti non si
è certo arrestata qui. Le mie letture
sono state numerose con il passare del tempo.
Sono sempre stato curioso di estendere la mia
conoscenza al riguardo della produzione italiana
e non solo. Tra le altre serie che ho apprezzato
ricordo Alan Ford e i Supereroi. Per scrivere
fumetti è indispensabile conoscerli a
fondo.
Dato che della saga di Gea lei è lo
sceneggiatore e il realizzatore grafico (caso
raro nel mondo del fumetto), quali sono stati
gli autori che lhanno influenzata maggiormente,
fino a spingerla ad assumere questa doppia veste?
Per quanto riguarda i disegnatori,
tra i miei maestri ci sono Magnus (il cui tratto
rimarrà per sempre inconfondibile) e
Pazienza. Ma vi confesso che iniziai a lavorare
ai pennelli copiando le vignette di Flash Gordon.
Negli ultimi anni ho scoperto il meraviglioso
mondo dei Manga, rimanendo affascinato dalle
soluzioni grafiche di alcuni disegnatori nipponici.
Per quanto riguarda laspetto narrativo,
sono talmente tanti gli sceneggiatori e i soggettisti
che ho letto e ho stimato, che è difficile
fare dei nomi. Raccontare una storia attraverso
il testo e limmagine non è semplice.
Di solito ci si ispira a vari modelli.
(c) Giampaolo Giampaoli
>>Progetto Babele
Speciale Fumetti
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