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Lucca comics and games
Un mondo di gioco e di fantasia dove prendono
vita i sogni
Una intervista a RENATO GENOVESE
a cura di Giampaolo
Giampaoli
Sarà
la beet generation il tema che caratterizzerà
la prossima edizione di Lucca Comics
and Games, prevista per i giorni compresi
tra il 29 ottobre e il 1 novembre (ma già
del 16 ottobre sono state aperte le mostre presso
Palazzo Ducale). A fare da marchio della manifestazione
è stata scelta unillustrazione
di Massimiliano Frezzato, stimato disegnatore
che recentemente ha pubblicato uninteressante
quanto originale rielaborazione in chiave erotica
della storia di Pinocchio. Per la festa dei
fumetti e del gioco intelligente Frezzato ha
deciso di continuare a prendere spunto dal mondo
delle fiabe, passando alla storia di Cappuccetto
Rosso, altro personaggio noto in tutto il mondo
e consacrato nel XIX secolo dalla versione dei
fratelli Grimm. Nellillustrazione scelta
per Lucca Comics and Games la bambina
non si perde nel bosco, perché in un
volo rocambolesco si innalza dalla Torre Guinigi
insieme agli altri personaggi del suo magico
mondo.
Gli stand saranno suddivisi nei soliti tre settori
del fumetto, del gioco intelligente e dellanimazione
e, come ormai da alcune edizioni a questa parte,
la manifestazione avrà luogo nelle strade
del centro storico della città di Lucca,
dove i negozi rimarranno aperti per tutti i
quattro giorni previsti. Sarà, dunque,
anche il commercio a godere della numerosa affluenza
di visitatori, i quali ci si augura che non
si limiteranno a curiosare per i loro acquisti
ai punti espositivi della kermesse.
Le
novità rispetto agli anni passati saranno
dovute ad alcune collaborazioni, anche se gli
organizzatori ci tengono a sottolineare che
il palinsesto è in continua evoluzione
e non è da escludere che in queste ultimi
giorni possano essere aggiunti o depennati degli
appuntamenti. Nello stand dei games, dove si
parlerà in particolare di fantasy, per
la prima volta sarà concesso uno spazio
allassociazione Aiomi di Roma,
costituita da un gruppo di amanti del settore
interessati a valorizzare i contenuti culturali
del gioco elettronico. Per loccasione
saranno premiatati il miglior gioco per console,
il miglior gioco per pc e il miglior gioco italiano.
Per il fumetto sono in cantiere una serie di
iniziative per dare maggiore visibilità
ai prodotti internazionali, risultato che sarà
possibile anche attraverso il ritorno dello
spazio Disney e lampliamento dellarea
Japan collocata presso il Real Collegio. E poi
varie esposizioni, tra cui una mostra dedicata
allopera di Massimiliano Frezzato
(foto a sx), supportate da incontri
con sceneggiatori e disegnatori di ogni livello,
dagli autori delle produzioni minori ai personaggi
delle testate storiche, come Gary Frank che
ha già assicurato la sua partecipazione.
Chi lo conosce avrà senzaltro letto
le sue storie per la Marvel e la DC, nelle serie
di Superman, Batman e Lanterna Verde.
Infine il settore di Lucca junior
per i più piccoli, che avrà sede
presso il Cortile degli svizzeri a Palazzo Ducale
e proporrà al suo pubblico spettacoli
e laboratori tematici finalizzati a sensibilizzare
i ragazzi verso problematiche sociali come lalcolismo,
per il quale sarà svolto un progetto
con le scuole superiori in cui saranno presentati
fumetti sullargomento.
Unica nota dolente il costo del biglietto, aumentato
di due euro rispetto alla scorsa edizione e,
quindi, portato a quattordici euro nella forma
intera e a dodici euro il ridotto; di questo
rincaro, ma in generale di quelle che sono le
finalità commerciali e culturali della
manifestazione, ne abbiamo parlato con il direttore
di Lucca comics and games Renato
Genovese (nella foto sotto).
Portare
avanti una manifestazione con la qualità
e la quantità di Lucca comics and
games diventa di anno in anno sempre più
difficile a livello economico. spiega
Genovese - Il sostegno degli enti pubblici è
andato continuamente a ridursi, fino a diventare
più un gesto di appoggio simbolico che
un aiuto concreto, così siamo costretti
a chiedere un contributo maggiore al nostro
pubblico. Ma attenzione: non vogliamo e non
possiamo permetterci di chiedere laumento
dei prezzi senza dare qualcosa di più.
La nostra è una società senza
fine di lucro, di modo che ogni anno, se il
bilancio è in attivo, investiamo il denaro
guadagnato per migliorare la manifestazione.
Abbiamo accennato al livello quantitativo
e qualitativo di Lucca comics and games,
ma come è possibile per gli organizzatori
curare ambedue gli aspetti della manifestazione?
Tengo a sottolineare che il nostro
obiettivo è proprio lavorare affinché
Lucca comics and games venga curata
sia nei numeri che nel livello dellofferta:
si tratta dellaspetto commerciale per
quanto riguarda la quantità e di quello
culturale per la qualità, possibili ad
equilibrarsi solo attraverso unadeguata
scelta degli spazi dove lavorare e degli espositori
e delle aziende da presentare. Laspetto
commerciale prevede che gran parte della manifestazione
consista nella mostra mercato, in cui hanno
spazio rivenditori ed editori di varia diffusione,
coscienti di poter contare a Lucca su un pubblico
di appassionasti che, interessati dalla varietà
della merce ma anche dai prezzi senza confronti,
colgono loccasione di rifornirsi di tutto
ciò che desiderano. Ma vista in tali
termini la quattro giorni risulterebbe unicamente
un evento finalizzato al semplice commercio
di prodotti più o meno rari, per questo
le iniziative culturali come le conferenze degli
autori e le presentazione delle serie fumettistiche,
di animazione e dei giochi intelligenti fanno
da contorno e permettono al pubblico di vivere
in modo pieno Lucca comics and games,
che diventa anche un centro di dibattito legato
ai temi di attualità dei vari settori
artistici.
In quale modo scegliete gli espositori e
gli editori che possono avere spazio presso
la vostra manifestazione?
Tornando a quanto detto sopra e proprio
per ribadire che la quattro giorni è
fatta dalla quantità ma anche dalla qualità,
in merito a questultima non abbiamo mai
ritenuto che si dovesse intendere solo grandi
autori conosciuti a livello internazionale e
prodotti di larga diffusione; la qualità
va ricercata anche presso autori sprovvisti
di ampia visibilità. Certo, questi ultimi
sono costretti per ragioni economiche a portare
avanti una produzione limitata nei numeri, ma
spesso curata a livello stilistico e contenutistico.
È la ragione che ci spinge a dare spazio
agli editori minori e alle auto produzioni ed
è in questo senso che, riallacciandosi
allo slogan del 2005, il primo anno in cui la
kermesse fu organizzata allinterno della
città, Lucca può essere Lisola
che cè, la città del
fumetto presentato in tutte le sue forme.
Quindi la città dove la fantasia
diviene realtà, una realtà fatta
di disegni e di giochi, della voglia di credere
allincredibile. Cosa si dovrebbe aspettare,
di preciso, il pubblico di Lucca comics
and games?
Nella nostra manifestazione vogliamo che
gli appassionati trovino un luogo dove realizzare
i loro sogni attraverso un mondo, come avete
detto voi, fatto di gioco, di disegno e di animazione;
vogliamo che trovino una varietà tale
di produzioni, da poter realizzare ogni loro
aspettativa in merito ai comics e ai games,
un luogo che esiste solo a Lucca nei giorni
del salone. Tornando a quanto detto inizialmente,
solo così si può giustificare
laspetto commerciale, che fa da supporto
a tutta una serie di iniziative per cercare
di realizzare a pieno i desideri del pubblico.
Ma al di là di questo modo estremamente
lungimirante di gestire la manifestazione, restano
i dati reali di mercato: il fumetto da alcuni
anni sta andando incontro ad un calo continuo
di vendite, in qualità di esperti cosa
prevedete per il futuro?
Il
fumetto sta diventando sempre più un
prodotto di nicchia, quindi indirizzato ad un
pubblico ristretto di appassionati che chiedono
una particolare qualità. Sono ormai lontani
i tempi in cui serie da edicola come Tex o Zagor
vendevano 400 o 500 mila copie al mese; il futuro
del fumetto è senza dubbio nelle edizioni
da libreria, come sta già accadendo in
Francia, dove Asterix raggiunge le vette delle
classifiche dei libri più venduti con
centomila copie ed ha la stessa dignità
dei romanzi o dei saggi. Non si può nascondere
che anche in Italia il mercato stia andando
verso questa direzione, benché il prodotto
da edicola stia in qualche modo sopravvivendo
grazie alle sperimentazioni delle maggiori case
editrici, come le mini serie della Bonelli,
che offrono al lettore una sorta di romanzi
a puntate di breve durata in cui manca quella
continuità delle serie tradizionali che
oggi sembra interessare sempre meno.
E per quanto riguarda Lucca Animation avremo
di nuovo loccasione di vedere le più
impensabili produzioni animate?
Devo confessare che la scorsa edizione
non ci ha permesso di mettere da parte grosse
cifre, di conseguenza non potremo organizzare
il prossimo anno a primavera unedizione
di Lucca Animation separata da Lucca comics
and games come eravamo soliti fare. Abbiamo
pensato, però, di mantenere viva la manifestazione
e di inserirla allinterno della quattro
giorni, ma non più con una regolare cadenza
annuale. Questanno faremo la selezione
del concorso internazionale legato al Festival,
che però avrà luogo la prossima
edizione.
La varietà dei filmati è sempre
stato lobiettivo della rassegna sul cinema
animato, caratteristica che ha consentito anche
ai critici e ai giornalisti di apprezzarla,
continuerete su questa linea?
Senza dubbio continueremo a proporre produzioni
provenienti da vari paesi del mondo, al fine
di dimostrare lestrema varietà
dellanimazione internazionale, varietà
che effettivamente non ha colpito solo il pubblico
ma anche gli esperti del settore. Questi ultimi
hanno più volte ammesso di assistere
al Festival con estremo piacere anche per avere
la possibilità, malgrado la loro esperienza,
di rendersi conto della qualità di prodotti
di cui non sospettavano minimamente lesistenza.
Per la valorizzazione del gioco elettronico
e di ruolo questanno si inaugura la collaborazione
con lAIOMI, ma a cosa si allude quando
si parla di importanza culturale del gioco intelligente?
Siamo abituati a considerare solo laspetto
ludico del videogioco o del gioco di ruolo,
relegandoli ad una funzione di piacere per i
momenti di svago; ma è un modo limitato
di guardare ad uno strumento che ha molti contenuti
culturali da offrire. Per contenuti culturali
intendo le informazioni storiche e geografiche
o le problematiche sociali che si possono apprendere
da un gioco elettronico.
Prendiamo un esempio semplice: un gioco sullantica
Roma, dove si citano i componenti della società
romana, dai soldati con le loro armature caratteristiche,
al popolo dei plebei e ai patrizi detentori
della cariche politiche. Tutto questo può
stare dentro un gioco elettronico o di ruolo
e rappresentare una fonte interessante di conoscenza,
da utilizzare anche a scopo didattico per insegnare
e allo stesso tempo divertire.
Ma sempre attraverso questi strumenti si possono
comunicare contenuti utili per conoscere la
realtà contemporanea e le questioni che
emergono dalla cronaca giornalistica, come labuso
di alcool o la violenza negli stadi.
Infine, una domanda personale: cosa si aspetta
Renato Genovese da questa imminente edizione
della manifestazione?
Ad essere sincero niente di più
di quanto ho detto fino ad ora, ossia che il
mio lavoro e quello dei miei preziosi collaboratori
sia premiato con una festa dei comics e dei
games ben riuscita, e per ben riuscita intendo
capace di offrire al suo pubblico unalternativa
alle altre kermesse di questo genere; un viaggio
indimenticabile nel mondo della fantasia, dove
tutti possano trovare la realizzazione dei loro
sogni.
(c)
Giampaolo Giampaoli, per gentile concessione
>>Progetto Babele
Speciale Fumetti
VISITE: 3.167
dal 25/10/2010
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