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LE INTERVISTE
DI PB
Gina
Sfera intervista
Gianluca Ferrara direttore editoriale
di Edizioni Creativa
EDIZIONI
CREATIVA
Gianluca Ferrara,
direttore editoriale di Edizioni Creativa,
è impegnato da alcuni anni nella
titanica lotta che vuole affermare l'indipendenza
e la creatività dell'editoria di
qualità. Per Edizioni Creativa
hanno infatti dato il loro contributo
personaggi della cultura e del mondo artistico
in generale, che hanno creduto nel valore
di questo percorso non senza ostacoli.
Gianluca Ferrara (dx) e
Don Luigi Ciotti - (c) Edizioni Creativa
D: Gianluca, raccontaci come
è nata Edizioni Creativa. Edizioni Creativa è nata proprio
per cercare di creare uno spazio indipendente
e di qualità nel marasma del mondo editoriale
italiano. Uno spazio libero dal quale possano
emergere libri importanti, che facciano riflettere,
che facciano sognare e denunciare. Sì,
ai nostri testi hanno partecipato personaggi
che hanno arricchito questo nostro disegno creativo;
mi viene in mente il recente contributo di Franco
Battiato che con una nota introduttiva ha impreziosito
il testo di Matteo Pugliares: Francesco
dAssisi, figlio di un Dio dalle braccia
larghe.
D: quali difficoltà incontra oggi
una casa editrice come la vostra? E quali difficoltà
lo scrittore che si muove nella giungla editoriale? Le difficoltà sono tantissime. Prima
di tutto la domanda di libri in Italia è
bassa. Poi paghiamo caramente la nostra sete
dindipendenza. Ma è nel DNA di
Edizioni Creativa. Sapeste quanti progetti ho
rifiutato perché presentati da personaggi
politici o imprenditori che poi avrebbero in
qualche modo fatto pesare Essere indipendenti
non è facile, però io non riesco
a ipotizzare la nostra casa editrice in modo
diverso. Se avessi voluto speculare o arricchirmi
avrei scelto di fare un altro lavoro.
Il nostro è un progetto culturale serio
in cui gli autori svolgono un ruolo importante,
oltre allopera, selezioniamo anche lautore.
Vogliamo autori di talento ma anche autori che
si alzino le maniche e si diano da fare con
la promozione e, soprattutto, cerchiamo autori
che sposino il nostro progetto, che vogliano
condividerlo e non pensare solo al proprio egocentrismo.
D: Quali generi letterari preferite nel
vostro catalogo? Abbiamo tre collane sulle quali soffermiamo
con maggior forza la nostra attenzione: Le
Pleiadi diretta da Matteo Pugliares, Piccole
storie diretta da MariaGiovanna Luini
e Dissensi curata da me. Voglio
precisare, perché mi inorgoglisce, che
sia Matteo che MariaGiovanna sono stati (e sono)
prima di tutto due nostri autori. Preferiamo,
anzi è fondamentale, che i libri proposti
diano un messaggio importante, che faccia riflettere,
che arricchisca.
D: secondo te cosa avvicina a un libro il
lettore medio? E il lettore di qualità? Credo che entrambi meritino libri scritti
bene, libri coinvolgenti, che possano prospettare
un mondo altro. Libri nuovi. Penso che anche
nel mondo letterario ci sia una forte omologazione,
mai nella storia delluomo cè
stata una tale mancanza di indipendenza e creatività.
Di recente abbiamo pubblicato nella collana
Piccole storie: Piccadilly Line
di Fabio Capello, un testo veramente in grado
di trasmettere lidea di amore in modo
nuovo e creativo. Ma anche ne Le Pleiadi di
recente è stato pubblicato un libro importante:Il
rumore degli occhi, una raccolta di racconti
a sfondo sociale scritta da un gruppo di scrittori
lombardi nominati La confraternita delluva.
Rimanendo nellambito dei racconti, straordinari
sono iRacconti delletà del
rap di Alessio Pracanica, un autore che
a mio avviso è una vera risorsa per la
nostra casa editrice.
D: voi non vi limitate all'attività
editoriale. Vuoi illustrare quali altre iniziative
sostenete e proponete? I libri, come ho accennato, possono e devono
essere uno strumento di denuncia, un impulso
al cambiamento. Però, oltre a questo
lato, cosiddetto teorico, abbiamo dato vita
allappendice solidale della casa editrice
che si chiama: Con gli ultimi. Un luogo ove
si cerca di fare qualcosa di pragmatico a favore
degli ultimi, di chi è in difficoltà
o chiede giustizia. Di recente ha fatto clamore
ciò che Con gli ultimi ha fatto a favore
di Larry Swearingen un condannato a morte in
Texas; ne ha parlato più volte Rai 1,
Rai 2, Italia Uno e tutti i maggiori giornali
dItalia. Per ora lesecuzione è
stata sospesa ma la lotta continua. Grazie anche
a Facebook (con gli ultimi ha superato i 2300
iscritti) presto creeremo una rete in tutta
Italia di ausilio per i senza tetto.
D: che pensi degli e-book e in genere delle
pubblicazioni in internet? Può esistere
uno spazio di valore in cui questo nuovo tipo
di pubblicazione può incontrare l'abituale
modo di fare l'editore? Penso e spero di no. Gli italiani che leggono
sono pochissimi, ma buoni. Non si fanno fregare.
Con i libri istaurano un rapporto carnale
che solo il cartaceo può dare.
D: nel ringraziarti, ti chiedo ancora, a
mo' di auspicio, cosa prevedi per la piccola
e media editoria. La piccola editoria, (ovviamente se fatta
in modo onesto e cristallino) a mio avviso ha
la straordinaria opportunità di fare
cultura con la C maiuscola. Ormai è chiaro
che i grandi editori pensano solo al profitto
e, per raggiungerlo, sono disposti a tutto.
Fare editoria oggi in Italia deve essere prima
di tutto una passione, non un tentativo di fare
impresa. Occorre anche fare sacrifici economici
se si vuole essere poi un punto di riferimento,
una casa editrice di nicchia. Purtroppo invece
tanti piccoli editori hanno come riferimento
i grandi editori, li imitano (sovente anche
per tasso di arroganza e indifferenza verso
le nuove promesse), pensano solo ad arricchirsi
ad avere successo. Ma oggi avere
successo, questo tipo di successo, significa
vendersi e avere una prospettiva di breve periodo.
Per gentile concessione di
Gina
Sfera e Gianluca Ferrara (Edizoni Creativa)
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