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LE INTERVISTE
DI PB
Salvo
Zappulla intervista
VIRGINIA FODERARO
Internet
è l'invenzione del secolo, ha rivoluzionato
il mondo della comunicazione, se prima il monopolio
apparteneva alle grandi testate giornalistiche,
ora anche i piccoli autori hanno trovato un'alternativa
per farsi conoscere. II mondo del virtuale è
un oceano popolato da pesci multiformi che si
muovono sconnessi alla ricerca di luce. Un universo
parallelo al mondo della carta stampata, cui
si contrappone, cerca spazio, visibilità
altrimenti negata. Istituzione democratica per
eccellenza, il web una pubblicazione non la
nega a nessuno. Ci si immerge in un grande calderone
dagli ingredienti più disparati. Ritrovarsi
in un sito è una maniera per stare insieme
tra persone che coltivano gli stessi interessi,
questo vale sia per i siti letterari che per
i siti porno. Una finestra che dalla nostra
casa si apre sul mondo, riducendo le distanze,
o annullandole, si apre alla globalizzazione
e offre un piatto di minestra calda al viandante-scrittore,
cui altri hanno sbattuto la porta in faccia.
Ed ecco che milioni di persone, vittime dei
rifiuti di editori oscurantisti, hanno trovato
come tirare fuori i loro manoscritti dal cassetto,
per proporli in questo palcoscenico futuristico,
che permette connessioni allinfinito con
lo scambio di link. Possiamo considerarlo un
vero movimento artistico? Un esercito di pennaioli
destinato a rivoluzionare il mondo della letteratura?
O piuttosto un surrogato, un supporto che aiuta
le nostre aspirazioni. Quasi tutti i grandi
scrittori si sono costruiti il loro bel sito
per comunicare con i propri lettori e annunciare
le imminenti iniziative. Sicuramente il mondo
del virtuale è un fenomeno in continua
espansione, dagli sviluppi imprevedibili e incontenibili
che merita grande attenzione. Ne parliamo con
Virginia Foderaro, titolare del sito letterario
La scrittura creativa di Opposto
(www.opposto.net).
(S.Z.)
Letteratura via internet.
Virginia Foderaro e il racconto telematico
Virginia, il tuo sito si occupa di poesia,
narrativa, attualità, giornalismo, insomma
tutto quello che possiamo considerare cultura.
Come è nata l'idea di creare Opposto?
Opposto è nato dalla mia grande passione
per la narrativa e per la poesia. Ero sempre
in cerca di luoghi virtuali dove potermi sentire
a mio agio e che potessero accogliere in modo
non selvaggio i miei testi. Un giorno
si è affacciata la possibilità
di ragionare su un luogo-non luogo tutto mio
e ho accolto la sfida. Inizialmente non sapevo
neanche come muovermi. Mi sarebbe piaciuto fare
qualcosa anche per gli altri, per ospitare i
numerosi abitanti di questo fittissimo bosco.
E sono partita. Sembra facile, oggi. Allinizio,
subito dopo avere messo on line la mia creatura,
mi sentivo come qualcuno che avesse aperto al
pubblico un bel negozietto di soprammobili,
tutto era lustro e al suo posto ma mancavano
i frequentatori. Giorno dopo giorno, un po
di passaparola, tanta passione, pari dedizione
e oggi Opposto è diventato un ambiente
accogliente dove poter esprimere i propri pensieri.
Ha degli obiettivi, questo è evidente.
Questi risiedono nel desiderio di dare visibilità
al lavoro di tanti validi scrittori. L'occasione
di Opposto, secondo me, sta nel coglierli nel
loro momento migliore, quello in cui perseguono
con convinzione l'avverarsi del sogno. E' l'attimo
più entusiasmante. Credo che un'artista
in genere, in ogni campo della creatività,
dia il meglio di sé in quel preciso momento.
Poi, in seguito, quando e se la vetta è
raggiunta, si perde un certo incanto. Inoltre,
in pochi mesi stiamo percependo una calda accoglienza,
abbiamo realizzato piccolissimi passi per noi
significativi e ci auguriamo che la costanza
e il credere in questa missione ci assista,
restituendo la meritata attenzione sia a noi
che a chi si impegna insieme a noi a mantenere
vitali queste pagine. Opposto sta per compiere
un anno, è di maggio!
Adotti un criterio di selezione prima di
pubblicare un testo?
Devo confessare con molta onestà che
i frequentatori di Opposto sembrano nati con
la penna in mano. Sono tutti molto capaci e
il livello della loro scrittura è elevato.
Ho rifiutato molti testi inizialmente. Quello
che reputo fondamentale è la loro impostazione.
Verifico se contengono errori di battitura o
di ortografia, la punteggiatura e la felicità
dei periodi. Tutte informazioni preziose che
mi introducono velocemente nel mondo di chi
si sta proponendo. Poi, ovviamente, passo al
contenuto, alla coerenza del testo, alla poesia
che riesce a suscitare dentro di me, o all'avversione,
nel caso contrario. Alle volte basta una rapida
occhiata per capire che quello scritto mi stregherà,
altre neanche dopo tre o quattro riesami mi
scopro colpita. Ma poi un testo, una volta inserito
sulle pagine di Opposto, prenderà a vivere
(o a morire) autonomamente.
Internet ha rivoluzionato il mondo della comunicazione
e aperto nuovi scenari. Sei d'accordo?
Internet è un congegno mostruoso, in
grado di trasformare la vita di un individuo.
Da un lato mi spaventa e dallaltro gli
sono grata, ovviamente. E entrato a fare
parte delle nostre esistenze e ne ha modificato
comportamenti e impulsi. Quello che il virtuale
riesce a compiere ha risvolti ampissimi. Viviamo
un momento delicato sotto questo profilo e dobbiamo
essere tutti consapevoli dellutilizzo
di questo nuovo mezzo. Occorre moderazione per
non confondere la realtà con la fantasia.
I rapporti tra le persone del mondo reale tendono
ad una chiusura e spesso si preferisce costruire
una vita alternativa che sfida la perfezione
allinterno della scatola magica. Basta
infatti navigare su internet per imbattersi
nella comunicazione di ogni tipo, da quella
professionale a quella sentimentale. Ciò
comporta necessariamente una profonda modifica
sul nostro sentire. Persone che non si sono
mai incontrate fisicamente sono in grado di
farlo senza uscire neanche di casa, e possono
parlare, scambiarsi emozioni, pensieri, desideri,
sogni, magari innamorarsi. Tutto, però,
a patto di mantenere la consapevolezza che la
vita è quella qui fuori. Internet incarna
il sogno e lo mantiene intatto. Quello che fa
un sito di scrittura creativa è proprio
questo: mette on line il sogno, con laugurio
che questo venga condiviso da più persone
possibile e lo mantiene intatto. Cè
chi accusa internet di dare asilo ai galeotti
della carta stampata, i respinti.
Ma io credo che fra le due cose non vi sia una
relazione così diretta. Sono due percorsi
differenti, con risultati diversi. E evidente
che chi ami scrivere voglia vedere pubblicate
le proprie fatiche, ma un conto è internet
e altro è un libro cartaceo. In internet,
i siti di intrattenimento di questo tipo contengono
anche il risvolto di condivisione di una certa
passione, ci si mette insieme in una sorta di
laboratorio creativo. Si confrontano in tempo
reale le aspirazioni e le capacità. Si
chiede, in un certo modo, un consenso e anche
una critica, per migliorare. E chi pubblica
i propri libri non dimentica la comunicazione
via internet, differentemente si sentirebbe
un eremita. Il confine è sottile, ma
il terreno è diversissimo. E per
questo che mi sento in dissenso con chi polemizza
in questa direzione. Internet può essere
contenitore di spazzatura, ma ospitare anche
tante degnissime manifestazioni dellingegno
e della creatività. Il libro è
libro. E altro. Segue una logica tutta
sua, immutata rispetto alla sua storia. Il libro
non è per natura interattivo, né
desidera diventarlo. Il libro comunica, insegna,
parla, attende una risposta intima da parte
di chi legge. E internet non può e non
potrà sostituire mai questo rapporto
privilegiato che la carta stampata intrattiene
con il lettore, quel transfert emozionale, così
privato e profondo. Ripeto, sono due mondi differenti
da non confondere. Comunque molto può
la comunicazione su internet per i testi della
carta stampata. Aiuta a promuoverli, alimenta
la loro diffusione. Oggi il libro senza internet
avrebbe una voce più fioca. E gli scenari
si sono moltiplicati, questo sì!
Parliamo del racconto telematico, l'idea
originalissima del racconto a più mani
nel sito. So che sta ottenendo grande successo.
Ci vuoi spiegare di cosa si tratta nei dettagli?
Accennavo al fatto che internet possa favorire
momenti di creatività degni di attenzione.
E in questa direzione Opposto sta dimostrando
a suo modo qualcosa di interessante. Abbiamo
dato vita a diversi tentativi di interattività
fra i lettori-scrittori, con ben due racconti
scritti a più mani. Il primo si chiama
Il Faro e il secondo non è
stato ancora battezzato e si intitola provvisoriamente
Racconto telematico. Questultimo
è nato come gioco di intrattenimento
del Forum di Opposto (https://opposto2.forumattivo.com)
a testimonianza che la scrittura è confronto,
è crescita, anche collettiva se occorre,
e questo esercizio è soprattutto in grado
di nutrire la creatività personale. Siamo
partiti da tre parole prese a caso e abbiamo
dato il via a un racconto che oggi sta portando
il lettore su trame impreviste. Cè
molta passione e sofferenza, si parla di rapporti
umani falsati, di equilibri precari in piedi
per caso; di uomini e di donne che non si comprendono
tra loro, che non trovano la maniera adeguata
per comunicare. Vi è un tentativo di
inventare eventi in bilico tra vittime e carnefici,
dando sfogo così al nostro intento di
scrittori. Il racconto telematico, in questo
caso sta costruendo un sogno, o forse un incubo chissà.
Ma vedremo dove ci porterà. Il titolo
verrà dato solo alla fine. Voteremo il
titolo migliore e questo verrà scelto
collettivamente dai nostri lettori.
Quante persone vi collaborano attualmente?
Al momento siamo in 4, tre donne e un uomo.
Abbiamo intrecciato una trama particolare. E
il punto di vista di quattro personaggi. E ognuno
dei nostri scrittori ha preso in mano il suo
personaggio, facendolo esprimere in prima persona,
in un mosaico ad incastro. Ambientato nella
città di New York, il tempo della narrazione
è al presente, tranne Vanessa, la quale
sta ricostruendo i fatti accaduti ventanni
prima, mentre gli altri protagonisti si esprimono
al tempo presente, perché è quello
il loro tempo. Ma vi invito a leggerlo. Non
si può raccontare un esperimento. Ha
diritto di replica. Gli autori sono: Daniela
Montella che scrive il personaggio di Amanda
Medi, una giovane donna italiana, che vive a
New York, sulle tracce di un amore che lha
abbandonata. E arrabbiata con la vita
e per questo è in rivolta. La scrittrice
Velia Mei è Fanny, trentenne dolce e
sensibile. E una pittrice, ama Sean Morris,
il maschietto cattivo della compagnia. Sean
è un seduttore, di mestiere è
un artista, anche lui pittore, donnaiolo incallito.
A tessere la tela di Sean è uno scrittore
affermato. Ma non voglio togliere la sorpresa
a chi sta leggendo, svelandone nome e cognome.
Tra le altre cose, desidero ringraziare questo
scrittore, che personalmente apprezzo molto,
il quale ci sta sostenendo con il suo intervento
nel creare una storia ricca di colpi di scena
e di suspence. Grazie S.!
E in ultima, cè la piccola Vanessa,
piccola si fa per dire perché ha tutte
le caratteristiche di chi sa il fatto suo. Ha
ventanni, ed è dotata di grande
temperamento. Sono io ad occuparmene, narrando
i ricordi della sua gioventù. Come dicevo,
sono lunica autrice ad utilizzare il tempo
passato per un colpo di scena finale. Per ora
andiamo avanti, navighiamo a vista.
Ci vuole una bella capacità per assemblare
la scrittura di più persone, pensi che
riuscirete ad arrivare fino in fondo?
Ti dicevo prima che gli scrittori di Opposto
sembrano nati con la penna in mano. Non sembra
che vi siano particolari difficoltà.
E evidente che per ora stiamo mettendo
insieme il materiale, in seguito dovremo limare,
segare, incollare. Come conviene ad un vero
e proprio laboratorio artigianale. Verrai a
leggerci?
Certo, se non altro per conoscere questo scrittore
affermato che ti sta collaborando. Deve essere
un po' mattoide.
Per gentile concessione di
Salvo Zappulla
e Virginia Foderaro
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