Sono Ramon Ademar, barone di Alcobaça, conte di Tago e di Mondego, discendente di Aristide Minarco, consigliere militare di Sua Maestà Giovanni V. Sono un assassino e un antropofago.
Di tutto questo non vi è dubbio alcuno.
Questo l'Incipit del romanzo "Primus Acto", nel quale si presenta il protagonista che sta per narrare i fatti svoltisi a Lisbona tra il 1999 e il 2000.
Un torbido romanzo, questo di Riccardo Jevola, in cui Ramon Ademar ci racconta in prima persona in quale modo un giovane istruito come lui si sia trovato coinvolto, grazie all'amore folle per Beatrice Lunas, aristocratica dalla bellezza e dal fascino fuori dal comune, in una storia d'amore già scritta da forze maligne.
Ramon sperimenta sulla sua pelle, fin dentro il suo sangue, la dannazione di un amore cui non sa opporsi, quello tra lui e Beatrice, amore che si reincarna ogni volta attraverso la metempsicosi, sfidando lo scorrere dei secoli.
Beatrice è infatti la reincarnazione della Voisin, famosa indovina e fattucchiera dell'aristocrazia parigina, nonché esperta fornitrice di veleni, condannata al rogo per stregoneria nel 1680 dai giudici della Camera Ardente istituita dalla corte del re Luigi XIV.
Entrambi, Ramon e Beatrice, per spezzare la catena che li condanna alla reincarnazione perpetua, sono destinati a compiere il Primus Acto, il termine dell'oscuro disegno di Satana che però conterrà clausole molto particolari.
Cosa diverrà Ramon?
Soltanto alla fine lui saprà chi era nel 1680 e qual era il suo ruolo.
"Primus Acto" ci trascina in un mondo che vive segretamente all'interno del nostro, ma che si nutre di simboli e poteri sconosciuti ai comuni mortali. Tra misteri quali l'Arcano di Zeno che dona l'ubiquità e l'Arcano delle Sfere di Andromeda che svela i segreti del cuore di un uomo, tra l'elisir di lunga vita, simboli esoterici, libri antichi e segreti, veleni e varie alchimie, Ramon viene a conoscenza dei poteri con i quali si scatenano le forze del Male.
A causa del nuovo incontro di Beatrice e Ramon nell'attuale vita, inizierà una serie di omicidi che avrà come fine il compimento del Primus Acto.
L'autore, Riccardo Jevola, si serve della prima persona per trascinarci in questa avventura Mistery. Romanzo breve ma intenso, "Primus Acto" ci avvicina ai segreti dell'esoterismo con le sue dottrine, da sempre sconosciute al volgo. Le verità occulte e i suoi significati sono le armi affilate che l'autore usa per narrare questo intreccio di amore e morte. Il protagonista Ramon, alla fine del suo racconto, si rivolge al lettore invitandolo a giudicare se la storia appena raccontata sia il frutto di mera follia oppure se al contrario spieghi i perché di un mondo a volte tanto crudele.
Le riflessioni che possono scaturire da questa lettura vertono sull'atavico conflitto tra Bene e Male, sulla morale e sulla mente umana o animo umano, in cui talvolta può germinare il seme della sopraffazione, dell'odio. Caderne preda è molto facile e Jevola vuole appunto dimostrare che nessuno può dichiararsi immune da questo desiderio di prevaricazione, perché fa parte della nostra natura umana.
Scrittura elegante, ricca di pathos, quella dell'autore, imperniata principalmente intorno a Ramon e al suo amore ossessivo per Beatrice, sposata e madre di un figlio, che ricambia il suo sentimento senza mai perdere il comando assoluto nel rapporto. Lei comanda e Ramon non può far altro che assecondarla. Un altro importante personaggio è il mago Pérez de Cabillao, che sembra aver avuto in passato una relazione con Beatrice. Gli altri personaggi sono poco più che comparse di nessun conto. Buona l'introspezione psicologica di Ramon che lo vede dibattersi come un insetto dentro la tela del ragno, senza vitalità né possibilità di liberarsi.
Riccardo Jevola è nato nel 1961. Vive e lavora a Firenze. Fin da giovanissimo si è dedicato alla poesia, pubblicando la raccolta Rabeschi d'Ombre (Ibiskos, 1989). Successivamente si è rivolto anche alla narrativa, pubblicando il romanzo Maktra (Pascale, 2004) e Kimmerios (Di Salvo, 2005). Negli ultimi anni ha realizzato anche alcune sceneggiature, con ottimi riconoscimenti di critica.