Una storia a metà strada tra la prosa ed il fumetto. Tra il paradosso e la realtà, in quella terra di nessuno dove l'immaginazione si fa materia evocativa per il lettore.
Un mondo di personaggi immaginari uniti dalla vita legata ad una sedia a rotelle, come del resto lo stesso titolo suggerisce...<<provare a scivolare sulle mie ruote»...
La storia si svolge a Rotoville, una sorta di Wonderland, un paese delle meraviglie dove la «diversità» diventa valore, appare come fantasia e caratterizza l'unicità ciascuno, rendendolo parte di un mosaico in cui, quello che appare una caratteristica limitativa, diventa indispensabile tessera per la visione d'insieme del mosaico stesso-
Ed ecco quindi Benjamin, il maestro del paese che sente in differita di tredici secondi, Alain, un ragazzo accompagnato dalle visioni di conigli bianchi, Joe il meccanico-inventore.
Un luogo fantastico in cui la anormalità è rappresentata da Ninfea, una bambina che dalla nascita riesce a muovere le gambe.
L'inversione della diversità, prende forma con un linguaggio chiaro e lineare, colorito e per nulla noioso.
Marisa Cecchetti, muta la prospettiva del lettore. Il punto di vista a lui convenzionale, mostrandoci come a Rotoville le difficoltà architettoniche, i pregiudizi e le problematicità siano vissute da chi, nel mondo convenzionale del lettore, è definito «abile».
Suggestione, ironia, tutto scivola su immaginifiche ruote letterarie senza fronzoli.
Semplice ed essenziale, l'autrice ci racconta una storia piacevole e disarmante.
Capace di rompere lo schema delle nostre convinzioni, e rendendo sicuramente merito al piacere che ne crea la lettura fino all'ultima pagina.