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Segni e sogni di una notte di mezza età
di Geni Valle
Pubblicato su pb18
Anno
2006-
Ma. Gi.
Prezzo €
12-
90pp.
Parole d'altro genere ISBN
8874871864
Una recensione di
Tiziana Petrecca
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79.3%
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In “ segni e sogni di una notte di mezza età” Geni Valle affronta gl’immancabili problemi della così detta mezza età. Gli acciacchi, le rughe, le noiosissime visite mediche di routine, ma il tutto narrato in filastrocche e con tanta, tanta ironia. Ci sono i “segni e sogni di coppia”,un inno alla vita di coppia;”segni e sogni contro -tempo” e qui parla di una realtà sconcertante, il sogno di troppe donne (e uomini) di preservare la gioventù ad ogni costo (e costa davvero tanto). Sembra quasi che alla prima ruga sia scoppiata una catastrofe senza precedenti e “Assolo per alfaretinolo” è inquietante perché realistico al millimetro.
Geni Valle con la sua originale ironia, questa volta ci porta nel “paese della mezza età”, in Never never land.
Per farle il verso le direi” Non c’è un mezzo se ci sei nel mezzo”. Una seconda adolescenza – dove non sei più bambina ma non sei ancora donna- ora non si è più giovani donne ma non ancora giovani anziane. Ma la verità è che chi vive queste “mezze età”,almeno non tutti, non le vive come una frattura col passato. Si passa un immaginario confine e si visita con curiosità una nuova città. Un paese straniero con nuovi ritmi, diverse abitudini, clima diverso.
Un paesaggio di alture e precipizi, di mari e terre arse, ma i viaggiatori sono strani esseri curiosi di tutto. Visitano il paese straniero con grandi occhioni stupiti, felici e ogni giorno è una scoperta diversa, esaltante.
“Segni e sogni di una notte di mezza età” è un libro divertente e di profonde verità, verità che si dovrebbero sempre affrontare con ironia e Geni Valle da ottimi suggerimenti: “..buttare gli avanzi..” per avere nuovi sogni, non vedere il bicchiere mezzo vuoto ma aver coscienza che è sempre mezzo pieno. E’ pieno di vita, passione, libertà dal costruirsi maschere, pieno di nobiltà
“Ha incedere regale
L’artrosi cervicale:
non girarsi a guardare
è segno nobiliare…”
e di potere, il potere di avere un’ estate personale anche in una bufera di neve.
Si butta via il condizionatore e si fa tutto da sé, come ci pare.
E vogliamo parlare della libertà di “ possiamo indossare il lino d’inverno e il cachemir d’estate”?! quando si è delle “Vamp” è tutto possibile, è l’urlo di vendetta del nostro corpo dalle svariate costrizioni. Mettiamola così:
A Never never land il corpo diventa un bambino selvaggio e indomabile, nonché bizzarro.
Un libro per giovani uomini e donne che stanno per varcare la porta della terra di nessuno, perché Never never land esiste solo nelle nostre paure.
“Trenta erano pochi,
l’ho capito a quaranta,
quaranta erano pochi,
l’ho capito a cinquanta
che non sono pochi
né più di cinquanta,
sarebbe un peccato capirlo a sessanta…
però se faccio la prova del nove
avanzano undici, ne ho trentanove.”(G.Valle)
Una recensione di Tiziana Petrecca
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