Una condensazione esponenziale d'immagini, questo "Cristalli di fiato" di Maeba Sciutti, che fa dell'immagine stessa un'impressionismo narrante al limitare dell'astrattismo. Immagini talvolta forti, talaltra delicate, altre volte ancora trasparenti e cristalline e ancora pesanti e brucianti. Immagini scrupolosamente ricercate per creare effetti fonici che accompagnano e affinano un significato autobiografico celato dalla volontà, raramente artificiosa, di dire in versi. Di dire in versi secondo un preciso canone. Appunto l'immagine. Che è quasi sempre immagine fisica densa di percezioni olfattive e sensitive piuttosto che visive. Un'immagine a 360 gradi che s'incrina incuneandosi in altre immagini creando un lessico non visionario né descrittivo ma altalenante tra differenti equilibri quali appunto i colori, il bianco e il nero. "Cristalli di fiato" è il tentativo spesso riuscito di dire in poesia il pensiero che si crea nel vivendo. Un pensiero che è riflessione, traduzione, creazione anche della propria storia. Il tutto bene esemplificato dai capitoli strutturanti la silloge: Manifesto dell'Io narrante; Sfumando i contorni del viso; Manifesto relativista.
Manifesto dell'Io narrante
Sono un punto di luce
un incedere buio.
Tedio che corrode le tempie
inquietudine sgretolante respiri.
Liquida ed assente
ondivaga e dispersa.
In ogni respiro
frastagliato
fiocco di sole
riverbero di notte
su nude pareti incise di pallido
sangue
Cristalli di fiato
Il consommé delle onde è intonaco sdrucito
un pout pourri disgregato
dove l'insieme era troppo -o troppo arcuato-
ed un filo vetroso non reggeva
i suoi cristalli di fiato.
Eppure avevo studiato
e ipotizzavo la linea di congiunzione
affresco parietale perfetto -appena desolato-.
Come orologio volevo essere preciso
e qui ammansivo e, sulla colonna di destra, cesellavo
ammutinavo tracce di Io
e due nei in quadratura -fra l'osso e la pelle-
ad affascinarmi il sorriso.
(Un cumulo di polvere si scrosta di continuo
che il tracciato uguale non si riconosce
e tende a urticare il respiro).