E' difficile parlare male di un libro quando è legato a un'iniziativa benefica. Fisicamente, il volume è ineccepibile: copertina plastificata con gradevole immagine fotografica e risvolto contenente utili informazioni sull'autore e sulla onlus da lui fondata. De Lieto Vollaro, catanese, sposato e tre volte padre, è sensibile alla questione dell'infanzia disagiata; oltre a scrivere, è attivo nel campo fotografico, dove ha ricevuto premi e riconoscimenti.
La fantascienza è il media, il vettore da lui scelto per trattare i temi della lealtà, dell'amore, dell'amicizia ("Ti ricordi il nostro motto? ‘Uno sguardo con l'intesa e sempre amici senza offesa'"), consentendo alla fantasia di sfrecciare libera nello spazio-tempo. Indietro nel Futuro è la seconda parte di una trilogia che vede come protagonisti gli agenti/ricercatori di A.M.I.C.A., impegnati ad evitare che le forze terroristiche si impadroniscano della Terra e anche dei mondi più lontani. In realtà la situazione sul nostro pianeta è "attualmente" eccellente: niente conflitti Est-Ovest, la Foresta Amazzonica che è tornata a ricrescere... Merito dell'intervento di una civiltà aliena che ha adottato il nostro mondo "per curarlo e guarirlo da tutte le sue pecche, vergogne e ferite morali".
I dialoghi hanno il pregio di risultare scorrevoli e hanno quel tono simpatico che si riscontra nelle pagine dei nostri migliori narratori di avventure assortite, ad esempio Salgari; i momenti-clou scorrono alla velocità della stessa astronave, intervallati da quadretti riguardanti la quotidianità delle varie coppie. Alcuni dettagli situazionali hanno il sapore del déjà vu per chi si è già inoculato tonnellate di film e telefilm di SF, ma è arduo giudicare se non si hanno sottomano anche gli altri due volumi della space opera. Qui, gli eterogenei protagonisti affrontano un lungo viaggio - con tanto di bambini a strascico - per raggiungere il pianeta di Wolf, l'extraterrestre (o semi-extraterrestre) del gruppo. Uno di quei paradossi temporali - obbligatori in tanta fantascienza anche classica - catapulta i Nostri in una dimensione parallela dove la realtà sembra essere impazzita...
Anche se la casa editrice avrebbe dovuto svolgere un più accurato lavoro di revisione sul testo, vale la pena di affrontare le lettura (la consiglio soprattutto agli adolescenti); e di de Lieto Vollaro credo che sentiremo parlare ancora. A parte tutto, con il ricavato degli introiti del primo libro (A.M.I.C.A. Disarmo Globale, poi ribattezzato in A.M.I.C.A. Terrore Telematico), lo scrittore catanese ha costituito l'associazione T.A.T.A. A.M.I.C.A., nata per creare un fondo d'emergenza per bambini vittime di incidenti o di gravi malattie. Questo l'URL: www.tataamica.org