Si può essere una donna single nella città di Roma, lontane dalla famiglia, ed essere anche capaci di restare forti e coerenti con se stesse? Questa è la domanda che Regina, di Barbara Sarri, pone al lettore, soprattutto alle lettrici.
Regina, infatti, è un romanzo dai tratti semplici, genuino, ma in grado di scatenare riflessioni che spesso rimangono taciute e che non affiorano se non provocate.
La protagonista del libro ha lo stesso nome del titolo della pubblicazione, e a 37 anni si trova ad Ostia, dopo essere andata via dalla Liguria, sua terra natia e luogo nel quale riposa il suo cuore.
Regina lavora a Roma per un notaio, uomo che incarna certamente tutte le caratteristiche che ci si aspetterebbe di trovare aprendo la porta di uno studio: fedifrago, ammiccante e certamente legato ai soldi e alla sua professione.
Ma la protagonista, pur dicendo di accontentarsi di questo lavoro, scelto perché le consente di mantenersi, a volte vuole di più. Cerca l’amore, e crede di averlo ritrovato tra le braccia di Carlo, il suo ex, lo cerca ancora incontrando un altro uomo. Ma poi deve fermarsi e decidere di ricercarlo in se stessa e per se stessa.
E così, facendo squadra con Natascia, l’amica dell’est dal cuore grande, Regina punta su se stessa e si mette in gioco ripartendo dalla base, dalla propria felicità.
Questo romanzo di Barbara Sarri è, quindi, un invito a tutte le donne, quelle che abbiano una soddisfacente vita di coppia e le single: il cuore di una donna sa amare, ma spesso si dimentica di sé, è quindi necessario, a volte (se non spesso), mettersi al primo posto per poter apprezzare anche ciò che ci circonda e trovare amore negli occhi degli altri.