Ricevo da Marco Valerio Edizioni e giro ai lettori di PB (MRC):
Oggi, primo ottobre 2010, nasce ufficialmente LA BIBLIOTECA SCOMPARSA. Cosa mai sarà una biblioteca scomparsa. E’ il luogo immaginario dove depositare i libri che non si trovano più, quei testi che appartengono alla nostra tradizione letteraria ma che non riusciremo a trovare in libreria e, spesso, neppure su una bancarella. Testi che vorremmo toccare, sfogliare e, naturalmente leggere, nel modo più antico e tradizionale, fin da prima che venisse inventata la stampa a caratteri mobili.
Nell’epoca della digitalizzazione, degli ebook, dei repository, i libri forse non andranno perduti, ma rischiano di sopravvivere come ombre. Ombre telematiche che rischiano di restare nella memoria degli uomini come occasioni perdute e ricordi lontani.
Grazie alla collaborazione fra la casa editrice torinese Marco Valerio Edizioni e il gruppo di informatica Weboriented di Torino, nasce il primo centro dedicato al salvataggio del libro cartaceo.
Un’iniziativa in controtendenza, apparentemente, rispetto alla grande autostrada della digitalizzazione del patrimonio avviata da Google in tutto il mondo.
«Salvare i libri significa certamente preservarne il contenuto dalla degradazione. Ma questo è compito di un museo, non di una biblioteca. I libri, per essere vivi, devono continuare ad esistere anche su carta. Per questo, se cercate un buon vecchio libro, noi vi aiuteremo a godervelo nella maniera più tradizionale: stampato, se necessario in una sola copia per voi, grazie alle tecnologie on demand, per sfogliarlo con tutta la calma e l’ammirazione necessaria per un’opera di valore.»
Il catalogo è piccolo, ma si arricchirà con le proposte e l’aiuto degli utenti stessi. Il progetto è rivolto tanti ai singoli lettori, che vorrebbero riportare su carta i libri digitali in loro legittimo possesso (naturalmente nel rispetto totale delle norme sul diritto d’autore), quanto alle istituzioni, le biblioteche prime fra tutte, che potranno in tal modo valorizzare realmente, e non soltanto virtualmente, il patrimonio delle opere rare, che potranno essere riservate alla consultazione degli esperti ma contemporaneamente potranno essere rese disponibili liberamente per il prestito e persino per la cessione in copia anastatica, a costi più che interessanti.
Il progetto si appoggia su una serie di siti collegati, rivolti ciascuno a un settore diverso di utenza: https://www.marcovalerio.org è il riferimento per le anastatiche di libri antichi, https://www.scrittoperte.it il sito per le richieste dei singoli lettori. E, naturalmente, la libreria dei libri scomparsi è anche su Facebook, https://www.facebook.com/marcovalerio
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