Mai abbastanza
Non ho visto in Tv lo sbarco trionfante del
primo uomo sulla Luna
Non c'ero a nessuno dei pochi concerti diretti
da Stravinskij in persona
Nessuna piazza ha visto il mio corpo usato come
scudo
alla dignità degli uomini
La terra è stata clemente e non si è
mai agitata sotto i miei piedi
per trasformare il mio racconto in tragedia
Non ho avuto bisogno di nascondermi per dire
No
né di camuffare il mio nome per poter
ridere ancora
Non c'ero in quasi nessuno degli
avvenimenti col nome di Storia
Anche il mio privato pare così
poco intenso da provarne tenerezza
Non ho mai pianto per una visita
inattesa e sorprendente
giunta affannata nel pieno della notte
né il telefono ha squillato nel momento
esatto in cui l'ho desiderato
o un Sì è uscito da labbra che
credevo sigillate
Non ho partorito un figlio mio o di altri
Mai i miei occhi si possono esser detti veramente
stupiti
Non sono scesa da aerei straordinari di fronte
a folle urlanti
e in nessun caso ho pianto per un incredibile
gesto d'amore
Queste mani non hanno mai stretto
le chiavi di una casa tutta mia
e al suono del mio nome nessuno sguardo mai
si è riempito di ammirazione
Sono assente a milioni di mie
vite possibili
e porto appeso al collo un desiderio feroce
Ch'io possa un giorno sentirlo davvero il peso
buono
di questo tempo limitato
Ch'io possa assaporarlo questo piacere finora
solo intuito
questo gusto corposo dell'unico presente a disposizione
Marzia Cikada
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