Una
intervista a cura di Davide
Riccio
Davide
Novelli è un emergente regista
di Torino. Nato nel 1979, si è
laureato al DAMS con una tesi sulla
citazione nel cinema di Quentin Tarantino.
Ha scritto racconti, numerose sceneggiature
per cortometraggi e un romanzo ("Lady
Stardust"). Si è occupato
dell'organizzazione di conferenze per
il Torino Film Festival. Ha lavorato
come stagista in due produzioni RAI.
Ha girato alcuni suoi cortometraggi.
Ha fatto l'assistente casting e location,
l'aiuto regista per un videoclip dei
Kash e si è occupato del montaggio
dei video Ritmica 2003 con i gruppi
musicali Tequila Sunrise, Terza Sfera,
Quintorigo e Davide Van De Sfroos. Lavora
come redattore TG Universitario di Torino.
Nel 2004 è co-fondatore dell'Associazione
Culturale "I Cinematti", di
cui è presidente. Per conto della
Provincia di Torino allestisce laboratori
video, il che ha per ora portato alla
realizzazione del documentario Tra uno,
cinque e dieci anni sui giovani delle
periferie torinesi.
Filmografia
(2003) L'eclisse
(2002) L'intruso
(2001) La stanza
(2000) Moondust
Ciao, Davide. Ho tralasciato qualcosa?
Direi
che sei stato molto esaustivo. Aggiungo
solo l'ultimissimo progetto che ho cominciato
in questi giorni: ideazione e stesura
di una serie di sceneggiature a carattere
surreale per dei cortometraggi (da unire
poi in un unico film lungo, tipo film
ad episodi) che alcuni registi indipendenti
di Roma e di Milano vogliono girare
quest'inverno. Anzi, siamo sempre in
ricerca di nuove idee e proposte originali.
Di
quale regista non avresti fatto né
faresti mai a meno, e perché?
Chi ti influenza maggiormente?
Beh,
innanzitutto c'è da dire che
sono diventato un fanatico di cinema
solo negli ultimi anni, dato che prima
i miei interessi erano più orientati
nel campo della letteratura. Per me
è molto difficile decidere, comunque
iniziamo subito da colui che mi ha truffato
più di altri: David Lynch. Codesto
regista mi ha infatti plagiato diversi
film, il caso più noto è
quello di Mulholland Drive, film che
avrei dovuto girare io e che lui mi
ha fregato proprio sul più bello.
Scherzi a parte, i registi che più
mi colpiscono e mi affascinano sono
quelli che presentano il maggiore estro
evocativo, come Fellini (insuperabile
nel Satyricon), Pasolini in Medea o
in Edipo re, Dario Argento e Sergio
Citti, per citare solo alcuni fra quelli
italiani. Insomma, tutto ciò
che si può allontanare dalla
semplice riproduzione della realtà
quotidiana.
I
tuoi cortometraggi sono molto misteriosi,
anche un po' spiazzanti. Quando vedo
cose di questo genere, io le ho ribattezzate
tra me e me "genere Eraserhead".
Per chi non lo sapesse, devo dire che
è stato il primo film di David
Lynch. Quali sono i generi che preferisci,
perché? Cosa vorresti anzitutto
comunicare di immediato e di meno immediato?
Sebbene
guardano L'eclisse si potrebbe pensare
l'opposto, io sono un grande estimatore
del cinema di genere e di serie B. Adoro
i generi come l'horror, il poliziesco
e lo spaghetti-western, anche se comunque
il mio genere preferito rimane pur sempre
il noir - magari con venature surreali.
Quel suo senso di ambiguità fatale,
quel suo bianco e nero che non è
mai un vero bianco e nero ma un grigio
scuro e grigio chiaro mi affascina da
sempre. Non m'interessa tanto l'individuo
o l'oggetto in sé, ma il modo
in cui noi lo percepiamo, il fatto che
l'Uno assoluto non esiste (almeno per
me), e se esiste rimane sempre nascosto
da qualcosa. Mi interessa la percezione,
il sogno, l'ombra
credo che il
cinema sia lo strumento ideale per indagare
in questo campo. Dimenticavo: oltre
al noir anni Quaranta, amo anche il
cinema dadaista e surrealista. Eraserhead
giuro che non l'ho mai visto, ed anzi
lo sto già cercando come un disperato
ma non lo trovo da nessuna parte, mi
sai dare qualche consiglio?
Beh,
te lo posso dare io, Eraserhead
non
potevo non averne una copia.
Moondust (Hello spaceboy), Lady Stardust
sembrano omaggi a David Bowie (scusa,
non è importante, ma sono un
suo accanito trentennale fan). Dei tuoi
corti ho visto L'eclisse, La stanza,
con soggetto e sceneggiatura scritta
a quattro mani da te e Alessandro De
Caro, e L'intruso (devo dirlo, per mia
vanità, avendovi partecipato
nel ruolo del "Lettore", giusto
perché un Davide Ricci e un altro
Davide Riccio attori esistono, ma quelli
- ne approfitto e mi permetto di qui
distinguermi da loro - non sono io,
che comunque attore non sono, quella
comparsa a parte)
Dunque, hai
voglia di fare un ripasso con sinossi
e qualche commento della tua filmografia?
Moondust?
Moondust
è il mio primo video sperimentale
(realizzato sotto la supervisione di
Alessandro Amaducci). Riguardo a David
Bowie, mi hai scoperto, è infatti
proprio da una sua canzone che prende
spunto il titolo. E' una sequenza di
paesaggi naturali, che ho cercato di
trasformare integralmente mediante lavori
sull'immagine elettronica, soprattutto
per quel che concerne i colori. Un'esperienza
ancora "scolastica", ma che
mi ha aiutato ad avvicinarmi al mondo
video.
La
stanza?
"Le
vite di cinque personaggi entrano in
contatto con una stanza misteriosa.
E non sarà una bella esperienza".
Questo è il primo lavoro in cui
ho lavorato insieme ad altre persone.
Innanzitutto il soggetto e la sceneggiatura
sono nati dalla collaborazione con Alessandro
De Caro, con il quale ho curato anche
la regia. Dopodiché, io mi sono
curato più delle singole riprese
e delle luci, e Alex si è invece
concentrato di più riguardo al
lavoro sugli attori e sulla colonna
sonora. Di sicuro un'esperienza molto
importante, nella quale ho cercato di
mettermi in gioco il più possibile.
L'intruso?"
Per
chi si chiede cosa c'è al di
qua dello specchio". La sceneggiatura
di questo lavoro è stata scritta
integralmente da Alex. Per me è
stata la mia prima esperienza di regia
su un testo scritto da un'altra persona.
Sono state riprese molto travagliate,
dovuto soprattutto ai continui cambi
di location e all'utilizzo di un numero
molto alto di attori e comparse, ma
senz'altro un'esperienza utile. A proposito,
mi sa che sei troppo modesto, non eri
una comparsa!
L'eclisse?
"La
personalità di un individuo viene
scissa nelle componenti maschile e femminile.
Cosa succederà, quando queste
due parti cercheranno di ricongiungersi?"
Questo è in assoluto il mio lavoro
più amato e odiato tra quelli
che ho realizzato. E' il primo di cui
ho curato integralmente sia sceneggiatura
che regia, ed è stato girato
in un solo giorno (dalle 6 del mattino
alle 9 della sera). E' interessante
notare che sia tra quelli che ne hanno
parlato male sia tra quelli che invece
ne hanno parlato bene, sono venute fuori
le stesse critiche (o lodi): surreale,
misterioso, glaciale. Comunque posso
ritenermi soddisfatto, dato che era
proprio ciò a cui volevo arrivare.
Tra l'altro è stata l'occasione
per conoscere Chiara Pavoni, una persona
incredibilmente motivata con la quale
ho realizzato e sto continuando a realizzare
un bel po' di lavori (l'ultimo è
stato La danza delle stelle, scritto
da me e girato da lei).
Ci
parli dell'Associazione "Cinematti"?
Di cosa si occupa?
L'Associazione,
nata la scorsa primavera, è frutto
dell'amicizia e della collaborazione
di un gruppo di studenti universitari
di discipline umanistiche. Al momento
ci stiamo occupando di didattica audiovisiva
presso alcune scuole di Torino, e presto
ci cimenteremo nella coproduzione di
alcuni cortometraggi a tematica horror.
Tra l'altro, nel 2005 c'è in
programma la celebrazione del trentennale
di Profondo rosso di Dario Argento,
dal titolo Torino Profondo Horror. Durante
la kermesse vogliamo organizzare - insieme
al Dams - una serie di incontri con
professionisti di cinema horror o comunque
di genere, più una rappresentazione
teatrale del film nella mitica Piazza
CLN rielaborata per l'occasione.
Stai
pensando al lungometraggio? Ci sono
dei soggetti che vorresti tradurre oggi
in film? Non so, un libro, un fatto
di cronaca, un'idea
No, scusa,
è vero, non avrebbe senso parlarne
in questa sede, ché potrebbero
fregartela. Ripartiamo: stai pensando
al lungometraggio?
Come
già detto, mi piace molto il
noir surreale, ragion per cui girerei
un film in quell'ottica. Ho naturalmente
diverse idee in proposito, ma è
ancora tutto un gran calderone. Comunque,
una volta portato a termine una cospicua
parte dei progetti che ho cominciato
in quest'ultimo periodo, senz'altro
deciderò di cimentarmi in quest'avventura,
soprattutto con la speranza d'incontrare
gente con la stessa voglia d'iniziativa.
Ora,
immagina che un grande produttore ti
ha appena dato carta bianca. Puoi chiamare
chi vuoi per fare il tuo film. Senza
svelarne il soggetto, chi chiameresti,
non solo nel cast di attori (ovviamente,
ricordati di me)?
Oltre
ovviamente a Davide Riccio, chiamerei
persone di cui confido nella capacità
d'iniziativa e nell'apertura mentale.
Non è tanto la condivisione di
un certo ideale stilistico ciò
a cui mirerei, quanto la voglia di credere
in quel che si sta facendo. Un atteggiamento
che noto con notevole frequenza nelle
persone è il fare una certa cosa
solo perché si è obbligati
a farla. Ammetto che è un atteggiamento
che trovo a volte anche dentro di me,
e questo è ciò che vorrei
evitare, perché è da un
atteggiamento di questo tipo che nasce
la frustrazione, l'incomunicabilità,
l'insofferenza.
Ho
visto il tuo documentario sui giovani
delle periferie torinesi. Ti rivolgo
la stessa domanda: tu, tra uno, cinque
e dieci anni?
Domanda
di riserva no, eh? Non so proprio come
vedermi tra tutto quel tempo, posso
solo dire che quando mi riguardo nel
passato a volte proprio non mi riconosco,
e spero di avere questa stessa sensazione
anche quando tra uno, cinque e dieci
anni mi riguarderò come ero oggi.
Non
di riserva, la domanda dianzi, ma per
avviarci - ahinoi - a una conclusione,
ché come per tutte le cose, collegandole
ad ogni altra, si potrebbe parlarne
all'infinito. Come vedere i tuoi lavori,
dove contattarti?
Il modo
migliore per vedere i miei lavori (ma
non solo), è chiedermeli all'indirizzo
mail davidenovelli@yahoo.it.
Altrimenti si possono scaricare gratuitamente
da alcuni siti web che però cambiano
sempre con una certa frequenza, ragion
per cui Google rimane sempre la soluzione
migliore. In ogni caso preferisco sempre
avere un contatto con le persone, quindi
scrivetemi!
Per gentile concessione
di Davide Novelli e Davide Riccio
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