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Il
Giallo Mondadori N. 2757 del 2/12/01
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Una
recensione di Gordiano Lupi
Premetto che non sono un appassionato
di gialli. Tutt'altro. Però Cuori
perduti mi ha catturato e intrigato
sino alla parola fine. Centosessantanove
pagine che volano via con leggerezza,
un romanzo vero che sfugge a
Ogni classificazione di genere, come
si conviene a una buona opera di narrativa.
Nerozzi ci serve un bel cocktail di
horror, thriller e noir con una lieve
spruzzatina di giallo e riesce a stupirci.
Lo stile è frammentario ed essenziale,
ma nulla toglie alla leggibilità
del testo che risulta di facile comprensione
e proprio per questo appassiona. Nerozzi
non ha bisogno di dimostrare niente
ed è lontano mille miglia dallo
stile di certi nuovi narratori neri
contemporanei che esibiscono l'incomprensibilità
come un vanto o un segno distintivo.
Un bambino scomparso su di una spiaggia
sotto gli occhi della madre e un altro
bambino ritrovato privo di un rene rappresentano
il corpo del mistero. Un commissario
di polizia, che poi è il padre
del bambino, è chiamato a risolverlo
e cerca di farlo mentre è alle
prese con i guai che ancora lo legano
alla ex moglie. Il racconto è
anche la storia dei suoi ricordi, delle
paure, frammentate da un continuo ritornare
della "bestia" che gli rode
il fegato.
Non solo. Nerozzi ci parla del commercio
illegale di organi, dei rapimenti dei
bambini e della fecondazione in vitro.
Temi di attualità si intersecano
con una storia misteriosa che potrebbe
essere un fatto di cronaca tanto è
verosimile.
E' bene non aggiungere altro sulla
trama, visto che il romanzo vive soprattutto
di sorprese e di colpi di scena. Aggiungiamo
soltanto che le atmosfere horror tanto
care a Nerozzi non mancano neppure in
quest'opera. Anzi, a mio parere rappresentano
la cosa più riuscita. Proprio
per questo definirei Cuori perduti come
un romanzo del terrore più che
un giallo, là dove per terrore
intendo, come recita la definizione
classica, qualcosa di terribile che
potrebbe anche accadere nella vita di
tutti i giorni.
Ecco, finalmente ho capito perché
questo romanzo giallo mi è piaciuto.
Perché non è un romanzo
giallo.
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