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recensioni
Immagini collaterali
di Gianfranco Nerozzi TRATTO DA PB8
Addictions
- Collana "I NERI"
euro 9,50 - pg.160
ISBN 8887913293
Una
recensione di Gordiano Lupi
Immagini collaterali è un vecchio
lavoro di Gianfranco Nerozzi rivisitato
e corretto per la milanese Addictions.
Si tratta di un romanzo dotato della
struttura da giallo classico con colpo
di scena finale (e vi assicuro che è
davvero imprevisto) e di un'atmosfera
tenebrosa da thrilling argentiano. Si
tratta di un romanzo del terrore, in
ogni caso, non ci spaventiamo a usare
le parole per il loro vero significato.
Di terrore si deve parlare perché
Nerozzi indaga nei più reconditi
anfratti della psiche di un uomo: lo
scrittore Tiziano Trevi abbandonato
dalla moglie e in crisi creativa. Un
bel giorno fa irruzione nella vita dello
scrittore, che scorre monotona tra obblighi
verso gli editori e presentazioni, una
videocassetta che contiene scene di
omicidi efferati. Chi la recapita a
Trevi è proprio l'assassino seriale
e il motivo per cui ha scelto lui come
referente dei suoi delitti lo scopriremo
soltanto all'ultima pagina. Non diciamo
altro sulla trama, che coinvolge e attanaglia
il lettore sin dalle prime pagine, svelando
i retroscena toglieremo il sale della
scoperta di un delirio senza limiti.
Leggendo il romanzo di Nerozzi abbiamo
rivissuto atmosfere tipiche di pellicole
come Buio Omega di Joe D'Amato o La
casa dalle finestre che ridono di Pupi
Avati e ci siamo spaventati come in
Profondo Rosso di Dario Argento. La
tecnica è simile, Nerozzi sa
usare le parole come fossero immagini
e fa vedere sequenza dopo sequenza le
cose che scrive. Non è una dote
da poco. Immagini collaterali è
una perfetta sceneggiatura cinematografica
che avrebbe bisogno di pochi adattamenti
per essere riprodotta sullo schermo.
Costruito sull'equivoco e giocato su
ritmi sostenuti, come un vero thriller
orrorifico. Niente è quel che
sembra quel che sembra è niente,
avvisa l'autore in copertina. E lo scopriremo
a nostre spese.
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