>>Una recensione di Sabina Marchesi
Mondadori 2003
433 pagine - 18,00 euro
Una
guida turistica insolita che invita il visitatore
a vedere oltre le apparenze e a chiedersi il
perché delle cose, o una rivisitazione
storica di una città che ha attraversato
i secoli, serbando nel suo substrato di vicoli,
chiese e palazzi la memoria di eventi irripetibili?
Questo nuovo libro di Corrado Augias, che segue
i precedenti dedicati rispettivamente a Parigi
e a New York, è
in realtà entrambe le cose e forse un
poco di più. L'autore infatti ci conduce
a visitare luoghi dalla profonda memoria storica
rievocando per noi echi a volte inquietanti
a volte sorprendenti di eventi ed episodi che
colorano di antico le mura, i passaggi, le piazze
ed i ponti di questa antichissima città,
suggerendo nuovi spunti a chi già la
conosce, avendola visitata, e proiettando invece
rapide visioni a chi non vi è mai stato.
La capacità dialettica di narrare senza
appesantire, e mai annoiare, eventi storici
a volte complessi, come le epiche battaglie
di Horatio Nelson, ci consente di divorare questo
libro tutto di un fiato, senza mai una pausa,
e la sicurezza narrativa con cui si procede
di vicolo in vicolo, di piazza in piazza, di
palazzo in palazzo, affiancando episodi storici
ad eventi di cronaca, pettegolezzi e piccole
curiosità, regala al lettore un' atmosfera
quasi magica, in cui ci sembra di ascoltare
i passi affrettati ed oscuri nella nebbia di
Jack lo Squartatore, o il respiro pesante del
Dr. Jeckill subito dopo la trasformazione in
Mr. Hyde, in cui percepiamo distintamente tutta
l'intensa drammaticità di personaggi
potenti ed evocativi da Anna Bolena attraversando
i secoli fino a Lady Diana, e passiamo senza
soluzione di continuità dal presente
al passato immergendoci quasi con voluttà
nelle radici della storia.
La teoria interessante che in questo libro ci
viene mostrata, parla di radici del presente
che affondano nel passato, in quel passato comune
a noi tutti, e che sono leggibili e interpretabili
da un osservatore attento impresse a lettere
di fuoco sulle facciate delle case, sui monumenti,
nelle strade, nelle piazze, poichè ogni
città ha un modo tutto suo di svelarci
la propria storia e l'identità del suo
popolo.
Di fatto viene quasi da chiedersi se ogni volta
che si è viaggiato in passato, prima
di ora, si sia mai stati veramente capaci di
guardare oltre le apparenze, e di osservare
oltre che vedere, e questo dubbio si estende
in realtà anche alla città che
più di tutte ci appartiene e nella quale
viviamo, di cui spesso invece, sappiamo poco
o nulla. Ci siamo mai chiesti perché
quella determinata piazza si trova dove si trova,
o perché quel monumento è stato
eretto, o quale famiglia abbia abitato in quel
determinato palazzo, o se conosciamo le origini
di un quartiere piuttosto che la storia di quel
ponte, che pure attraversiamo tutti giorni ?
E questo ci induce a riflettere sul fatto che
quando viaggiamo, o quando viviamo la nostra
città, ci sono ogni volta cento, mille
cose che ci sfuggono, e cento, mille voci che
dal passato tentano di raggiungerci, ma spesso
noi, proiettati come siamo nel presente e nel
futuro, non riusciamo o non sappiamo ascoltare
come dovremmo gli echi della storia e le sonorità
di un'epoca antica, che invece tutti ci riguarda.
Vestigia di un passato, briciole di storia tutto
questo viene riflesso e riportato dalle parole
dell'autore che però, unico difetto riscontrabile,
ci trasmette tutto questo vibrante patrimonio
permeato di storia, con la freddezza tipica
di una cronaca giornalistica, manca forse il
trasporto, l'entusiasmo, la passione, che invece,
se presenti, avrebbero consentito a questo testo
di interessare anche le generazioni più
giovani, le quali restano irrimediabilmente
tagliate fuori da questa impostazione che privilegia
solo noi irriducibili nostalgici, già
innamorati da sempre della storia del tempo
che fu.
Sabina Marchesi 23.12.2003
sabina@caltanet.it
"Di Londra questo libro
racconta alcune storie capaci di restituire
a certe sue parti uno spessore e uno sfondo.
Vi figurano luoghi ed eventi rivisti nella successione
dei fatti e dei personaggi che li hanno animati.
Tutti insieme vorrebbero non solo essere il
ritratto di una straordinaria città,
ma servire anche come antidoto nei confronti
della dannazione del viaggiatore moderno: lo
scetticismo" C. Augias dalla prefazione