Ci sono romanzi che ti prendono e che ti costringono a leggerli e ad arrivare alla fine. La verità sul caso Harry Quebert è, senza dubbio, uno di questi.
L'ho preso in mano pensando si trattasse di un giallo, l'ho amato perché all'interno c'è questo e moltissimo altro. E, nonostante questo, è scritto talmente bene da non creare la minima confusione fra la miscellanea di preziosità che vi si trovano al suo interno.
C'è il giallo, ma anche l'amore: l'amicizia, la scrittura, l'umorismo, la tristezza, la STORIA. Tutto unito, amalgamato, senza pesantezza nè saccenza. Quasi con modestia.
Protagonista è Marcus, uno scrittore che, dopo il successo del suo primo libro, si ritrova disperatamente affetto da quella quello che comunemente viene chiamata la sindrome da pagina bianca. Decide quindi di andare a trovare un suo vecchio professore, ementore: Harry Quebert.
Il professor Quebert, a suo temp,o gli insegnò a scrivere, a boxare, a vivere. (Ogni nuovo capitolo è un prezioso consiglio per chi scrive libri come me.)
La loro amicizia viene a un certo punto stravolta da una notizia incredibile: quando Harry aveva poco più di trent'anni, si innamorò di una ragazza quindicenne, Nola. Una ragazza che poi scomparve nel nulla.
Ora, dopo molti anni, il cadavere di lei viene rinvenuto nel giardino di Harry: la ragazza è stata sepolta con a fianco il manoscritto originale del capolavoro scritto in gioventù dallo stesso Harry.
Marcus, amico intimo di Harry, al quale deve tutto, si reca sul posto ed inizia ad indagare per scoprire chi sia il vero assassino della ragazza. Soprattutto in virtù del fatto che Harry, dal carcere, continua a proclamarsi innocente: lui l'amava.
La storia si arricchisce, a questo punto, di innumerevoli personaggi, tutti implicati, tutti potenziali colpevoli, tutti innocenti.
Chi era realmente Nola? La "brava ragazza" in realtà non era così brava? Oppure è tutta una montatura? E se è così, chi si vuol coprire? Chi si vuole proteggere? E chi minaccia Marcus con lettere (e incendi) per allontanarlo dalla verità?
Oltre a tutto questo, c'è la vita di Marcus, ci sono i suoi genitori assolutamente "assurdi" e, proprio per questo, ancora più credibili. Il suo editore e l'agente letterario che lo spingono a scrivere un libro scandalo su Harry; mentre lui scriverà sì un capolavoro, ma sarà un romanzo verità, un libro dal titolo: La verità su Harry Quebert che ci porta in piena metaletteratura.
I colpi di scena saranno tanti. Come si conviene ad un giallo ben costruito, ogni lettore si farà una propria idea su chi sia il presunto colpevole e, fino alla fine, rimarrà in attesa di scoprire se sia, o meno, un buon detective.
Assolutamente da leggere!