a cura di
Claudio Palmieri
Editore: Bompiani
Anno: 2000
Pagine: 138
Costo: Euro 11.88
ISBN 8845246590
Di
solito si legge di commedie tratte da romanzi
in questo caso invece il testo di cui sto
per parlarvi e' la trasposizione letteraria
di una rappresentazione teatrale.
Infatti, Panni Sporchi di David Lodge (titolo
originale Home Truths) era una commedia
scritta dallo stesso Lodge e rappresentata
nel 1998 che l'autore ha in seguito riportato
in un romanzo. Lodge ha rispettato fedelmente
il copione originale aggiungendo solo una
piccola parte nel capitolo finale. Per questo,
la natura originale di testo teatrale si
ritrova nello stile del romanzo che e' quasi
interamente basato sui dialoghi e nel quale
i tempi, le entrate e le uscite di scena
dei personaggi sono caratteristici di una
piece teatrale.
Il romanzo si svolge quasi interamente
in casa dei coniugi Adrian ed Eleanor Ludlow
ed inizia una Domenica mattina con la lettura
dei giornali. In particolare Eleanor, sfogliando
la pila di inserti dell'edizione domenicale
del Sentinel incappa in un'intervista che
la giornalista Fanny Tarrant ha fatto al
loro amico e scrittore di testi per la televisione
Samuel Sharp.
La Tarrant e' una di quelle giornaliste
a cui piace strapazzare i personaggi famosi
evidenziadone le meschinita' ed i punti
deboli; anche l'articolo che lei ha scritto
su Samuel Sharp non e' affatto un ritratto
lusinghiero.
Nel bel mezzo della lettura dell'articolo,
che Eleanor sta facendo ad alta voce per
Adrian, a casa dei Ludlow arriva inaspettato
Samuel Sharp che dice di aver voluto fare
una sosta mentre era sulla via per l'aeroporto
di Gatwich dove sarebbe partito per un viaggio
negli States. Samuel e' chiaramente furioso
per il contenuto dell'articolo. La giornalista,
che lui in una delle sue piu' gentili definizioni
descrive come: "una
ragazza dell'Essex piena di boria",
lo ha descritto come: un tipo vanesio e
maschilista, un autore sforna copioni che
sta sprecando il suo talento.
Cosi' dopo una discussione con i suoi amici,
Samuel trama con Adrian, suo vecchio compagno
di college e scrittore di romanzi in pensione,
una vendetta verso la perfida Fanny Tarrant.
Il resto mi astengo dal raccontarlo per
lasciare al lettore il gusto di scoprire
il dipanarsi della storia. Mi limito solo
ad aggiungere qualcosa sul titolo: quello
originale, Home Truths, indica "un'allusione
che ferisce una persona nel suo punto debole".
In italiano il titolo Panni Sporchi non
rende lo stesso significato, ma e' riferito
a qualcosa che e' celato nel passato comune
dei protagonisti. Ora pero', nessun altro
indizio!
Il romanzo e' scritto con la bravura e
l'umorismo intelligente di Lodge. Il testo,
che riserva delle trovate umoristiche e
dei colpi di scena molto efficaci, parla
di gente che scrive per professione e di
come le immagini pubbliche di tali personaggi
possano essere idealizzate e lontane dalla
realta' che e' sempre piu' cruda e meschina.
Questo romanzo pero' offre qualcosa in piu'
che la semplice narrazione: personalmente
ritengo che sia un romanzo utile agli scrittori
in erba. Credo, infatti, che possa essere
considerato una buona palestra per chi vuol
imparare a scrivere dei buoni dialoghi e
rappresenti un buon esempio per osservare
i tempi della narrazione e l'efficacia dei
colpi di scena. La sua brevita' e la sua
origine in un testo teatrale rende queste
caratteristiche piu' evidenti e quindi piu'
facili da individuare.
In conclusione Panni Sporchi e' un romanzo
semplice, che si legge facilmente in poche
ore, che diverte e che, per chi vuol guardare
oltre la storia narrata, puo' essere un
utile testo sul "Mestiere di scrivere".
Una curiosita':
Nell'edizione Bompiani, nel risvolto della
prima di copertina, si riporta come di consuetudine
un breve sunto della storia di cui il romanzo
tratta. Bene, in tale pezzo i nomi dei due
protagonisti maschili, Samuel ed Adrian,
sono scambiati. Un semplice lapsus o una
lettura troppo frettolosa delle bozze?
Claudio Palmieri, Maggio
2002
cpalmieri@progettobabele.it
L'incipit
Il villino si trova isolato alla fine
di una strada carrareccia, solcata da tracce
di ruote, che , dividendosi dalla via principale,
conduce verso il villaggio che dista un
miglio.