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Se rinasco voglio essere John Wayne
di Filippo Mezzetti


a cura di Marco R. Capelli

EDIZIONI PANGLOSS 2000
116 pagine - Prezzo 7.75 euro


Un libro di estrema piacevolezza, un testo snello e di facile lettura, nel quale la scrittura leggera ed elegante di Filippo Mezzetti ci accompagna attraverso dieci racconti ed altrettante vite, svelate dalla penna affilata ma mai crudele dell'autore. Sono vite immaginate ma non certo immaginarie, che Mezzetti seziona, manovrando il bisturi con mano ferma. Pure traspare, dietro il linguaggio quasi freddo, sempre distaccato, una pietà profonda ed un'autoironia agrodolce, per questi personaggi che si aggirano spaesati attraverso vite che non possono scegliere. L'universo che ne esce è un cosmo caotico ed imprevedibile dove non esistono il bene o il male, il premio o la punizione ma tutto è regolato dai capricci del caso. Pure i personaggi di Mezzetti, non perdono mai la speranza, neppure alla fine, come la protagonista di "Se rinasco voglio essere Greta Garbo" che a quarant'anni, impantanata come disegnatrice di pin-up per un'infima casa editrice, continua a sperare di trovare, un giorno, un lavoro da architetto. Siamo chiari, non credono che domani andrà meglio, ma in fondo, non lo escludono a priori, si limitano a proseguire per la loro strada, un po' per stoicismo, ed un po' perchè non hanno scelta. Andra' diversamente in una prossima vita, se ce n'è una, E se non c'è una prossima vita... forse è anche meglio, perchè una, basta ed avanza!

Marco R. Capelli
marco_roberto_capelli@progettobabele.it


COME NASCE UNA RACCOLTA DI RACCONTI?
Filippo Mezzetti ci racconta la genesi di "Se rinasco voglio essere John Wayne"

Una domanda che molti scrittori dovrebbero porsi prima ancora di prendere in mano la penna è: Chi è il mio lettore? Cosa pensa, cosa mangia, come vive?"
Allora mi sono detto: io sono il primo lettore di quello che scrivo, quindi perché non cominciare da me?
Mi sono guardato addosso e ho cominciato a fare un'analisi di come vivevo.
Quando ho scritto questi racconti lavoravo in un ufficio tra il kafkiano e il fantozziano; quindi nulla di particolarmente interessante, e soprattutto nulla
di nuovo. Però cosa sarebbe accaduto se quello che mi è andato bene fosse andato male, e quello che mi è andato male fosse andato peggio?
E ancora: che effetto avrebbe avuto la contrapposizione di una vita come quella che mi apprestavo a descrivere con quella dei grandi miti di celluloide?
Tutto questo però non viene descritto nel libro perché fa parte del bagaglio di conoscenze del lettore: quello che rappresenta John Wayne è già racchiuso nel
suo nome.

A questo punto, dopo aver osservato e fatto a pezzi la mia vita, dopo aver scaraventato questi pezzi nel fango, dopo aver tolto tutto quello che c'era di buono e aver peggiorato tutto quello che buono non era; sorgeva un dilemma: lasciare questo racconto isolato o inserirlo in un contesto più ampio?
Il racconto che avevo appena scritto non mi sembrava male, e sentivo che avrebbe meritato qualcosa di più che finire in un cassetto o magari in una raccolta di
storie che con lui non c'entravano nulla. Sentivo che dovevo creargli dei fratelli e delle sorelle.
Quello che avevo fatto con me lo potevo fare anche con chiunque altro: bastava girare nei posti pubblici con le orecchie all'erta, percepire tutte le lagne di chi
li frequenta, estremizzare queste lagne, inserirle in delle vite grottesche e il gioco era fatto.
Mentre scrivevo questo libro ho letteralmente vampirizzato la realtà che mi circondava. Giravo per i posti pubblici annotando su un taccuino tutto quello che attirava la mia attenzione.
Uscivo dall'ufficio e mi fiondavo nelle strade a spiare la gente; mi fermavo davanti alle vetrine per guardare, non quello che c'era nei negozi, ma chi ci
lavorava dentro.
In conclusione chiunque legga questo libro potrà trovare un segmento della propria vita nella vita di almeno uno dei personaggi, e chi lo leggerà, oltre a rivedere un po' di sé stesso potrà trovare tracce di gente che conosce.
Perché in questo libro ci sono dieci personaggi che dicono a modo loro quello che tutti sappiamo: che comunque la rigiri siamo nei casini.
E che, come è scritto nella quarta di copertina, la vita è a colori, ma il bianco e nero è più realistico.

Filippo Mezzetti
phil_mczeth@yahoo.it


Il libro può essere ordinato direttamente all'autore, inviando 10 euro a:

Filippo Mezzetti
Via Cellini, 86
50053 - EMPOLI (FI)
phil_mczeth@yahoo.it

L'importo è comprensivo di spese di spedizione a mezzo posta celere.



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