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recensioni
Settantanove
punti di fuga di Andrea Consonni TRATTO DA PB8
Besa
Editrice
pag. 140 Euro 7,75
Mi
è capitato tra le mani quasi per caso
questo bel romanzo del giovane Andrea Consonni
e mi sono detto che era un peccato non parlarne,
anche se è stato pubblicato nel 2001.
Il libro infatti è stato pubblicizzato
poco e meriterebbe di essere riscoperto.
Si dice sempre che la narrativa nera in generale
e quella horror in particolare non si addice
agli autori italiani. Forse è vero ma
soltanto se ci fermiamo a leggere le cose fatte
in serie da autori inseriti in quella che possiamo
definire "scrittura di regime". Provate
a leggere questo Settantanove punti di fuga
e scoprirete Andrea Consonni, un ragazzo che
alla prima esperienza editoriale già
possiede uno stile secco e asciutto fatto di
pause studiate, di momenti lirici e di ben sincronizzate
tensioni narrative. Vi accorgerete anche che
da un romanzo nero vengono fuori pesanti riflessioni
sociali e psicologiche e che i personaggi sono
ben caratterizzati con tutte le loro angosce
esistenziali.
Settantanove punti di fuga è ambientato
in un Nord di fantasia, non ha importanza la
città o la nazione, ma si capisce da
tanti particolari che ci troviamo in Italia.
Tutto ruota attorno a un inquietante serial
killer che le televisioni chiamano "il
bracconiere" e che uccide nei modi più
crudeli e sofisticati. Ma state tranquilli che
non è il solito romanzo sul serial killer.
Intorno all'assassino gravita una ben confezionata
galleria di personaggi e su tutti spiccano un
singolare investigatore privato e un triste
ragazzino di nome Giuseppe (il personaggio più
bello del romanzo) che si è visto uccidere
il fratello dal maniaco. Le uccisioni orribili
e il senso di tensione e continua inquietudine
contribuiscono a creare un romanzo horror di
grande qualità. L'unico punto debole
l'ho trovato nella struttura narrativa che in
alcune parti risulta confusa, anche se nel finale
l'effetto caos è voluto per sottolineare
il continuo crescendo di follia. In ogni caso
siamo di fronte a un'incoraggiante opera prima,
che ricorda molto da vicino lo stile del Nerozzi
de L'urlo della mosca o di Cuori perduti. Andrea
Consonni è un autore che farà
ancora parlare di sè e che ha già
pronto un secondo romanzo di genere completamente
diverso. Una cosa che vi stupirà.
Il libro Settantanove punti di fuga lo potete
richiedere anche alla redazione del Foglio Letterario.
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