Recensione di Cinzia Ceriani
Due autrici di sicuro talento
e due storie ad effetto unite dalla grave
piaga sociale della pedofilia e del sesso
a pagamento.
La sete di vendetta, o di giustizia, e
la frustrazione nei riguardi di una società
opportunista e indifferente al dolore
e alla moralità, sono i temi centrali.
Linconsapevolezza di come un gesto,
allapparenza semplice e naturale,
quasi spontaneo, possa, in realtà,
innescare una serie di eventi ad incastro,
a volte soprannaturali e scanditi, come
una bomba ad orologeria dal timer dei
sentimenti, che hanno la capacità,
o forse il solo intento, di mostrare i
limiti ultimi delluomo; quella sottile
e tagliente linea così invitante,
così semplice da oltrepassare,
che divide la ragione dalla follia, la
vita dalla morte.
E una legge di natura. Fa parte
della normale lotta alla sopravvivenza.
La vittima si ribella al suo carnefice,
riprende in mano la sua vita e da schiava
diventa padrone.
Il libro di queste due autrici, costituito
da due racconti, Fairy e Distrazione
Fatale, impeccabili nella forma
e nel ritmo e costellati da affascinanti
colpi di scena, è un thriller appassionante
dai forti richiami noir e polizieschi;
è impossibile rinchiuderlo nella
definizione di un unico genere letterario.
Piacevolmente tetro, attrae con dolcezza
nella sua tela, morbida e accogliente,
il lettore e lo culla, fra le sue pagine
nere, di elettriche emozioni. Il lettore
simmergine in un turbine di intime
lacerazioni nelle anime dei protagonisti,
si lascia coinvolgere e si rispecchia
in fatti e situazioni reali di cui purtroppo
la cronaca ne dà continua e amara
testimonianza.
Pecca, per così dire, questo scritto,
di un crimine non perseguibile dalla legge.
Pecca di un pregio che molti autori vorrebbero
possedere e fare proprio. Il rapimento
del lettore che, ignaro, non ha scampo.
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Aliberti
Editore
Vicolo del Clemente 1
42100 Reggio Emilia
Tel/Fax 0522 434523
Cell.:329 4293200
www.alibertieditore.it
miriam@alibertieditore.it
La tredicesima
uscita della fortunata collana Due
thriller per due autori, inaugurata
dalla Aliberti editore nel giugno del
2005, che ha visto lincontro
di autori come Valerio Massimo Manfredi,
Giuseppe Pederiali, Maurizio Matrone,
Stefano Tura, Roberto Barbolini, Gianni
Farinetti, Valerio Evangelisti, Massimo
Carlotto, Ben Pastor, Sandrone Dazieri,
Loriano Macchiavelli e tanti altri, che
ci hanno raccontato, ogni volta in modo
diverso, le tante facce del giallo, del
nero, del thriller e del noir in Italia.
In questo volume per la prima volta si
incontrano due autrici, due donne che
ci raccontano fino a dove si può
spingere la perversione.
Claudia
Salvatori, Fairy
Una casa
isolata sulla collina, circondata da boschi,
vecchie mura, ipermercati, raccordi autostradali.
Un detective solitario e silenzioso. Un
caso orribile di dieci anni fa, la morte
di un bambino seviziato poi ucciso da
un orco efferato e sconosciuto.
Gli orchi sono tornati, in quei luoghi.
Adesso uccidono le fate: ragazze giovanissime,
sulle quali lassassino - o gli assassini
- compiono un tremendo rituale di stupro
e di sfregio, prima di ammazzarle.
Indagare su queste morti è, per
il detective, più che una scelta,
una necessità. Il fantasma di Robin,
il bambino trucidato dieci anni prima,
lo insegue, lo bracca senza pietà.
Cè un equilibrio da ristabilire,
su quelle colline, un incantesimo da spezzare.
Anche a costo di scoprire una verità
bruciante: quella verità che non
si vorrebbe mai venire a sapere.
Claudia
Salvatori è sceneggiatrice
di fumetti e di cinema. Suoi racconti
sono usciti su numerose antologie e riviste.
Ha pubblicato Più tardi da Amelia
(premio Tedeschi 1985), Columbus day,
Mistero a Castel Rundegg e, presso Marco
Troppa Editore, Schiavo e padrona (da
cui è stato tratto il film con
Rocco Siffredi Amorestremo), Superman
non muore mai, La canzone di Iolanda e
Sublime anima di donna (premio Scerbanenco
2001). I suoi ultimi lavori: Ildegarda
(Mondadori), Il sorriso di Anthony Perkins
e La donna senza testa (Alacrán)
È appena uscito in libreria il
nazithriller Nessuno piange per il diavolo
(Hobby & Work). Dirige attualmente
la collana Codice giallo per
leditore De Ferrari di Genova.
Sabina
Marchesi,
Distrazione fatale
Olga
lavora in un call center erotico. Uno
di quei posti capaci di regalare, ad una
platea infinita di uomini soli, dieci
minuti di finta passione, unintimità
di plastica, un amore con il pilota automatico.
Ma Olga è brava, la più
brava di tutte. Ci mette passione, nel
suo lavoro. Nessuno riesce a tenere il
cliente al telefono quanto lei, a prolungargli
il piacere come se i corpi e i respiri
fossero davvero uno sullaltro.
Troppo brava, Olga. Tanto che un cliente
- uno di quelli abituali, di quelli della
categoria SSE, Simulazione Sesso Estremo
non si accontenta più del
telefono: vuole a tutti i costi incontrarla.
E lei si lascia convincere, si fa attrarre
nel gorgo del gioco sadico. Dove - come
in tutti i giochi sadici che si rispettino
- padrone e servo, vittima e carnefice
si confondono, e si scambiano pericolosamente
i ruoli.
Sabina
Marchesi vive a Roma, si occupa
di Letteratura, Scrittura Creativa e Criminologia.
Come giornalista è curatrice della
Guida Giallo Noir e Fantasy Fantascienza
del network Dada Supereva, collabora con
numerose testate, portali e riviste specializzate
del settore, tra cui «Inchiostro»,
«Scienza e Paranormale» e
«i Fatti del mese». Fa parte
della redazione di «Sherlock Magazine»,
«Thriller Magazine», «Progetto
Babele» e «Il Rifugio degli
Esordienti». Scrive in coppia con
Giuseppe Arcucci.
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