Il Novecento è stato un secolo esaltante e al tempo stesso tragico. Il secolo della democrazia, della rivoluzione (presto tradita) del proletariato, delle avanguardie e degli “ismi”, del cinema, della televisione, del trionfo della cultura della comunicazione, dell’affermazione, più o meno definitiva, della scienza. Di due sanguinose guerre mondiali, di Auschwitz e della follia nazifascista, della lebbra stalinista, dello sfruttamento massiccio delle risorse naturali. Quante contraddizioni in un lasso di tempo che, con gli occhi di oggi, sembra essere stato veloce e imprevedibile. Ma il Novecento sarà ricordato anche per le sue idee, per il suo slancio vitale, per il diffondersi di un modo differente di osservare il mondo. Mai come nel corso del cosiddetto “secolo breve” la letteratura, le arti visive e i linguaggi espressivi hanno raggiunto livelli di consapevolezza così elevati.
“Pensiero Novecento” nasce proprio con il proposito di approfondire le tematiche forti dello scorso secolo. Il primo numero, edito nel più puro spirito “Do It Yourself”, esce con 24 pagine in rigoroso bianco e nero, grafica essenziale ma curata e con un’ottima disposizione del menù. Una sorta di antologia di scritti selezionati dalla redazione da vecchie riviste, spesso d nicchia, dalle quali sono stati estratti piccoli tesori. A partire da una monografia dedicata al musicista francese Olivier Messiaen, per poi passare attraverso un’intervista a un annoiato, e come sempre provocatorio, Carmelo Bene, fino ad arrivare a una lunga disquisizione sul cinema d’avanguardia, senza dimenticare i passaggi dedicati allo scrittore, anch’egli francese, Joe Bousquet, all’architetto sovietico Konstantin Stepanovich Melkinov e allo storico (e molto altro ancora) Furio Jesi.
Un corpus per nulla accomodante, edificato su approfondimenti e articoli di gran spessore che si pongono al di fuori del conformista mordi e fuggi tipico dell’editoria di consumo. Una sfida al lettore, un tentativo, molto ben riuscito, di scardinare le visioni del passato per superare le incertezze del presente. Il secondo numero è in preparazione: si parlerà di Louis Aragon, Pier Paolo Pasolini, Cathy Berberian e non solo. Per richiedere una o più copie, contattare Daniele Agnelli (pensiero900@gmail.com).