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URANIA!
A CURA DI CARLO SANTULLI
Nel
1952 la Mondadori crea una nuova collana dedicata
alla fantascienza, diretta da Giorgio Monicelli
che è, oltre che il creatore del termine
stesso "fantascienza", animatore anche
di una serie di iniziative e collane dedicate
al genere, da Galassia ai Romanzi del Cosmo
fino alla sezione di fantascienza di Visto.
La collana si articola in due riviste: sulla
prima "I Romanzi di Urania" sarebbero
stati pubblicati solo romanzi (interi e a puntate),
lasciando alla seconda, "Urania",
che ebbe vita effimera, chiudendo dopo solo
14 numeri, i racconti, gli articoli e le rubriche.
Al contrario la rivista di soli romanzi continuerà
le pubblicazioni riscuotendo un grande successo.
Con il n. 153 la testata viene modificata definitivamente
in "URANIA". Le copertine sono affidate
a Kurt Caesar, di origine tedesca ma stabilitosi
a Roma; il testo è disposto in ogni pagina
su due colonne; gli autori sono i grandi classici
della fantascienza made in USA come: Clarke,
Asimov, Wyndham, ecc. Non mancarono i tentativi
di pubblicare autori italiani e Monicelli attinse
anche alla produzione fantastica francese e
inglese.
Nel 1961, gli subentra come direttore Carlo
Fruttero, che chiamerà dopo poco ad aiutarlo
l'amico e collaboratore Franco Lucentini. Insieme
innoveranno profondamente la rivista: sia nella
sua veste che nei contenuti. I due amici continuarono
a pubblicare i "classici" del genere,
ma si lanciarono anche alla scoperta di autori
nuovi o sconosciuti in Italia come Ballard,
Disch, Philip Dick; comparvero nuove rubriche
e le copertine furono affidate all'olandese
Karel Thole. Dalla fine degli anni Sessanta
Urania si divideva in tre sezioni: i Romanzi,
le Antologie, i Capolavori. Inoltre in appendice
ad ogni numero fanno la comparsa i fumetti:
"B.C." e il "Mago Wiz" di
Johnny Hart e "Catfish" di Bollen
e Peterman.
Negli anni '70 la concorrenza aumenta con la
nascita di nuove riviste dedicate al mondo della
fantascienza, tuttavia Urania continua a rivestire
un ruolo di spicco, riuscendo anche a lanciare
altre pubblicazioni legate alla rivista madre.
I romanzi e le antologie, che adesso hanno anche
sconfinamenti in altri generi come l'horror,
acquistano piu' spazio a discapito delle rubriche.
In questo periodo Fruttero e Lucentini diventano
famosi in campo internazionale per i loro scritti,
come il romanzo giallo "La donna della
domenica" (1972), e tendono ad accentuare
il lato visionario ed artistico della collana,
a partire dalle copertine di Thole. Il millesimo
numero della rivista nel 1985 segna la fine
del lungo ciclo di Fruttero e Lucentini alla
guida della rivista. A loro succede Gianni Montanari,
il quale rivolse l'attenzione del pubblico su
una serie di autori dell'ultima generazione,
continuando comunque a proporre i classici della
fantascienza. Sotto la sua direzione viene anche
bandito il primo Premio Urania ed aumentano
le rubriche che includono recensioni, la posta
dei lettori e anticipazioni sul modo della fantascienza
mondiale. Dalla fine degli anni '80 le copertine
vengono affidate a Oscar Chichoni mentre il
curatore della rivista diviene Giuseppe Lippi.
Negli anni '90 Urania continua ad essere una
degli migliori riviste del settore, mentre il
Premio Urania diviene un effettivo trampolino
di lancio per autori italiani, le cui opere
incontrano il favore di un pubblico sempre meno
esterofilo. Nel 1994 su Urania vedono la luce
per un breve periodo solo romanzi inediti in
Italia, ma con la nascita e il crescere delle
riviste supereconomiche, anche Urania (insieme
ai Gialli Mondadori e Segretissimo) si trasforma
per sbarcare in libreria.
La rivista si riduce nel formato, il testo non
viene più diviso in due colonne per pagina
e le illustrazioni cambiano continuamente autore
e stile. Sui numeri del nuovo corso vengono
pubblicati libri già editi in altre collane
o romanzi dai titoli accattivanti e noti al
grande pubblico. Nel 2000, Urania cambia nuovamente
e riacquista una sua identità, con una
veste grafica che non varia più ad ogni
numero, ricollegandosi parzialmente al passato.
(CS)
DA LEGGERE (SUL SITO):
>>INTERVISTA
CON GIUSEPPE LIPPI DIRETTORE DI URANIA
VISITE: 23.639
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