a cura di
Marco R. Capelli
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Allora, Fabio, vediamo di
iniziare con qualche domanda
classica. Quali sono i tuoi
autori favoriti?
Penso
di essere un po' "monomaniaco",
nel senso che leggo il genere
che scrivo e scrivo il genere
che leggo. Quindi rispondo
senza mezzi termini: Stephen
King, Clive Barker, Lovecraft
(anche se non molto per
la verità), Poe
ma anche Asimov, che reputo
il più grande di
tutti, e Robert Heinlein,
a cui devo il primo romanzo
letto che mi ha fatto venire
voglia di scrivere
si chiamava "La casa
nuova".
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Quale di questi autori ha
influenzato maggiormente
il tuo modo di scrivere?
Su
questo non ho dubbi: Stephen
King è stato il vero
padre "putativo"
della mia scrittura
i suoi primi romanzi, quelli
generalmente più
belli, sono stati per me
come una rivelazione, indicandomi
la strada da percorrere.
Cito a memoria: "IT",
"L'ombra dello scorpione",
"Pet Semetery",
"La zona morta"
ma potrei elencarne altri.
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Più nello specifico,
quali sono le influenze
(cinematografiche o letterarie)
alla base di "So chi
sei"?
Credo
che forse ti stupirò,
ma alla base di "So
chi sei" non c'è
nessuna influenza di ordine
artistico, ma solo una di
ordine architettonico: il
luogo descritto in "So
chi sei", infatti,
esiste realmente ed è
a solo poche centinaia di
metri da casa mia. Si tratta
di una chiesa, con convento
e scuola elementare, abbandonata
da oltre 15 anni ed in totale
disfacimento. Per un certo
periodo è stato anche
un centro per il recupero
di tossicodipendenti
poco prima di essere abbandonato
tutte cose allegre insomma
Le finestre sono davvero
tutte murate e passandoci
davanti hai sempre la sensazione
di qualcosa che debba accadere,
come se ci fosse un'entità
dormiente che aspetta solo
di essere svegliata. Il
giorno che sono andato ad
abitare lì e ho visto
la chiesa, ho avuto una
specie di folgorazione:
"Non è possibile
- mi sono detto - che proprio
io venga ad abitare vicino
ad un luogo del genere e
ciò non abbia un
qualche significato
".
Da buon cultore del paranormale,
credo in queste cose
e direi che finora è
andata bene
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In dieci righe, cosa diresti
ad un potenziale lettore
per convincerlo ad acquistare
una copia di "So chi
sei"?
Potrei
solo dirgli che è
un buon libro e che va letto
fino in fondo, ma in realtà
non è tutto qui.
Credo che So chi sei, così
come gli altri racconti
presenti nel libro, vada
al di là del semplice
"mettere paura"
ci sono delle storie dietro,
dialoghi, situazioni che
possono accadere veramente
e che non sono solo il frutto
di improvvisi ed inspiegabili
fenomeni
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Qual'è la musica
di sottofondo per leggere
questo libro?
Beh,
i ragazzi presenti nel racconto
sono musicisti di una band
che suona rock "duromanontroppo",
come ama dire uno dei protagonisti,
direi che se ti piace leggere
sentendo musica, questo
sia il genere indicato
mi vengono in mente i Ramones
però devo anche dirti
che un libro horror andrebbe
letto nel silenzio della
propria stanza, magari in
un angolo illuminato solo
da una lampada
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"So chi sei"
è la tua prima pubblicazione,
ma non certo la tua prima
esperienza nel mondo della
scrittura. Diversi tuoi
racconti sono stati presentati
su Progetto Babele ed hanno
sempre riscontrato un ottimo
successo di pubblico. Sei
anche stato votato come
l'autore preferito dai lettori
nell'ambito del "miniconcorso"
Da Zero a Sei. Pure, passare
da internet al mondo della
"carta stampata"
non è cosa da poco...
emozionato?
Progetto
Babele è stato per
me come un faro nella nebbia
vi ho trovato gente che
da subito mi ha fatto capire
quanto credessero in me,
spronandomi a migliorare
dove sono carente e aiutandomi
a capire quali fossero i
miei punti di forza. Detto
questo non posso negare
che sto seguendo l'evoluzione
del progetto "So chi
sei" con grande trepidazione
vedo il tutto come una grande
porta, prima invisibile,
che invece comincia lentamente
ad aprirsi
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Progetti per il futuro?
La
linea editoriale di PB sembra
essere legata a doppio filo
alla riuscita di So chi
sei
ed io con loro.
E' ovvio che la speranza
più grande è
che questo sia solo il primo
di una lunga serie di libri
che mi veda protagonista
sarà solo il tempo
a dire se questa speranza
è vana o no.
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Un sogno nel cassetto?
Si
ed è forse, al momento,
il più grande: che
"So chi sei" diventi
un film
non un horror
movie di serie B, ma un
vero film fatto bene, con
un vero regista e degli
attori veri! Un esempio
che vale per chi ha letto
il romanzo o che si appresta
a farlo: Roberto, il vecchio
che incontriamo, non sarebbe
perfetto se fosse interpretato
da Giancarlo Giannini?
Devo anche dire che con
il regista Andrea Maccarini,
che ha curato la regia del
trailer presente sul sito
di Progetto babele, si è
parlato di questo e chissà
se
Intervista
a cura di Marco
R. Capelli
per gentile concessione
di F.Monteduro