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Oscar
Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900) è
stato probabilmente il maggior esponente
dell'estetismo letterario, che tentò
di definire come la ribellione dell'artista
alle brutture del mondo moderno, e può
essere compreso nel quadro più grande
del decadentismo di fine secolo. Suo padre
fu un celebre oculista ed antiquario, mentre
sua madre si impegnò politicamente
per ottenere l'indipendenza irlandese. Oscar
si laureò brillantemente ad Oxford,
presso il Trinity College, già in
fama di poeta. Rimasto celebre per i suoi
aforismi, oltre che per le sue usanze stravaganti,
che portarono un certo scandalo tra i benpensanti
dell'epoca, e per le quali era frequentemente
messo in ridicolo su giornali satirici come
il Punch (ma che gli ottennero anche un
ciclo di conferenze in America), in realtà
rappresenta uno scrittore che ha cercato
di vivere con assoluta libertà di
artista. Nelle opere più mature,
l'estetismo si fonde con apparenze simboliche,
prese dalla cultura francese, e mostra l'interesse
per uno sviluppo puramente dialogico delle
argomentazioni, arrivando a sostenere che
è la natura ad imitare l'arte, e
non viceversa, in una reazione alla cupa
visione didascalica della letteratura vittoriana,
fino ad arrivare paradossalmente ad idee
vicine al socialismo nel suo disprezzo per
la società delle macchine.
E' molto noto il suo teatro, che porta a
maggiori raffinatezze ed umorismo il genere
boulevardier in voga all'epoca (Sardou e
Dumas figlio): sono molto note Il ventaglio
di Lady Windermere, 1893), e specialmente
L'importanza di chiamarsi Ernesto (1895).
mentre un significativo manifesto del suo
estetismo decadente rimane il suo romanzo
Il ritratto di Dorian Gray (1891), racconto
della seduzione operata dal nobile Lord
Henry Wotton sul giovane Dorian che passa
tra le peggiori dissolutezze, sempre restando
giovane di lineamenti, ma trasferendo lo
sfascio della sua vecchiaia su un ritratto
che Dorian coserva in soffitta. Di tendenze
omosessuali, benché sposato con due
figli, fu in carcere per due anni a Reading,
dal 1895 al 1897, ove si ispirò per
la sua opera poetica Ballata del carcere
di Reading (1898), che risplende di una
pietà nuova per l'umanità
sofferente: si avvicinò al cattolicesimo
nell'anno della morte, anche per un soggiorno
di pochi mesi a Roma, e fu battezzato il
giorno prima di morire a Parigi. (c)
Carlo Santulli
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