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Tom
Kristensen
(1893-1974)
Tom
Kristensen nacque a Londra il 4 Agosto 1893
ma crebbe a Copenhagen. Studiò lingua
e letteratura danese, inglese e tedesca
e si laureò nel 1919. Lanno
successivo pubblicò il primo libro
di poesie Fribytterdrømme. Negli
anni venti viaggiò a lungo in Oriente
ed in Spagna e pubblicò altre due
raccolte di poesie, un libro per bambini,
due romanzi e numerosi articoli e saggi.
Tra le sue opere maggiori ricordiamo En
Kavaler i Spanien (1926) ed il romanzo Hærværk
(1930). A partire dal 1932 ricevette un
sussidio statale. Altre opere importanti
sono il libro di viaggio Rejse i Italien
(1950), la silloge poetica Den sidste lygte
(1954). Nel 1960 fu tra i fondatori del
Premio Letterario dellAccademia Danese
che egli stesso vinse nel 1968. Morì
il 2 Giugno 1974 a Thurø, vicino
a Svendborg, in Danimarca. Resta una delle
figure centrali della generazione disillusa
che visse tra le due guerre mondiali ed
uno dei maggiori critici letterari danesi
del secolo XX. (Marco
R. Capelli)
Traduzione di un'opera del poeta danese
Tom Kristensen (1893 - 1974), tratto dalla
raccolta "L'ultima lanterna" (Den
Sidste Lygte). Poesia sul senso del vuoto,
sulla mancanza si ispirazione...
Stilleben, Tom Kristensen (Den Sidste
Lygte, 1954)
Se, paa mit bord ligger piben saa utændt
og stille,
fyldt med tobak, men forglemt, for hvad
var det, jeg ville?
Ingen tobaksrøg vil slynge sig op
i det tomme
og illudere som tanker, der nu skulle komme.
Se, manuskripterne ligger saa gule og stille,
glemte og krumme i sol, for hvad var det,
jeg ville?
Ingen fuldendelsens glans, der alene befrier,
selv om den kun skulle være i fire
aartier.
Stor ødelæggelse, daadløshed
har jeg erfaret.
Minderne nager som breve, jeg ej har besvaret.
Vedi, sulla mia scrivania sta la pipa, così
spenta e immobile,
riempita di tabacco, ma dimenticata, perché
cosè, che io volevo?
Nessun filo di fumo serpeggerà nel
vuoto,
a dar lillusione di pensieri in arrivo.
Vedi, i manoscritti giacciono così
gialli e immobili,
dimenticati e ritorti al sole, perché
cosè, che io volevo?
Nessuno splendore di perfezione, che unico
libera,
foss anche solo per quattro decenni
Grande dissoluzione, inerzia io ho conosciuto.
I ricordi pungono come lettere a cui non
ho risposto.
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