Considerato
uno dei massimi esponenti della letteratura
malayalam, la lingua del Kerala, piccolo
stato dell'India del sud, Vaikom Muhammad
Basheer è uno scrittore per cui non
si può fare a meno di provare affetto.
Non importa se il suo non è il nostro
genere letterario o se il suo modo di scrivere
non ci piace, leggendo i suoi racconti siamo
inevitabilmente portati ad ammirarlo come
persona.
Vaikom Muhammad Basheer è uno di
quegli scrittori la cui vita è già
di per sé un libro, piena di avventure
ed esperienze fuori dal comune, uno di quegli
scrittori che, con scarsa istruzione scolastica,
digiuni di ortografia e grammatica, riescono
a rivoluzionare le tendenze letterarie di
una lingua. Basheer, nato nel 1908 da una
famiglia musulmana nel Kerala, lasciò
presto gli studi per unirsi al movimento
di indipendenza dell'India guidato da Gandhi
e a causa della sua partecipazione politica
fu più volte incarcerato. Vagabondò
per otto anni per l'India, cambiando continuamente
lavoro e vivendo per qualche tempo come
asceta fra sadhu induisti e mistici sufi.
Tutte queste esperienze confluiranno più
tardi nelle sue opere.
Basheer iniziò a scrivere una volta
ritornato in Kerala, ormai trentenne, e
scrisse prevalentemente racconti. I suoi
racconti sono piccole fotografie di un mondo
vario e diverso, di un materiale umano autentico
e ogni volta un po' inaspettato.
I temi dei suoi racconti
sono svariati, ma sempre trattati con leggerezza
e umorismo, anche quando sono in gioco i
Grandi Temi (Amore, Vita, Morte, Anima,
continuamente presenti nella tradizione
letteraria indiana). Per Basheer tutto è
calato nella quotidianità e nella
sfera privata, sempre ultima finalità
delle sue storie e riflessioni. Ci troviamo
di fronte allora al suo entusiasmo nella
partecipazione politica e alla sua ammirazione
per Gandhi, ai momenti di dolore e speranza
dell'esperienza carceraria, a storie di
transessualità, all'ineffabilità
di esperienze religiose di tipo mistiche
ed ascetiche, ai rapporti umani in un Kerala
multiculturale e multireligioso, tutto descritto
con immediatezza e con un profondo senso
di umanità.
In India Basheer è
stato una vera e propria leggenda vivente,
uno scrittore popolare, letto e amato dalla
gente, adorato quando era in vita ed ora
nostalgicamente rimpianto. Al contrario,
è pressoché sconosciuto all'estero.
I suoi racconti, tradotti nella maggior
parte delle numerose lingue indiane, si
possono leggere anche in inglese, tradotti
dal Prof. Asher dell'Università di
Edimburgo nell'ambito di un progetto dell'UNESCO
sui più grandi classici mondiali
e pubblicati fra l'altro anche dalla Penguin
Book.
Traduzione di Silvia Merialdo,
dalla traduzione in inglese di V. Adbulla.