Breve introduzione alla Letteratura Araba
A cura di Marianna Massa
Unantica
leggenda indiana narra che Sherazade, adolescente
senza tanta esperienza che aveva imparato dai
libri la saggezza, decise di sposare il re Sharyar.
La sua prima moglie laveva tradito con
uno schiavo e da allora Shahriyar aveva deciso
di vendicarsi sul gentil sesso sposando ogni
giorno una vergine e condannandola a morte allalba
del giorno dopo.
Sherazade, con la complicità di sua sorella
Dunyazade, ogni notte raccontava storie. Allalba
il racconto si fermava e il re, per poter sentire
il seguito, concedeva a Sherazade la vita.
La storia andò avanti per tre anni e
alla fine Sharyar dinunciò alla vendetta
per restare un buon re, marito e padre
e vissero felici e contenti
Le storie narrate da Sherazade secondo la leggenda
indiana, più altre storie persiane e
tante arabe si uniscono nel tUempo a formare
la più famosa opera della letteratura
araba: Le Mille e Una Notte.
Ma agli albori della civiltà araba, insieme
alle forme di letteratura popolare come la fiaba,
nasce anche la poesia sapiente, ad opera dei
poeti nelle tribù del deserto dArabia
settentrionale. Le più antiche testimonianze,
della storia della letteratura araba nascono
tra i nomadi del deserto e risalgono all'alba
del VI secolo. Sono poesie orali tramandate
per secoli dai cantori (ruwat), raccolte e codificate
sotto l'Islam verso l'VIII secolo d.C.
La poesia è stata la prima forma di letteratura
araba scritta e per molto tempo è stata
anche lunica.
In epoca classica, che corrisponde al nostro
Medioevo, si sviluppa anche la prosa grazie
agli scritti di alcuni storici, geografi, scienziati,
filosofi, raccoglitori, biografi, e traduttori
che accompagnano lo studio con momenti autobiografici
e riflessioni personali. Da questo momento comincia
a definirsi il concetto di adab,letteratura
in prosa.
La parola araba adab, ha tanti significati:
consuetudine, cortesia, modestia, scienza, cultura
umanistica, letteratura. In epoca classica il
concetto di adab racchiudeva tutte le virtù
del buon musulmano: saggio, prudente, riservato,
erudito, modesto
Gli intellettuali dellepoca
classica parlano di adab nelle lettere che si
scambiavano, nei loro saggi scritti designandolo
come linsieme delle opere che formavano
la loro cultura di base. Il concetto di letteratura
in prosa dunque si forma con la letteratura
in prosa stessa.
La poesia e la prosa seguono sviluppi completamente
differenti e per questo il concetto di shir
poesia e adab letteratura
in prosa erano e sono due cose diverse.
È importante sottolinearlo perché
nelle letterature occidentali questi due concetti
sono uniti nella sola definizione di letteratura.
La capitale culturale araba in epoca classica
è Bagdad, dove il califfo Harun ar-Rashid
promuove la cultura come un vero mecenate e
accoglie i più grandi intellettuali della
sua epoca.
Se in epoca classica, la letteratura
araba conosce un momento di grande splendore,
con la conquista di Bagdad da parte dei Mongoli
(1258), la riconquista cristiana dellOccidente
e la conquista ottomana di tutto il Medio Oriente
e il Nord-Africa nel 1516, la lingua araba viene
soppressa da quella turca. Questo lungo letargo
letterario forzato dura fino agli inizi del
XIX secolo e nella storiografia letteraria araba
viene chiamato Decadenza.
Allinizio del XIX in Egitto e grazie allaiuto
degli intellettuali Siro-Libanesi, la letteratura
araba si sveglia del lungo letargo. È
il periodo della Rinascita della
letteratura araba: da un lato gli scrittori
entrano in contatto con la letteratura europea
e ne subiscono costruttivamente linfluenza,
dallaltro restano attaccati al patrimonio
letterario puramente arabo ( il turath) e lo
fanno rivivere nelle loro opere.
DallEgitto comincia lapertura verso
lEuropa: Napoleone vi arriva nel 1798
con lintenzione di farne una colonia.
Fallisce e lelite egiziana elegge come
governatore Muhammad Ali un ufficiale dellesercito
ottomano di origini albanesi.
Muhammad Ali apre le porte dellEgitto
verso lEuropa: ingaggia degli esperti
europei per riorganizzare le infrastrutture,
manda i sudditi più promettenti a studiare
in Francia e in Italia . Tra questi si trovava
Rifa at-T'ah't'awi, lufficiale scrittore
che porta per la prima volta in Egitto la prosa
europea. Attraverso le traduzioni di opere letterarie
dalle lingue europee allarabo, getta le
basi per la nascita del romanzo e del racconto
breve arabo.
Negli anni della dominazione francese Bonaparte
crea la prima tipografia egiziana, in cui nel
1876 nasce il primo quotidiano arabo: el-Ahram
(Le Piramidi), tuttora esistente. In questa
epoca nasce anche il teatro arabo: prima Marun
an-Naqqash crea un teatro privato in casa sua
e vi fa rappresentare delle commedie francesi
tradotte in arabo; nel 1870 Yaqub S'annu,
egiziano educato in Italia, fonda una troupe
teatrale. Al Cairo nascono i primi teatri e
la prima Casa dellOpera, per la cui inaugurazione
è commissionata unopera lirica
a Giuseppe Verdi, lAida.
Se ladab, la letteratura in prosa, si
lascia incidere profondamente dalle influenze
europee, la poesia è più restia
in questo senso e rimane attaccata alla balagha,
la retorica, usando i metri antichi e la lingua
classica pura, come quella del turath (patrimonio
letterario arabo). Tuttavia nella seconda metà
del 900 poeti come Nizar Qabbani (Siria)
Adonis (Siria) Amal Dunqul (Egitto) Mah'mud
Darwish operano una vera rivoluzione della poesia,
rompendo i metri tradizionali e ampliandone
le tematiche.
Chi più chi meno, tutti i paesi arabi
hanno contribuito alla formazione del patrimonio
della letteratura araba contemporanea, ma lEgitto
e il Libano hanno sicuramente un posto predominante
e Il Cairo e Beirut sono le capitali culturali
del mondo arabo. In Palestina si sviluppa unimportante
corrente letteraria detta della Resistenza.
Gli scrittori palestinesi vi esprimono tutta
la tragedia del conflitto arabo-israeliano,
di questo filone fa parte il più grande
poeta arabo vivente Mah'mud Darwish, già
citato sopra.
Negli ultimi anni cè stata nellOccidente
una vertiginosa crescita dellinteresse
nei confronti del mondo arabo e della sua cultura.
Se per troppo tempo si è sentito parlare
del mondo arabo soprattutto negativamente per
sottolinearne il sottosviluppo, per criticarne
i costumi e per giustificare guerre, oggi molte
opere di scrittori arabi sono state tradotte
nelle lingue europee, anche in italiano e le
relazioni culturali col mondo arabo sono sempre
più numerosi. È quindi utile e
costruttivo interessarsi alla cultura araba,
scoprire le analogie con la nostra cultura italiana
e con tutte le culture mediterranee. LItalia
infatti si trova oggi a giocare un ruolo di
primo piano nellincontro con la civiltà
araba in quanto rappresenta, storicamente ma
anche geograficamente un vero e proprio ponte
nel Mediterraneo tra Europa, Nord Africa e Medio
Oriente.
(c) Marianna Massa 06-03-2007
Da leggere, sul sito:
Ali
il magnifico
di di Paul Smail recensione a cura di Stefania
Lo Sardo
AllEst
del Mediterraneo
di Abd ar-Rahman Munif recensione a cura
di Stefania Lo Sardo
Luovo
del gallo
di Muhammad Zefzaf recensione a cura di
Stefania Lo Sardo
I
segreti del cuoredi Khalil Gibran
recensione a cura di Marianna Massa
L'Hammam
di Tahar ben Jelloun recensione a cura
di Claudio Palmieri
I
sessanta nomi dell'amore di Tahar
Lamri recensione a cura di Salvo Ferlazzo
Contributi, articoli, saggi,
traduzioni e segnalazioni
relativi a questa sezione del sito possono
essere indirizzati
direttamente a
Marianna Massa che ne è
coordinatrice.
VISITE: 62.042
dal 05/03/07