NASCE LA NUOVA COLLANA DI HISTORICA EDIZIONI CAHIER DI VIAGGIO DIRETTA DA FRANCESCA MAZZUCATO
I luoghi, certo. Sono i luoghi - città , itinerari o percorsi - i punti di riferimento di questa nuova collana delle edizioni Historica da me ideata e diretta. Saranno, però, più che altro delle scenografie, causa e pretesto, Il vero protagonista dei libri che faranno parte dei Cahier di Viaggio sarà il punto di vista di chi guarda, e il modo di narrarli, questi altrove - scenografia. Narrazioni innamorate, visionarie, insolite. Appunti letterari e folgoranti. Istantanee di città mutanti, eventi e storie che aiutano a comprendere e a viaggiare con occhio più attento e consapevole, ma senza rispettare clichè, anzi. In una maniera poco ortodossa. Ecco, non ci sarà un'ortodossia da "guida classica" come motivo ispiratore, in questa collana, non ne troverete traccia: ci sarà l'eresia del viaggiatore - scrittore che interpreta, che si diverte, si stupisce per dettagli misteriosi, che lui solo riesce a vedere, che dipinge a grandi tocchi o a minuscole pennellate. Cahier di viaggio simili a taccuini vecchia maniera, dove c'è spazio per appiccicare un biglietto della metropolitana, annotare un numero di telefono, descrivere un momento fugace o un percorso preciso rimasto stampato nella mente e destinato a non essere dimenticato. È una collana che nasce dedicata. A Bruce Chatwin e ad Annemarie Schwarzenbach.
La Schwarzembach è stata fotografa, scrittrice, giornalista, grande viaggiatrice ribelle e inquieta, donna di fortissime passioni e dolorose cicatrici che leniva con troppa morfina, con tanto dolore e con la scrittura, spesso febbrile e forsennata, cercando continuamente degli altrove dove stabilirsi. Soggiorna per periodi più o meno lunghi in Siria. Nel 1939, insieme ad un'amica raggiunge in auto il continente indiano attraversando l'Iran e trovandosi a Kabul mentre in Europa scoppia la Seconda Guerra Mondiale. Una figura ribelle, controversa e coraggiosa. Bruce Chatwin, raffinato collezionista e amante dell'arte, vero visionario, viaggiò, viaggiò sempre. In Africa sviluppò un forte interesse per i nomadi e per il loro distacco dai possedimenti personali, visitò Bahia, l'Australia, L'Unione Sovietica, Praga, e tanti altri posti fra cui la Patagonia, dove passò sei mesi e scrisse uno dei suoi libri più noti, "In Patagonia". Questo libro consacrò il suo successo come scrittore di viaggi e non è a caso che anche a lui questa collana sia dedicata. Che sia un modello, purtroppo troppo presto scomparso. Un modello che accartocciò ogni ortodossia e la buttò nel cestino, inserendo nei suoi libri aneddoti stupefacenti e completamente inventati, momenti di deliri tutti personali. Due punti di vista diversi, due forme di ricerca e di inquietudine declinata con furia, visionaria caparbietà e necessità. Ma questo è il punto. Non importa il luogo, ed è, nello stesso tempo, fondamentale. Pian piano cercheremo di allargare sempre di più lo sguardo proponendo storie, visioni e i grandi amori che solo per città e paesi si possono provare in maniera dannata e totalizzante, per sempre. Saranno libri ricchi di vita, utili e belli da leggere e sfogliare, arricchiti da apparato fotografico in appendice. Sono lieta di presentarvela e di annunciare la prima uscita per dicembre.
Francesca Mazzucato
La collana Cahier di Viaggio avrà un affluente, una diramazione, un percorso aggiunto, con piccoli libri, Petit Cahier, che conterranno un unico racconto su una città o un itinerario, sempre con lo spirito non ortodosso, visionario e soggettivo degli altri testi. Anche il primo Petit Cahier uscirà a dicembre.
BIOGRAFIA DA WIKIPEDIA: Francesca Mazzucato (Bologna, 1965) è una scrittrice e traduttrice italiana. È laureata in lettere e specializzata in biblioteconomia. Vive tra Bologna, la Liguria e la Francia e svolge anche l'attività di critica letteraria e di giornalista free-lance. Si occupa da anni del corpo, delle sue mutazioni e rappresentazioni. Scrive di new media, fotografia, Street Art, viaggi e lifestyle. Tiene corsi di scrittura creativa e seminari sui mestieri dell'editoria in varie città italiane. Ha insegnato alla Scuola Stanton di Bologna. Per il teatro ha lavorato a una rilettura attualizzata e digitale di Romeo e Giulietta, Amarsi a morsi, messa in scena nel 1998 al Teatro della Tosse di Genova per la regia di Sergio Maifredi. Nel 2002, insieme al Maestro Marco Biscarini, ha creato Confini, spettacolo di parole e musica portato in giro con successo in diverse città italiane. Ha tradotto dal francese autrici contemporanee per alcune edizioni del Festival Intercity, organizzato dal Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino e collaborato con associazioni culturali italiane e francesi per progetti sulla scrittura delle donne e sulla letteratura di viaggio. Ha preso parte a diversi volumi collettivi, saggi brevi e antologie fra cui Peccati Veniali (Coniglio Editore, 2004), Bloody Europe (Playground, 2004), Semi di fico d'India. Venti bracciate nella nuova scrittura italiana (Nuova Dimensione, 2005), I racconti delle fate sapienti (Frassinelli, 2005), Tua, con tutto il corpo, da lei curata (LietoColle, 2005), Suicidi falliti per motivi ridicoli (Coniglio Editore, 2006). Un suo intervento è contenuto in L'Ulisse di LietoColle: Argomenti di poesia e pratica culturale: i mondi creativi al femminile (LietoColle, 2006), un racconto in Roma per le strade ( Azimut, 2007) e un altro in M'ama? Mamme, madri, matrigne oppure no (Il Poligrafo, 2008). Nel libro Dai blog ai social network. Arti della connessione nel virtuale a cura di Maria Maddalena Mapelli, Umberto Margiotta , (Mimesis, Milano 2009), è presente con Il tempo-non tempo dei social network. Nel 2003 ha vinto il premio "Fiuggi-Erotismo e scrittura" ed è arrivata seconda al premio "Argentario-Narrativa Donna". Lavora da anni sul poeta francese Louis Brauquier, del quale è stata la prima a tradurre una selezione di poesie in italiano nel saggio in formato e-book Louis Brauquier (Kult Virtual Press, 2006). Alcuni suoi romanzi sono tradotti in Francia, Germania, Grecia e Spagna. A febbraio 2009 è uscito negli Stati Uniti un suo racconto, "Tiburtina noir blues", contenuto nell'antologia Rome Noir, Akashic Books, NY, curata da Chiara Stangalino e da Maxim Jakubowski. Nel 2009 è uscito un suo saggio breve in "Dai blog ai social network. Arti della connessione nel virtuale", Mimesis e il saggio Storia della Masturbazione, Odoya, di cui ha scritto la prefazione. Nel 2009 viene inserita nella nuova edizione dell'Who's Who in Italy nella sezione Arte e Cultura(ne aveva già fatto parte nel 2007). Ha realizzato alcune importanti interviste esclusive: allo scienziato Luc Montagnier,premio Nobel 2008 per la medicina, all'artista Moebius, allo scrittore Nick Flynn, all'oncologo Gianni Bonadonna, "padre dell'oncologia medica italiana", al professor Pier Franco Conte, oncologo e ricercatore di fama internazionale, a Gabriel N. Hortobagyi, ricercatore dell'MD Anderson Cancer Center di Houston. Collabora a magazine, siti internet e riviste letterarie italiane e straniere. Sulla sua opera sono state scritte alcune tesi di laurea.
https://it.wikipedia.org/wiki/Francesca_Mazzucato
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