Progetto Babele Rivista Letteraria
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21/05/2024
Progetto Babele: Collaboratori cercasi!


Il futuro di Progetto Babele.
Situazione attuale e richiesta di collaborazione.

 Buongiorno a tutti,

 

l'uscita del numero venti di Progetto Babele costituisce la conclusione di un ciclo.
Ho ancora tre libri da pubblicare nella collana I libri di PB (cosa che conto di fare entro l’estate) e poi avrò chiuso i conti col passato. Cosa che, per motivi che esulano dagli interessi letterari dei collaboratori di PB, mi è assolutamente necessaria da un punto di vista personale.

A questo punto, però è lecito porsi alcune domande, la prima delle quali è: c’è ancora bisogno di Progetto Babele?

 

 Nota: Sarò, necessariamente, un po` prolisso. D'altra parte, chi collabora con Progetto Babele dovrebbe amare la lettura e non si troverà certo in difficoltà nell'affrontare qualche pagina inattesa...

 

PB è nato nel 2000, quando Internet era molto differente. I Social Media muovevano i primi passi (alcuni ancora non esistevano: Facebook fu fondato nel 2004...), ed il web era tutto un proliferare di siti e forum dove appassionati di specifici temi (dall’orologeria alla scrittura) si incontravano, per la prima volta, senza limiti geografici, in tempo reale. Chi non ha vissuto quell’epoca non può immaginare il fermento, la positività, la produttività di quegli incontri. Per farlo dovreste poter concepire i social media senza la polemica, l’astio, la lite, il “troll”… e non credo sia possibile.
PB nasceva, allora, come rivista letteraria tradizionale (cioè, mediata da una redazione, impaginata, commentata e curata) inserita e sviluppata in un media completamente nuovo. Con lo scopo di pescare in quel mare magnum in ebollizione ciò che – non dico valesse la pena salvare (sarebbe superbia)  - ma che credo meritasse di essere conservato e riproposto alla redazione, secondo una visione ed uno spirito “comuni” e ben definiti.          
Una scelta quindi non meccanica, ma legata alla personalità della rivista, che era, a sua volta, il prodotto delle singole personalità dei membri della redazione. E, soprattutto, una scelta non di genere (letterario, eh…), infatti PB si è distinta fin dall’inizio per la disponibilità a dar spazio ad ogni tipo di narrativa, senza snobismi, senza puntigliose discriminazioni da fanzine tematica.

Ma oggi? Oggi ha ancora senso la presenza di PB?        
I “pochi” lettori (di libri) di vent’anni fa, sono comunque una folla sterminata al confronto di chi, davvero, legge oggi. È un luogo comune ma, come tutti i luoghi comuni, c’è molto di vero: in Italia (forse nel mondo), ormai gli scrittori, professionisti, dilettanti o aspiranti, superano in numero i loro potenziali lettori.      
E quasi tutti quei siti di scrittura e di lettura sono spariti dalla rete, affondando assieme al loro irripetibile contributo di testi, saggi, critiche e recensioni. Alcuni perché travolti dal continuo cambio tecnologico, altri per esaurimento delle motivazioni (o purtroppo scomparsa) dei loro fondatori o perché travolti dai nuovi siti moderni, colorati, smartphone compatibili, tanto facilmente navigabili, quanto privi di contenuti. Molti si sono trasformati in gruppi all’interno di social media, luoghi dove ogni contributo viene fagocitato dalla ridda dei post, dei commenti, degli sberleffi, dove ogni conservazione o ricerca dello storico è semplicemente impossibile. I blog letterari, uno dopo l’altro, hanno chiuso. O sono tristemente fermi da anni.

Eppure, per legge di mercato, se niente li ha sostituiti, vien da pensare che non ve ne fosse più la necessità, se nessuno ne sente la mancanza, che non servissero poi a tanto.

 

Da questo punto di vista si potrebbe anche considerare conclusa l’avventura di Progetto Babele.

Se non che… io credo che lo spazio si possa creare, anche (o soprattutto) quando non c’è.         
In vent’anni i fruitori di internet sono decuplicati (almeno). Una massa immensa nella quale esiste ogni tipo di nicchia. Contemporaneamente, la maggior parte delle riviste letterarie amatoriali o semi-amatoriali, hanno chiuso. Chi vuol provare a scrivere oggi – a scrivere sul serio, non per chiudere pagine nel cassetto, ma mettendosi in gioco, pubblicando, accettando critiche e commenti, ha ben pochi canali per farlo. Parlo di canali facilmente raggiungibili, chiaro. Le grandi riviste storiche per fortuna resistono, ma sono lontane, irraggiungibili per i comuni mortali. È come per chi vuol giocare a calcio, difficile partire dalla serie A se non si è fatta gavetta nelle categorie cadette...
Però, queste nicchie, che ci sono e sono numericamente consistenti, vanno raggiunte, corteggiate, nutrite.        

Ne vale la pena? Io credo di sì.     

Ma perché Progetto Babele potrebbe sopravvivere laddove tante altre realtà non ce l’hanno fatta?

Risposta, perché dietro a PB ci sono io. E già vedo una certa, motivata, indignazione, quindi lasciatemi spiegare… Non è superbia, è una considerazione assolutamente pratica.  
Le riviste chiudono quando le spese superano le entrate, i siti chiudono quando la tecnologia cambia e non è economicamente conveniente aggiornarsi. Entrambi chiudono, quando cessa l’interesse da parte del fondatore o dei fondatori.          

PB non ha, per ora, nessuno di questi problemi.      
Vediamo di analizzarli, al contrario, partendo dall’ultimo punto.   

Chi mi conosce lo sa. Non ho grossi pregi ma sono, assolutamente, una delle persone più testarde del mondo. Se avete presente i personaggi di Mondo Piccolo di Guareschi, capirete facilmente cosa intendo. Finché sono vivo, continuo quello che ho iniziato, nei ritagli di tempo, di nascosto, con le unghie, coi denti. Dopo, farò come posso.

Gli aggiornamenti tecnologici non mi preoccupano più di tanto. Sono un men che mediocre “scrittore” ma un ottimo tecnico informatico, da oltre trent’anni. PB è interamente programmata da me, con routine scritte ad hoc. Nessun framework, nessun wordpress. Nessun joomla. Se cambia la versione di php, io riscrivo le routine obsolete.         
Tempo tanto, costo zero.       
E per quanto riguarda lo stile del sito… mi piace così com’è. Demodé. Chi non ha la pazienza di navigarlo ed esplorarlo, probabilmente ha una soglia di attenzione, su un testo, che non supera le quindici righe.  Quindi non è un lettore che mi interessi.
Fa da filtro, e da test di ingresso. Il ché non vuol dire che, sotto, non ci siano metadati, sofisticate funzioni di SEO, e via dicendo. Fuori è una Topolino C, sotto c’è il motore di una Acura.     
Passa solo chi supera la selezione.

 

E veniamo al discorso economico. Per nulla secondario, per quanto io sia ancora tra quegli esemplari antiquati di umanità che, come San Basilio Magno, ritengono che il denaro altro non sia che diaboli stercus    
Progetto Babele non è un’azienda. È una rivista amatoriale, gestita come una associazione di volontariato: lo scopo è la diffusione della scrittura, tutte le attività sono svolte a titolo gratuito da persone che condividono le finalità della rivista.   
Questo ci rende assolutamente indifferenti alle necessità di mercato.        
Certo, il nostro scopo è diffondere quanto più possibile la rivista ma, se non ci riusciamo… vuol solo dire che si deve provare in modo diverso.      
Essere poveri ha il vantaggio indiscutibile… di non aver nulla da perdere.           
Ok, ma i costi fissi? E le vendite su Amazon? E i Libri di PB?      
Giuste domande. I costi fissi riguardano solo l’hosting del sito e del database. Sono piccola cosa, e li copro io, e va bene così. Così come faccio per le bozze o la spedizione dei libri in recensione.
Non fumo, non bevo, sono quasi vecchio, non ci sono problemi.   
I costi di grafica, impaginazione, gestione del sito, non esistono. Perché faccio tutto io.

Per quanto riguarda le entrate, c’è un po’ di pubblicità sul sito, gestita tramite Google Ads, e qualche copia venduta su Amazon. Per quantificare, non si superano mai le dieci copie vendute a numero, con royalties/per copia inferiori all’euro.         
Discorso simile per i Libri di PB, l’accordo con gli autori prevede che, dopo le prime cinquanta copie vendute, le royalties siano divise al 50% tra loro e la rivista. Bene, in pratica a cinquanta copie non siamo mai arrivati. Sad but true. Ma va bene così.         
Non ho mai tenuto un vero bilancio di PB, in realtà; tuttavia, mi impegno a farlo da ora. Il bilancio resterà a disposizione di chiunque me ne richieda una copia.
Se, in un qualche universo parallelo, le cose dovessero cambiare, sarà mio piacere ed onore dividere eventuali guadagni realizzati dalla vendita di uno specifico numero con tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. 
Ma, per il momento, ripeto, è puro volontariato.      
E questo ci dà assoluta libertà di procedere anche contromercato. Che non è male.

Quindi, dal punto di vista economico e tecnico, PB può proseguire ad libitum.    

Ma per quanto riguarda contenuti, revisioni, gestione del materiale in entrata e delle sezioni del sito, posso continuare ad occuparmene io solo?          
La risposta è semplicissima: assolutamente no.

È ora di fare un cambio generazionale e, nelle mie intenzioni, va fatto senza snaturare Progetto Babele. Ma allargandolo, ampliandolo, arricchendolo.

 

Partirei da quattro punti base:

1 - Progetto Babele è una rivista letteraria. E tale deve rimanere. Non un contenitore. Quindi deve avere una redazione, un gruppo di lettura, una veste grafica riconoscibile, uno stile ed un pensiero coerenti (anche se non immutabili).   
2 - Avrà le sue copie stampate (per chi le vuole), per ora Amazon fa il suo lavoro, ma resterà gratuito per quelli a cui basta il PDF (o un epub).         
3 – Dovrà avere una cadenza regolare. Ragionevolmente quattro numeri all’anno di 64 pagine sono

fattibili.

4 – Continueranno ad uscire degli speciali tematici, come il recente Vampiri di Carta o i precedenti speciali di fantascienza (che ebbero un notevole consenso).

5 – Il sito continuerà ad essere la vetrina della rivista, della collana libraria e delle rubriche (di cui parleremo in seguito) che hanno lo scopo di espandere i contenuti della rivista e renderli permanentemente disponibili online.

Che tipo di collaborazione serve / come collaborare?    


Al momento ci sono oltre mille autori registrati come collaboratori del sito.

È ovvio che sarebbe impossibile gestire una tale massa di persone…        

La maggior parte di voi darà il proprio contributo (imprescindibile) a PB continuando a fare quel che fa ora: inviando tramite il sito articoli, recensioni, racconti e poesie. Spontaneamente e/o su richiesta quando la redazione comunicherà il tema scelto per il numero in fase di impaginazione della rivista.

Tuttavia, per proseguire con le pubblicazioni, stante quanto già scritto, è necessario che, un più ristretto numero di collaboratori, si dedichi alla gestione della rivista e delle rubriche presenti sul sito.

 

Chiunque può candidarsi (i vari ruoli sono elencati sotto), tutte le candidature saranno vagliate e tutti riceveranno una risposta.      

L’unica cosa, fondamentale, da fare prima di candidarsi è questa: chiedersi quanto tempo si può, ragionevolmente, dedicare alle attività di PB.     

Come dicevamo, è in tutto e per tutto un’attività di “volontariato” culturale. Un “hobby creativo”. Non se ne riceve nulla in cambio, se non un minimo di visibilità (ed il piacere di fare qualcosa e di farlo assieme ad altre persone accomunate dalla stessa passione).
Come per qualsiasi forma di volontariato, non c’è un limite minimo di impegno. Qualcuno potrà dedicare un’ora al mese, altri un giorno. L’importante è essere franchi (con sé stessi) e capire quale è il tipo di impegno che si può offrire. (Ovviamente, non è che candidarsi costituisca un impegno a vita! Si può sempre dire, il giorno dopo, il mese dopo, l’anno dopo: razie, è stato bello, passo!)

I ruoli…

 

1 La rivista

 

1.1 La redazione

 

La redazione è costituita da un numero ristretto di persone, decidono il tema del mese, propongono idee, scelgono, tra quelli approvati dal gruppo di lettura (vedi sotto)

In passato, ho utilizzato vari metodi per comunicare con la redazione. Forum, mailing list (erano gli anni 2000…), etc.  
Oggi credo che il metodo più semplice sia utilizzare un gruppo di Whatsapp, associato a pagine web per lo scaricamento dei file sa leggere e valutare,

Ben consapevole di cosa siano i gruppi dell’asilo o della polisportiva, ritengo comunque lo strumento molto dinamico ed agevole, a patto di sapersi… controllare 😊
I membri della redazione si occupano anche della “rilettura” delle bozze in cerca di refusi, almeno di quelli macroscopici. Essendo un prodotto semi-amatoriale, più di tanto, in questo senso, non si può fare.        
Impegno mensile: variabile, minimo 7/8 ore

1.2 I lettori

 

Come saprete, tutti i testi che arrivano a PB vengono inseriti tramite il modulo sul sito (via e-mail sarebbe improponibile).          
I lettori si occupano di leggerli, valutarli e suddividerli tra pubblicabili e non pubblicabili. Una seconda lettura (a più voci) stabilisce il punteggio di “pubblicabilità”.       
Tutto questo viene fatto tramite le aree interne del sito. (Le istruzioni vengono mandate a chi ne fa richiesta assieme al test di lettura).      
Impegno mensile: minimo 2 ore       

1.3 I responsabili di sezione
All’interno della rivista e del sito vi sono diverse sezioni tematiche, per ciascuna sarebbe utile avere uno o più responsabili che valutino il materiale e decidano iniziative e proposte.

Le sezioni principali sono:    

1.3.1 Poesia   
Il responsabile di questa sezione dovrà valutare il materiale poetico presente sul sito e selezionare i testi pubblicabili, eventualmente accompagnandoli con un commento o nota critica. Può inoltre proporre articoli, segnalazioni, interviste…      

1.3.2 Recensioni       
Il responsabile di questa sezione valuterà le recensioni in giacenza sul sito e deciderà quali pubblicare sulla rivista. Potrà inoltre proporre recensioni proprie o di terzi.

1.4 Impaginazione    
Probabilmente… la parte più noiosa del lavoro. Per ora resta a carico mio, in attesa di miracoli :)

 

2. Il sito         

Il sito consta di moltissime sezioni… vedremo di fare un rapido excursus e di vedere come si possa collaborare al loro mantenimento.           

2.1. Le recensioni di PB (coordinatore Carlo Santulli)   
I recensori si occupano di leggere e valutare i libri che gli autori mandano alla rivista.
I titoli devono essere scelti tra quelli presenti nell’elenco che viene spedito ai recensori circa una volta al mese.

Le recensioni vengono pubblicate sul sito nella sezione Il parere di PB.

http://www.progettobabele.it/recensioni.php

Non si possono avere in carico più di quattro libri contemporaneamente.

È previsto un test di ingresso (che consiste nell’inviare la recensione di un qualsiasi libro letto).

Il libro (in caso di invio cartaceo) viene spedito a spese di Progetto Babele e resta di proprietà del lettore.

Impegno mensile: circa 2 ore.

 

2.2. Sezione Audiolibri (coordinatore io, per ora)           
https://www.progettobabele.it/audiofiles/audiolibri.php 
Le sezioni previste sono:


I libri di PB (versioni audio dei racconti pubblicati sul sito e sulla rivista). Il testo viene scelto dal lettore e pubblicato sul sito dopo l’approvazione dell’autore.

Classici in lingua italiana (versioni audio di libri italiani fuori copyright, proposti dal lettore e pubblicati dopo approvazione del responsabile della sezione. Da Grazia Deledda a Salgari).

Classici in altre lingue (come sopra).

 

I volontari dovranno:

Essere in grado di registrare in autonomia i file audio, formato Mp3 (serve una minima attrezzatura: un microfono, un software di registrazione (ce ne sono molti di freeware, si può usare anche uno smartphone) e la capacità di usarlo).

La pubblicazione degli audiolibri e subordinata all’inappellabile giudizio dell’autore del testo e del responsabile della sezione.

Test di ingresso: inviare assieme alla proposta di collaborazione un breve Mp3 di prova (max 5 minuti in prosa).

 

Impegno mensile: variabile.

 

2.3 Interviste

https://www.progettobabele.it/interviste/interviste.php

La sezione ospita le interviste pubblicate sino ad ora. Il curatore dovrà occuparsi di intervistare, su richiesta della redazione, autori, editori etc. che si sono resi disponibili a rispondere alle nostre domande. O di proporre, ex novo, interviste realizzate in proprio e delle quali si detengano tutti diritti. O di trovare, tra i collaboratori della rivista, chi sia interessato a condurre la specifica intervista proposta o richiesta.

Le interviste, salvo casi speciali, verranno effettuate via e-mail, verranno date alcune linee generali e la lista delle domande, prima di essere sottoposta all'autore/editore, sarà approvata dal coordinatore del servizio.

Impegno mensile: circa 2 ore.

 

2.4 Le rubriche

Per ciascuna delle rubriche presenti sul sito sarebbe utile avere uno o più curatori.

Il curatore si occupa di selezionare il materiale relativo alla propria area di competenza tra quello inviato alla redazione e di inserire, periodicamente, articoli, recensioni o altri contributi.

I curatori dovrebbero garantire almeno 3/4 articoli/recensioni/interviste all’anno.

Le rubriche per le quali servono curatori sono le seguenti:

 

L’angolo di Simone (fiabe, libri per ragazzi, articoli correlati).

http://www.progettobabele.it/angolosimone/simone.php

 

Stazione di servizio (consigli per gli esordienti, corsi di scrittura online, indirizzari, storie di ordinaria editoria etc. Al momento questa sezione giace in uno stato pietoso di abbandono)

https://www.progettobabele.it/stazione/stazione.php

 

Sezione romanzi in costruzione (esperimenti di scrittura collettiva)

https://www.progettobabele.it/rubriche/scritturacollettiva.php

 

Traducendo traducendo     
(Il mondo della traduzione, consigli tecnici, trucchi del mestiere, indirizzari etc.)

https://www.progettobabele.it/traducendotraducendo/traduzioni.php

 

Italiani in...   
Letteratura di viaggio, articoli, contributi ricevuti dai lettori. Anche qui gli spunti sono infiniti.

http://www.progettobabele.it/italianiin.php

 

Letterature nel mondo        
Interviste, recensioni, articoli. Al momento sono attive le sottosezioni Lett. Latino Americana, Lett. Indiana, Lett.Cinese, Lett.Africana, Lett. Araba. Altre si possono inventare a piacere.

https://www.progettobabele.it/letteraturenelmondo.php
Idealmente, servirebbe un curatore per ciascuna area tematica...

 

Ebook, audiobook & E-reader, tecnologia e scrittura     
Interviste ad autori ed editori, schede tecniche dei lettori multimediali, recensione dei siti dai quali si possono scaricare libri, etc.

 

Nota: è sempre possibile proporsi per la gestione (o la creazione) di nuove rubriche (purché attinenti alla letteratura o alla scrittura in senso lato).

 

2.5 Organizzazione di eventi!

Amici interessati ad organizzare serate di presentazione nella loro città ospitando gli autori pubblicati sulla rivista ed i libri di PB etc.

Ovviamente dovrà trattarsi di persone che già hanno organizzato eventi simili, possibilmente in appoggio con associazioni culturali locali, biblioteche, librerie o altro.

Io posso fare da tramite con gli autori invitati e mandare qualche copia stampata in conto vendita,

Impegno mensile: Non quantificabile.

 

2.6 Teatro

Discorso a parte ancora tutto da valutare... http://www.progettoteatro.it

Impegno mensile: Non quantificabile.

 

Guardiamoci in faccia…

Dopo ventiquattro anni di attività online… posso dire che uno degli ostacoli più difficili da superare e l’inerzia che si collega alla “virtualità” della conoscenza fra persone che vorrebbero collaborare insieme. Inerzia che si trasforma in cronica lentezza e poi inattività totale.
Sarebbe bellissimo, quindi, se cercassimo di incontrarci ogni tanto. Capisco le difficoltà logistiche ma, forse, si potrebbero organizzare sporadicamente piccoli eventi di PB (serate di presentazione o semplici “pizze” tra amici). Ovviamente “a zone” geografiche. Contiamoci, poi ne parliamo...

Forte dell’esperienza e degli errori commessi negli anni passati, sono giunto alla conclusione che, per poter funzionare, il gruppo redazionale dovrà essere fortemente autonomo, in grado di muoversi con una supervisione minima da parte mia. Questo impone la condivisione di quelli che sono gli scopi della rivista, una disponibilità di tempo non enorme ma costante e la consapevolezza che si tratta di un progetto totalmente no-profit, ovvero basato sul lavoro volontario.

 

Essere realistici, impone una franchezza che può, a volte, essere fastidiosa, purtroppo - specialmente quando la comunicazione è soltanto virtuale - ci sono poche alternative. In passato ho conosciuto persone oggettivamente eccezionali (umanamente e professionalmente) la cui inclusione nel gruppo redazionale si è però rivelata controproducente, per la presenza una o più delle seguenti problematiche:

 

1 - Incapacità di condividere gli scopi della rivista (c'era chi voleva trasformare PB in qualcosa che non è, chi voleva farne il manifesto di un nuovo modello letterario, chi voleva ampliarne gli scopi trasformandola in una rivista di cinema o di musica. Tutte proposte di per sé interessanti e molto belle, che però non tenevano conto di quelli che erano i limiti di una pubblicazione amatoriale e delle risorse disponibili in termini di webmastering e impaginazione);

 

2 - Sopravvalutazione delle proprie possibilità in termini di tempo disponibile (molti si sono offerti in questi anni di seguire particolari settori o progetti sottovalutando il fatto di essere già totalmente impegnati da famiglia, lavoro, etc. Come risultato, ci sono molte sezioni, sottosezioni e rubriche di fatto abbandonate a sé stesse. L’entusiasmo è una cosa bellissima ma, a volte, deve essere tenuto a freno. Questa cosa è un po’, lo so, purtroppo la realtà è spesso un po’ triste.

 

3- Dispersività (Qualunque progetto, da una banale intervista ad una recensione, porta via molte ore. Ogni volta che si sottopone un'idea o un progetto bisogna avere valutato realisticamente se si è in grado di prenderlo in carico e portarlo a termine. )

 

Ma, infine, cosa offre Progetto Babele ai collaboratori?

Ripetiamo: niente, purtroppo.

 

Progetto Babele è una iniziativa TOTALMENTE no profit, quindi nessun compenso è previsto per i collaboratori, neppure a titolo di rimborso spese.

 

Chi deciderà di candidarsi, sa di farlo a titolo di volontariato per la diffusione della scrittura.:

 


Effetti collaterali, possono essere: 

- avere la possibilità di partecipare alla gestione ed allo sviluppo di quella che è (forse) la più vecchia rivista di letteratura digitale ancora in vita;

- avere un minimo di visibilità su un sito che riceve comunque ancora diversi milioni di “click” all’anno;

- fare un po` di pratica nel mondo della micro-editoria (per i più giovani);

- conoscere altri appassionati di letteratura con i quali scambiare idee, consigli, suggerimenti.

Ovviamente, ogni collaboratore avrà (gratuitamente) a disposizione:

 

- scheda personale sul sito;

 

- blog sul sito (servizio che attiverò se il numero dei collaboratori lo consentirà);

Altri servizi Web (forum, messaggeria interna…) potranno essere sviluppati su suggerimento degli utenti, se avremo tempo e modo...

 

E se non riuscissimo a creare un gruppo sufficiente di volontari?       
In quel caso, mi limiterò a curare la gestione del sito, che resterà aperto, inteso come un archivio di quanto fatto fino ad ora, sospendendo però progressivamente tutte le sezioni web 2.0, l'invio di libri in redazione e tutta la raccolta di materiale inedito.

 Come formulare la proposta di collaborazione?

Le proposte di collaborazione, da inviarsi via Email a mrc@progettobabele.it, dovranno essere strutturate in questo modo:

 

- nome e cognome;    

- indirizzo email;

- settore di interesse;

- esperienza nel settore;

 

- Breve descrizione di quel che ci si propone di fare (e del come si intende farlo)

La sintesi è raccomandata (e grandemente apprezzata), la concretezza è necessaria.

 

Quantità di ore che si può ragionevolmente mettere a disposizione della rivista (ad esempio: 3 al mese). Si raccomanda di non essere ottimisti, purtroppo questo è il mio difetto principale, quindi so bene come l'entusiasmo spinga a sopravvalutare la propria disponibilità in termini di tempo ed energia.

 

Prima di inviare la richiesta, si chiede cortesemente di compilare il questionario collaboratori che si trova nell’area riservata del sito. Questo mi servirà, in fase di valutazione, di capire meglio le capacità e le possibilità dello scrivente.

 

Nel valutare le proposte (eventualmente) ricevute, di terrà conto dei seguenti elementi:

 

Non verranno accettate proposte troppo generiche. Siate concreti, spiegate cosa sapete fare, o cosa vorreste fare…  Vorrei, davvero, che le cose non stessero così ma, ancora una volta, devo essere realistico fino alla brutalità.

 

Si darà la precedenza a: studenti universitari, insegnanti, multimiliardari, portinai e portinaie, pensionati ovvero a tutte quelle persone la cui attività lavorativa è compatibile (almeno in teoria) con la disponibilità di alcune ore libere mensili.

 

Non si accetteranno candidature relative ad aree di interesse non strettamente correlate a quella che è l’attività principale della rivista (i.e. fumetti, cinema, musica, filosofia, arti figurative, etc.)

 

Cercherò di rispondere a tutti, sperabilmente in tempi ragionevoli.

 

Spero, fin da ora, che nessuno si riterrà offeso se, per qualsiasi motivo la sua candidatura verrà rifiutata. In ogni caso dovrà intendersi come una valutazione fatta sullo specifico della candidatura e non, assolutamente, sulle capacità artistiche o sulle doti umane e professionali della persona che l’ha inoltrata.

 

Un cordialissimo saluto e grazie per l’attenzione!

Marco R. Capelli

 


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