Il cielo è un vuoto di silenzio,
raccoglie le parole del vento
chiaro splendente nei giorni
d’estate
secchi e afosi.
E’ lo specchio dell’anima
quando il mare canta
assieme alle sirene, all’alba
e tutto risplende di fulgida luce.
Il giorno va, sospira la tremula rosa
al sole di luglio, sospinta dalla
brezza del mare.
I suoi petali schiusi son
pregni di acqua, ride
protesa sulla sella del sole
ad incontrar l’infinito.
L’ombra della notte passeggera
cammina raffigurata
sul dondolo della luna,
nel lattiginoso vapore celeste
dorme, fasciando la terra
di riposo e frescura.
Mille immagini, mille bagliori
sospesi nel nulla, nel niente definito,
nelle geometrie esistenziali
dei paesaggi dormienti.
Tanti cerchi di luce
definiscono lo spazio, oscuro,
colpiscono la tetraggine
e il grigiore di desolati soffitti.
Numerose meraviglie contese
girano sulla giostra dei sogni
nascenti a mezzanotte,
d’estate: forgiano la realtà
effimera e fugace.
Il cuore riposa su un guanciale
d’alloro, tra serti profumati di fiori
danzando sulla pedana dell’amore.