GLI
AUDIOLIBRI DI PB
Le versioni audio dei migliori racconti
comparsi sulla rivista, lette dagli autori
o dai membri della redazione di PB. Da ascoltare
on line o scaricare gratuitamente nel proprio
lettore MP3 per portarli con sè in
auto, in metropolitana o... al lavoro. Al
momento sono presenti in archivo
129racconti scaricabili gratuitamente. >>Clicca qui per ascoltare
Che cos'è un audiolibro? Un
audiolibro è una registrazione
audio di un libro letto ad alta voce,
di solito un attore professionista (non
necessariamente, però) o un motore
di sintesi vocale. Il testo letto può
essere la versione integrale o una riduzione
(...) Gli audiolibri sono
molto diffusi sul mercato anglosassone:
molti libri freschi di stampa vedono apparire,
a breve, anche la versione letta, un tempo
registrata su musicasetta, oggi su cd
e a volte anche in mp3). Molti audiolibri
si possono anche scaricare, a pagamento,
dai siti che vendono musica online, come
iTunes Music Store. (Fonte WIKIPEDIA)
Ebbene,
navigando sul web mi sono accorto che,
nonostante la forte richiesta, il numero
di audiolibri scaricabili gratuitamente
ed in lingua italiana è ancora
molto ridotto.
Al
più si possono trovare raccolte
di "classici" (come nella bilioteca
virtuale di Fantasticamente
curata da Cinzia
Tani o nell'ottima sezione web del progamma "Ad alta voce" di Rai Radio 3) ma è quasi impossibile
sentire... la voce degli autori esordienti.
Da
questa mancanza, nasce la sezione
audiolibri di PB!
In
questa pagina troverete le versioni audio
di alcuni dei migliori racconti comparsi
sulla rivista, lette dagli autori o dai
membri della redazione. Si tratta di racconti
da ascoltare on line o scaricare gratuitamente
nel proprio lettore MP3 per portarli con
sè in auto, in metropolitana o
magari ... al lavoro (ma in questo caso,
mi raccomando, non dite che ve l'ho suggerito
io!).
Al
momento sono presenti
129 files scaricabili gratuitamente ma l'archivio
è in continua evoluzione ed è
mia intenzione aggiungere almeno
un nuovo racconto ogni mese.
Siamo
sempre in cerca di attori (dilettanti
e professionisti) disposti
a prestarci la loro voce,
per offrirvi volontari non avete che da
scrivere a:
redazione@progettobabele.it
Nell’ambiente, ovviamente sapete di che ambiente sto parlando, tutti lo conoscevano come Sloppy Joe, e per capire il perché bastava guardarlo. Ma credo si chiamasse Joe Smith, o qualch ... (continua)
Questo secolo non gli apparteneva, così Mastro Sbobba decise di farla finita la vigilia del Duemila. L’ultimo analfabeta del paese era morto e questo &egra ... (continua)
C’era passato centinaia di volte per quella strada. Una strada poco frequentata, a dire il vero. Stretta, un po’ tortuosa, ma tagliava fuori diversi paesi. ... (continua)
La notte è calda e una tiepida brezza porta alle narici l’odore intenso del mare. La sabbia con il suo avvolgente umidore lambisce le mie caviglie.
Tu sei accanto a me. Silenzioso. Avvolto ... (continua)
330
SITO
Hannah
di Beppe Calabretta
Letto da Sandra Tedeschi
La statua dell'arcangelo San Michele vittorioso sul drago si stagliava netta in cima alla facciata. Pallida di una luce ancora tenue in quell'alba fredda di un dicemb ... (continua)
Io e il Gigi stavamo discutendo tranquillamente sull’ultima mano di briscola e la Mariuccia era seduta vicino a noi, assorta nei suoi pensieri: nulla faceva presa ... (continua)
Il quartiere Zawiszòw è un labirinto di palazzoni spogli, uguali, segnati da lunghi e anonimi passaggi di tempo. Dai cortili di terra battuta una manci ... (continua)
Il Dott. Bigogno è rimasto fedele al suo titolo anche nella tomba. La sua bara non contiene i miseri resti di un corpo qualunque, diligentemente indaffarat ... (continua)
La mia storia è analoga a quella di molte donne di oggi. Mi sono innamorata a quarant’anni, mi sono innamorata di nuovo e non perché fossi ins ... (continua)
“C’era una volta una bellissima principessa. Aveva lunghe ciglia setose che incastonavano la preziosità degli occhi colore del cielo d’estate. ... (continua)
Quello che l'archivista di quarto livello con specializzazione controversie filosofiche Gianni O. Dino doveva fare come ultimo incarico di quel giorno era passare con u ... (continua)
La sala d’attesa gremiva di persone, e a quella visione Mirco trasalì: giacche e cravatte dominavano la scena, e le sedie non bastavano a far sedere tutti quanti. Per questo motivo si cercò un angolo ... (continua)
a Luciano
e a Raymond Carver
Era tardo pomeriggio.
Mentre lavavo i piatti ho visto un forte bagliore provenire dal corridoio.
Pensavo si fosse semplicemente fu ... (continua)
Casacca e pantaloni giallo-oro di lino. Capelli mossi da un po’ di vento. Salivo su per il percorso un po’ sconnesso che andava verso la collina, con la mia cabrio annaspante. Era quasi sera e mi scat ... (continua)
Era proprio lui.
Quello in fondo al vicolo era l’uomo che lo aveva derubato giorni addietro.
Berretto di lana, bomber rosso, pantaloni larghi avana con tasche laterali, corporatura robusta.
Ne era ... (continua)
(da “Cent’anni di veleno – Il caso Acna: l’ultima guerra civile italiana”, Stampa Alternativa 2005)
D’estate da ragazzini si partiva da Saliceto con un secchio e una rete a catturare i caved ... (continua)
Sentivo l’esigenza di una postura diversa, di un incontro discontinuo, di prospettive laterali. Quel che restava del mio sguardo di cinquantenne annoiato era una pupilla gelatinosa e molliccia, una lu ... (continua)
I treni come astri imbionditi da questo tramonto alla stazione.
“Signore, sa l’ora?”
E’ tardi, ragazzina. Ciondola nei suoi pantaloni dagli elastici dispersi, con certe fughe negli occhi, come ... (continua)
Dirò solo una cosa, Utterson, e (se riuscirete a crederla) sarà più che sufficiente: la creatura che si insinuò in casa mia quella notte era,
secondo la confessione dello stesso Jek ... (continua)
L'uomo sollevò la testa, guardò davanti a sé. Sulla parete di fronte quell'orologio, enorme, impietoso, riempiva un vuoto che ognuno dei presenti giustificava come meglio credeva.
Ma tutti, e tutto ... (continua)
In principio, avevo solo due chiavi: quella della porta di casa e quella del portone del palazzo. Ma non avevo lavoro. Facevo solo un part-time in nero in un negozio di giocattoli, ma figuriamoci se p ... (continua)
Mi piacque fin dal primo momento in cui la vidi. Un vero colpo di fulmine.
- È eccezionale. È bella davvero. Ti farà felice. - João sapeva dire le cose. Come riusciva a convincere le persone con poch ... (continua)
Troppo caldo. Tutta quell’erba fitta che bruciava gli occhi, appena passata la curva. Il condizionatore era da rimettere in sesto. “Grazie, scendo qui.” Il tipo coi baffi scalava le marce e inchiodava ... (continua)
(a mia madre)
Piero Chechi era un ragazzino di quindicianni. Come il padre, come il
nonno, come il bisnonno… faceva il boscaiolo. Nessuno lo chiamava Piero
ma tutti “Pelo”: Pelaccio il nonno, P ... (continua)
Doveva scattare l’input giusto per decidermi ad un viaggetto perlustrativo. E, come succedeva anche nei miei vent’anni gloriosi, stavolta c’é voluto il richiamo psicoemotivo. La voglia dei revival sen ... (continua)
Oposnjan, 12 maggio 1951
Ritornare a quei giorni di festa è divenuto un'abitudine, oggi che la mia scorza s'è fatta dura per provare emozioni nuove e il peso dei miei ottantasette anni mi induce ... (continua)
Dolce principessa lascia il suo profumo nell'aria,
e gli eventi si mescolano ai pensieri dando forma ai sogni.
I sogni sono dolore dopotutto…
Non crediate che siano solo positivi... e parlo di sog ... (continua)
Una vita in cinque minuti (una sigaretta)
Ho il classico abbiocco da post-pranzo. Esco per fare una pausa. Accendo una sigaretta. Mi si avvicina una guardia vestita di blu, i calzoni sono infilati i ... (continua)
L'ho portata vicino a me, alla mia sinistra. Sono i momenti più belli, vicini sul divano, la calma della sera intorno, le sfioro la mano, il contatto è morbido.
La pelle è la cosa migliore, tutto si ... (continua)
Quella casa sulla collina, ricordo di giorni felici, era oramai una dimora spenta, un luogo di un passato ameno malinconicamente lasciato addormentare nelle piaghe di ... (continua)
Avete presente le case dei film americani? Quelli ambientati in una bella cittadina, dove tutti si amano e il confine del tuo giardino non è delimitato da un c ... (continua)
Giselle non era ancora morta, giaceva sul selciato, agonizzante, mentre si dissanguava lentamente, quando mia madre, una vecchia ma saggia mosca, deponeva, una ad una, le sue ultime uova feconde tra l ... (continua)
Mi chiamo Sauro Badalamenti, ho settantanove anni, o meglio li avrei secondo il computo tradizionale, in realtà per me, come per tutti i sopravvissuti alla Grand ... (continua)
Ci muoviamo lenti attraverso i cumuli nella strada. Oggi che il vento tira prepotente, l’odore è quasi dolce.
Sacchi sfondati stanno flosci ai lati, accerchiati da grossi copertoni di camion, bottig ... (continua)
“L’uomo alzò lo sguardo, come se volesse penetrare lo spesso strato di roccia lunare che li separava dalla superficie e dallo spazio, come ... (continua)
Stavolta c'ero ricascato, e non avevo scusanti, o forse poteva essere stata la fretta ansiosa, da rappresentante di commercio o da tecnico informatico itinerante, che avevo quella mattina.
Osservo di ... (continua)
Ancora pochi minuti ed il sole si sarebbe nascosto dietro alle dune rosate. Ora che il grande caldo del giorno trascorso stava lentamente scemando, i ragazzi cominciarono ad uscire dai rifugi guard ... (continua)
“Adesso, prova a riassumere tutto quello che sai sul fenomeno noto come risonanza. Se ti serve, puoi usare le lavagne, però non cancellare le formule che sono su quella di destra. ...Ed evita, per fa ... (continua)
Quel pomeriggio faceva un caldo infernale. Questo lo ricordo benissimo, quello che non ricordavo era un’estate altrettanto calda. D’altra parte, la memoria meteorologica è un elemento estremamente rel ... (continua)
Mi chiamo Betzabèl e sono il servo della casa.
Sto gridando aiuto.
Diffuso tra i mattoni scoperti della cantina, in un’umida penombra, o acquattato in certi angoli polverosi delle stanze, tra gli ... (continua)
Gonna succinta, calze a rete e corpetto attillato: ogni sera la snella e accattivante figura di Emily appariva dall'oscurità del bosco e, illuminata dalla luce a ... (continua)
Pioveva e quella volta decisi che non era male uscire presto per andare a lavorare. Non avevo alcuna intenzione di farmi la barba, perché in quelle giornate umid ... (continua)
Piove.
Piove ancora.
Piove sempre.
Non sembra finire.
Mai.
Una pioggia fine, lenta, continua, insistente.
Sono giorni ormai, settimane che piove sui canneti, sui cespugli, sulle pietre, sui prat ... (continua)
E’ da un pezzo ormai che nessuno mi viene più a trovare. Allmeno non come prima, quando ero in quell’altro posto, in quell’ospedale tutto bianco pieno di luce con quei corridoi lunghi lunghi che non f ... (continua)
La ragazza non era quel che credeva di essere, e questo, nonostante lei avesse sicuramente buone ragioni per pensarla in modo differente, è un fatto. D'altra ... (continua)
Quando Otto Muttelmayer si ritrovò tra le mani quel libro, non avrebbe mai pensato di arrivare a nasconderlo dietro ad uno scaffale. Quel giorno, Otto e la moglie Susanna si trovavano ... (continua)
In generale non ci riunivamo nella parte del grande giardino che affacciava verso via Virrey Loreto, che era poi quella più interessante e segreta, fin sotto all'ombú che confinava co ... (continua)
-Incredibile-, pensò a voce grezza e alta Sisinniu Scanu, e sorrise.
-Incredibile aberu- ripetè più forte.
Ora il torace si sollevava ed abbassava convulso, i denti gli si erano legati assieme.
Il ... (continua)
Era un uomo tranquillo e di buon carattere. Cercava di non farsi notare perché sapeva che l'originalità è pericolosa e che gli uomini tendono a schiacciare chi è diverso.
Nascondeva accuratamente i s ... (continua)
L’uomo vestito di nero si appoggiò ad un muro che ancora si ostinava a trattenere il calore del giorno trascorso e sollevò il collo della giacca leggera. Un vento freddo e costante soffiava ora dal de ... (continua)
" Pasta italiana e gelato al cioccolato, non male come ultima cena.
Ma andiamo! A chi la do a bere? Questa sbobba fa schifo e mi sta venendo da piangere; poco da fare.Insomma Norris! Crepa con dignit ... (continua)
Lei si chiamava Latte ed era una femminuccia sebbene portasse un nome maschile. In fondo al giorno d'oggi non dovrebbe stupirsene più nessuno, visto che il signo ... (continua)
Dio è tornato. Ma non è come lo aspettavate…
Stanco di un mondo imperfetto e di essere bombardato ogni giorno da notizie di violenza e orror ... (continua)
La resistenza. Nient'altro che un piazzale di cemento delimitato da blocchi di roccia grigia ammassati a formare scalinate, qualche sparuta striscia d'erba giallina che striscia fra le fessure, ap ... (continua)
Drago era a casa. Seduto alla scrivania contemplava il Devil, il frutto della sua ricerca furiosa. Lo osservò trasognato per alcuni istanti prima di prenderlo in mano.
La scatoletta ... (continua)
Quella mattina faceva troppo caldo per bighellonare alla Resi. C’erano solo alcuni punk che dormivano sdraiati all’ombra del cemento, con ogni probabilità svenuti lì dall ... (continua)
Era sabato sera e numerosi gruppetti di giovani facevano la fila all’ingresso del teatro nonostante fosse esposto il cartello di tutto esaurito. Il Meticoloso aveva fatto bene i suoi calcoli ... (continua)
La Rossa uscì dalla toilette del bar. Ci era rimasta il minimo indispensabile arrovellandosi sulla prossima mossa da fare; non voleva tornare al concerto, continuava a pensare a quei due sg ... (continua)
Il suono della risacca e l’odore del mare. I grossi massi di arenaria caduti dal colle, erosi e smussati, sparsi sulla spiaggia come grasse foche di sabbia. I cubi di granito che formavano l ... (continua)
Con il tempo che divora ogni cosa e il passar dei giorni, la Resi tornò a essere frequentata come al solito. C'era chi aveva fatto parte dello Sciame e chi era solo stato spettatore di quel ... (continua)
Nella cucina del palazzone popolare alla periferia della capitale, la famiglia ZZZ era a tavola, si godeva la cena facendo poco caso alla musica trasmessa dalla TV.
«Ah pa’! ch ... (continua)
Dopo il Secondo Avvento, il mondo nel quale è iniziata questa storia si era capovolto. La scomparsa, o per meglio dire, l’annientamento dell'avidità, aveva lasciato libero un f ... (continua)
Una settimana dopo si diffuse in Città una strana sensazione di deja-vù, la collina aveva iniziato a ripopolarsi. C’erano persone, da sole o a gruppetti, che si arrampicavano l ... (continua)
Da secoli ogni domenica alle ore dodici milioni di persone fanno in modo di ascoltare le parole del pontefice e recitare con lui la preghiera dell’Angelus, chi ne ha la possibilità si ... (continua)
L’indomani Mirko fu il primo a svegliarsi. Si sentiva da schifo dopo la notte passata a dormire sulla poltrona, si stropicciò gli occhi e si stiracchiò per un minuto prima di r ... (continua)
Dio e il suo assistente l’Arcangelo, non ebbero problemi a procurarsi un aereo personale. Bastò che Ozelot si togliesse sciarpa occhiali e cappello che tutto l’aeroporto cadde i ... (continua)
Anche quella domenica iniziò come ogni altra domenica era iniziata da secoli e secoli, almeno dal punto di vista astronomico. Il sole sorse sempre a est, le sveglie, come ogni domenica, evi ... (continua)
Era sera quando Mirko finalmente arrivò in Città. Nonostante fossero passati pochi giorni da quando se ne erano andati, la vista del cartello dell’autostrada che indicava l&rsq ... (continua)
«Lascia che gli parli io per primo.» Diossido fece cenno a Mirko di restare in secondo piano dietro di lui, erano davanti al portone della casa di Anna, in una via infilata nel dedalo ... (continua)
Nella vasta area desertica il sito militare era costellato da crateri anneriti. Cataste di rottami fumanti esalavano acri miasmi in tutta la zona circostante. Fra la sabbia, le rocce, i portelli d ... (continua)
Drago era da solo nella stanza della Segnatura. Aveva trovato la palla da tennis di Mirko e stava giocando una singolare partita di squash con la scuola di Atene. Aristotele aveva la mano protesa ... (continua)
«Angkor Wat! Che cazzo ci fai ad Angkor Wat!» esclamò Mirko scendendo dalla jeep sudatissimo e in abiti assolutamente inappropriati per la jungla Cambogiana, senza togliere per ... (continua)
Il pianeta osservava in universovisione le immagini mosse di un ambiente tropicale; strisce di terra rossastra scorrevano veloci sullo schermo facendo intravedere fugacemente lastre di roccia grig ... (continua)
• Nessun episodio violento in seguito allo smantellamento delle frontiere anche se si registrano diffusi disagi dovuti alla enorme quantit&agr ... (continua)
La stanza era buia tranne che per la luce del monitor sulla scrivania. Acquadicane aveva una mano sul mouse, con l'altra era intento a frugarsi minuziosamente in un orecchio cercando di capire com ... (continua)
Il sole era ancora basso sull’orizzonte quando l’Hawker atterrò a Mogadiscio, ma già faceva sentire la sua potenza; non appena aperto il portellone la puzza di asfalto ar ... (continua)
Diossido guidava per le colline come faceva sempre quando si annoiava o doveva riflettere. Il paesaggio al tramonto con il sole basso e rosso lo distraeva dalla noia. Era l’ultimo uomo al mo ... (continua)
«Si è dimesso? Come si è dimesso? Ma non può farlo! Non si è mai dimesso nessuno!»
«Mio Signore mi permetta di rammentarle umilmente Celestino ... (continua)
Nel punto più alto della collina gli scavi per le fondamenta della Cattedrale erano ormai terminati, si scorgevano le tozze dita di cemento dei piloni di sostegno ergersi verso il cielo. Tu ... (continua)
Drago era a casa sua, ripuliva le foglie secche dalla sua pianta preferita canticchiando una melodia che aveva in testa dalla sera prima. Si era appena svegliato. Stasera sarebbero arrivati un po& ... (continua)
Due urne in legno attendevano immote. Poggiate su due colonne in stile greco presso il luogo dell’incidente, aspettavano. Era una zona erbosa dove qualcuno aveva iniziato a piantare fiori, presto imit ... (continua)
«Che cazzo è successo?»
Diossido si aspettava quella telefonata, sperava solo di essere abbastanza bravo a dissimulare il divertimento che gli aveva provocato la fuga di Drago, degna delle comiche d ... (continua)
Aveva guidato e poi guidato ancora, fino a vedere la Luna sorgere e calare per fare posto all’alba, infine, esausto, aveva posteggiato la Ferrari. Non sapeva esattamente dove fosse arrivato, ... (continua)
La nave era più grande di quanto avrebbe mai potuto immaginare, come se una mano gigantesca avesse preso un grande quartiere di una immensa metropoli e lo avesse posato sul mare e fatto gal ... (continua)
«Eccola mio Signore. A ore nove, la Persefone.»
Drago vide stagliarsi nell’argento del mare un possente animale metallico, bianco e azzurro, le acque ribollivano di schium ... (continua)
L’alba spolverava la sommità della collina con tiepidi rosei nastri luminosi. Due tuniche bianche correvano attorno a un ampio bancone da laboratorio dove, chino su una manciata di co ... (continua)
Era un assolato tiepido mattino di fine aprile e già si poteva avvertire maggio spingere dal sottosuolo come una calda bolla impaziente di liberarsi nell’aria. La jeep si faceva strad ... (continua)
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