La ragazza non era quel che credeva di essere, e questo, nonostante lei avesse sicuramente buone ragioni per pensarla in modo differente, è un fatto. D'altra parte le cose non sono mai semplici, né bianche o nere.
Maria si guardò attorno con grandi occhi scuri da lupo. I capelli ricci e scuri le cadevano sciolti sulle spalle dritte, magre, forti. Il vestito a fiori sgualcito scopriva lembi di pelle abbronzata e muscoli leggeri e scattanti; i piedi scalzi, impolverati, correvano veloci fra l'erba alta. Una delle spalline le cadde sul braccio, scoprendo l'indizio di un seno che prometteva una solidità inattesa pur seguitando ostinatamente a nascondersi tra le ombre e le pieghe del tessuto.
Annusò l'aria, sollevando il naso sottile coperto di lentiggini e schiudendo le labbra. Quando fu soddisfatta, o tranquilla, o Dio solo sa cosa, si avviò verso casa, attraversando il patio e scacciando le galline rinselvatichite. Cinque gatti neri la seguivano a rispettosa distanza, sette corvi la osservavano dall'alto della torre granaria.
La casa era antica, nobile ed in completa rovina. I piani superiori, abbandonato da decenni, erano un dedalo di solai sfondati, camini e stucchi sgretolati. In più punti la luce del sole attraversava il tetto ed i coppi giacevano spezzati su pavimenti che avevano avuto un lontano momento di gloria. Mobili, specchi, tendaggi, tutto era immobile nell'afa dell'estate, tutto era abbandonato, decrepito, decomposto. In attesa.
(continua...)
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Racconto pubblicato su antologia:
Le vendicatrici
Editore: Cut-Up
Collana: Strade perdute
Anno edizione: 2013
In commercio dal: 1 luglio 2012
Pagine: 244 p., Brossura
EAN: 9788895246314
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